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Donald Trump fa marcia indietro e ritira il divieto di TikTok negli Usa (per ora)

TikTok no al divieto negli Usa
(Shutterstock)

Donald Trump fa marcia indietro e dice no al divieto di TikTok negli Usa, almeno per il momento. A renderlo noto, in una nota ufficiale, è lo stesso dipartimento del Commercio statunitense che “in attesa di ulteriori sviluppi legali” ha deciso di non applicare il ban (che sarebbe dovuto entrare in vigore a partire da ieri notte) nei confronti del famoso social network che, di fatto, avrebbe impedito a gruppi americani di offrire servizi di hosting o di distribuzione del contenuto di TikTok.

Il social network, quindi, (che ha permesso a diversi suoi utenti di entrare di diritto in una classifica milionaria), accusato più volte dall’amministrazione di Donald Trump di essere una minaccia per gli Usa e di potenziale spionaggio e violazione della privacy a vantaggio di Pechino, rimarrà ancora disponibile e scaricabile sui principali store mondiali: Apple Store e Google Pay.

La decisione, a dire il vero, era già nell’aria ed era stata “preannunciata” dalla sentenza di un giudice federale dello scorso 27 settembre, che aveva accolto la richiesta di TikTok di sospendere temporaneamente negli stati Uniti il divieto di scaricare l’applicazione del social network, in quanto sarebbe stato inopportuno effettuarlo in proprio in un momento in cui gli Usa avevano “bisogno di comunicazioni libere, aperte e accessibili”, ossia nel momento delle elezioni di qualche settimana fa.

TikTok: gli Usa ritirano il divieto. E ora?

La decisione di ritirare il divieto su TikTok, oltre ad essere arrivata in seguito ai chiarimenti richiesti proprio nei giorni scorsi dall’azienda cinese ByteDance (proprietaria di TikTok), lascia alla squadra del neo presidente americano, Joe Biden, la scottante patata bollente che Donald Trump aveva iniziato a scaldare il 14 agosto scorso, quando firmò un ordine esecutivo che dava 90 giorni di tempo a ByteDance per cedere il controllo di TikTok negli Usa.

Da qui, è iniziata una lunga serie di batti e ribatti e di continue mosse strategiche che aveva portato ByteDance a concordare la trasformazione delle sua attività americane in una particolare partnership. Il tutto, ovviamente, per evitare il ban su TikTok. Ancora in ballo, il nuovo accordo strategico prevede l’entrata di Oracle e Walmart, a cui l’azienda cinese cederebbe una quota del 20% con il contestuale supporto, come partner tecnologico negli Usa, proprio dell’azienda del miliardario Larry Ellison.

Rimasto nel limbo, nonostante il via libera di Trump, per diversi fattori: dallo stallo dovuto alle elezioni presidenziali, fino alla mancata accettazione dei termini da parte della Cina, adesso l’accordo di massima rischia di finire nel dimenticatoio, o meglio, di finire sul tavolo della nuova amministrazione di Joe Biden, il quale però potrebbe cambiare nuovamente idea su TikTok e affidarsi alla linea diplomatica.

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