Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, è tempo di bilanci anche per i miliardari italiani. Secondo l’ultima classifica Forbes dei più ricchi del mondo stilata annualmente (uscita nel 2018 a inizio marzo), nella Forbes Billionaires gli italiani presenti erano 43, con un patrimonio netto combinato di 170,1 miliardi di dollari.
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In questi ultimi nove mesi diverse cose sono cambiate, per effetto delle variazioni dei prezzi di Borsa delle partecipazioni azionarie di ciascun appartenente alla lista, ma non solo. A cominciare dalla prima posizione: a marzo la classifica era guidata da Giovanni Ferrero, amministratore delegato dell’omonima industria dolciaria e cover del numero di ottobre 2018 di Forbes Italia, con un patrimonio stimato di 23 miliardi di dollari. Oggi invece – come certificano gli aggiornamenti Real Time della Forbes Billionaires disponibili pubblicamente (nessuna indiscrezione, quindi), che mostrano l’andamento giornaliero dei patrimoni dei miliardari di tutto il mondo – al primo posto è tornato Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, società di occhialeria fresca di fusione con la francese Essilor, con un patrimonio di 20,7 miliardi di dollari, in lieve ribasso rispetto ai 21,2 miliardi rilevati a marzo 2018. Scalzata quindi la famiglia Ferrero che dopo l’acquisizione dei dolci della Nestlè negli Stati Uniti per 2,8 miliardi di dollari si è “impoverita” e ora le stime del patrimonio netto di Giovanni sono scese a quota 20,6 miliardi.
Si tratta, come detto, di variazioni registrate in tempo reale da Forbes giorno per giorno, pertanto l’edizione 2019 della classifica che sarà pubblicata solo fra tre mesi potrebbe vedere nuovi avvicendamenti al vertice o addirittura il mantenimento dello status quo.
A sorridere, in terza posizione, Stefano Pessina, fondatore e ceo di Walgreens Boots Alliance, leader mondiale delle farmacie, il cui patrimonio è salito a 12,7 dai 11,8 miliardi di dollari di marzo. In quarta posizione, invece, Massimiliana Landini Aleotti, presidente del gruppo Menarini e donna più ricca d’Italia, con un patrimonio di 7,4 miliardi di dollari, in calo dai 7,9 miliardi di marzo. Anche il patrimonio di Giorgio Armani (5° posizione) ha registrato un calo dagli 8,9 miliardi agli attuali 7,1 miliardi. Stessa sorte per Silvio Berlusconi (6° posizione) -intervistato da Forbes sul numero di maggio – la cui fortuna è in ribasso a 6,4 miliardi (era di 8 miliardi a marzo).
Completano la top ten Augusto e Giorgio Perfetti (7°, 5,9 miliardi), padre e figlio proprietari del brand Perfetti Van Melle attivo nella produzione e distribuzione di confetteria, caramelle e gomma da masticare; Paolo e Gianfelice Mario Rocca (8°, 4 miliardi) che insieme guidano il gruppo siderurgico Tenaris; Giuseppe De’ Longhi (9°, 3,8 miliardi) e infine Renzo Rosso (10°, 3 miliardi), il patron del marchio Diesel, che ha recentemente spiegato a Forbes come ha reso il jeans una icona universale.
Grande balzo l’ha fatto il più giovane della classifica, Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari – la cui famiglia detiene ancora il 51% del capitale della società leader nell’industria globale del beverage di marca – che ha guadagnato ben 10 posizioni (dalla 21° all’11°), con il patrimonio passato da 2,5 miliardi a 2,9 miliardi di dollari.
Il saldo di fine anno vede quindi “solo” 35 miliardari italiani nella classifica Forbes Billionaires Real Time (contro i 43 di marzo), con un patrimonio netto combinato sceso a 138,5 miliardi di dollari, che riflette una situazione economico-finanziario difficile per il nostro Paese negli ultimi mesi.
A uscire dalla lista la famiglia Barilla: Emanuela, Guido, Luca e Paolo che rispettivamente avevano un patrimonio di 1,1 miliardi di dollari ciascuno. Lascia il club dei billionaires anche Andrea Della Valle, fratello di Diego, che a marzo aveva una fortuna di 1,3 miliardi di dollari. La classifica negli ultimi 12 mesi ha perso anche tre dei suoi protagonisti; Gianmarco Moratti, deceduto il 26 febbraio, e i due fratelli Benetton, Gilberto e Carlo, anch’essi scomparsi, rispettivamente il 22 ottobre e il 10 luglio di quest’anno.
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