Pace fatta sull’affaire EssilorLuxottica. E giusto in tempo per l’assemblea del 16 maggio. Proprio oggi, la società nata dalla fusione della francese Essilor e dell’italiana Luxottica ha comunicato di aver raggiunto un accordo sulla governance, superando così l’impasse sorto all’indomani del matrimonio tra i due colossi.
In particolare il cda ha votato all’unanimità affinché resti in vigore la governance paritaria delle due parti (avere un modello di gestione paritario era stata una delle condizioni per poter arrivare alla fusione) che rimarrà così in vigore fino all’assemblea degli azionisti della primavera 2021 con cui sarà approvato il bilancio 2020.
In base all’intesa, inoltre, Milleri, vicepresidente e amministratore delegato di Luxottica, e Vacherot, amministratore delegato di Essilor International (che entra nel board come membro del comitato strategico), avranno la responsabilità di implementare la strategia e i processi di integrazione di EssilorLuxottica entro i prossimi 12-24 mesi. Nel frattempo, prosegue la ricerca di un nuovo amministratore delegato, in quanto sia Milleri sia Vacherot hanno fatto sapere di non volersi candidare per questa posizione. Una conseguenza importante dell’accordo sarà che tutte le contestazioni e i procedimenti giudiziari in corso saranno revocati, inclusa la richiesta di arbitrato presentata da Delfin, il gruppo di Del Vecchio, al Tribunale Arbitrale Internazionale della Camera di Commercio Internazionale lo scorso 27 marzo.
La storia di Leonardo Del Vecchio
Una vittoria per il patron Leonardo Del Vecchio, che ha creato praticamente da zero il miracolo Luxottica. Il padre Leonardo, commerciante di frutta proveniente da Barletta, muore prima della sua nascita. Il giovane Leonardo viene affidato dalla madre al collegio dei Martinitt, e vi rimane fino al diploma di scuola media; all’età di 15 anni, inizia a lavorare come garzone alla Johnson, fabbrica produttrice di medaglie e coppe. Ma i proprietari della fabbrica lo convincono a iscriversi ai corsi serali dell’Accademia di Brera per studiare design e incisione. Ed è allora che tutto cambia: nel 1961 ad Agordo, piccolo paese ai piedi delle Dolomiti bellunesi nasce Luxottica, quattordici dipendenti e una sola mission: la produzione di minuteria metallica per le occhialerie. Nel corso degli anni il business della società cresce rapidamente, si allarga alla produzione di occhiali finiti e arrivano le acquisizioni di Sunglass Hut, Ray-Ban e Oakley. Dal 1988, infine, anno del lancio dell’accordo di licenza con Giorgio Armani, il portafoglio del gruppo continua a crescere inglobando marchi come Burberry, Bulgari, Chanel, Dolce&Gabbana, Prada e Ralph Lauren. Oggi, all’età di 83 anni, l’imprenditore, alla posizione 50 dell’ultima classifica dei billionaires di Forbes, vanta un patrimonio di 19,8 miliardi di dollari.
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