Quello che si è appena concluso non è stato un anno particolarmente positivo per Warren Buffet. Il titolo della sua Berkshire Hathaway ha fatto registrare la peggior performance del decennio, salendo soltanto dell’11% in Borsa, rispetto al 29% guadagnato dall’S&P 500. Nonostante la performance non proprio brillante del 2019, l’Oracolo di Omaha ha sempre buoni consigli per gli investitori. In particolare, nei primi giorni del 2020 ha rilasciato alcune dichiarazioni al Financial Times su due temi: l’acquisizione di grandi aziende e gli investimenti socialmente responsabili.
Perché Warren Buffett ha deciso di non acquistare Tiffany
Alcune settimane fa Bernard Arnault ha ufficializzato l’acquisizione di Tiffany da parte della sua LVMH per 14 miliardi di euro. Come rivelato in un’intervista al Financial Times, l’affare è stato reso possibile anche dal rifiuto di Warren Buffett di concludere l’operazione. Nel 2019, mentre imperava la crisi economica, il fondatore di Berkshire Hathaway aveva acquistato bond del brand di gioielleria per un valore di 250 milioni di dollari: una volta ricevuta l’offerta di Arnault, Tiffany si è rivolta all’oracolo di Omaha che tuttavia si è rifiutato di formulare un’offerta.
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La scelta di Buffett si sposa perfettamente con quello che l’investitore aveva scritto nella lettera agli azionisti del 2018: “Negli ultimi anni, il corso ragionevole da seguire è stato chiaro: i titoli azionari hanno offerto molto di più per i nostri investimenti rispetto a quello che avremmo potuto ottenere acquistando intere aziende. Le società in cui abbiamo investito hanno offerto un valore eccellente, molto superiore a quello disponibile nelle operazioni di acquisizione”.
I soldi degli azionisti vengono prima della sostenibilità ambientale
Sempre sul Financial Times, Warren Buffet si è espresso su un’altra questione parecchio in voga negli ultimi tempi: quella degli investimenti socialmente responsabili. Berkshire Hathaway ha di recente investito 30 miliardi di dollari nella costruzione di turbine eoliche e infrastrutture in Iowa, con l’obiettivo di trasformare lo Stato in un “gigante del vento”. Buffett ha dichiarato che l’investimento è stato fatto solo grazie agli incentivi del governo americano: “Non l’avremmo fatto senza il credito d’imposta sulla produzione che abbiamo ricevuto”.
L’Oracolo di Omaha aveva già detto al Financial Times di essere in disaccordo con quelle aziende che tentano di imporre la propria visione di “buono” alla società: “Se prendiamo in considerazione le 20 aziende più grandi, non so dire quale delle venti si comporti meglio. Io sono stato nel consiglio di amministrazione di 20 aziende quotate e penso che sia veramente difficile giudicare quello che stanno facendo. A me piace mangiare caramelle. Le caramelle sono buone per me o no? Non possiamo dirlo”. Buffett ha poi criticato quei manager che “deplorano le allocazioni governative a spese dei contribuenti”, ma non si fanno problemi a investire i soldi degli azionisti. Buffet ha poi fatto un esempio pratico: chiudere centrali a carbone della Berkshire Hathaway per passare a sistemi sostenibili ha un costo e a pagarlo saranno o i consumatori o gli azionisti della Berkshire Hathaway, quando la società pubblicherà dati sugli utili più deboli. “Quindi, c’è un costo per qualcuno… La domanda è come viene assorbito. Per me deve essere un’attività governativa”, ha detto l’investitore. “Il governo deve fare la sua parte nella modifica di un sistema di mercato”.
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