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Il segreto del successo secondo lo chef Massimiliano Alajmo

Il segreto del successo di Massimiliano Alajmo
Lo chef Massimiliano Alajmo (foto: Marco Peruzzo – Different Media Productions)

del Dott. Pasquale Sasso, Ph.D.

Dean Graziosi, autore di libri di grandissimo successo, investitore e imprenditore ha scritto: “Tutti vogliono il successo immediato e anche le persone più realistiche che conosci sognano di diventare grandiosi in un istante, di diventare famosi o ricchi o improvvisamente riuscire con una sola mossa di brillantezza”. La realtà, sfortunatamente, è tutta un’altra cosa. Il successo immediato non esiste e pensare di raggiungerlo senza sacrifici e abnegazione è solo una perdita di tempo. Diventare una persona di successo, infatti, è il frutto di duro lavoro e costanza, nonché di buone abitudini che permettono, ogni giorno, di diventare più simili alla versione di sé stessi che si desidera essere. Chi, negli anni, di strada per raggiungere il successo ne ha fatta tanta, prendendosi cura del suo corpo e della sua mente, anche grazie all’incontro con Vito Stolfi e Giorgio Leo, fondatori del centro di personal training Show Health Training Club, è lo chef pluristellato Massimiliano Alajmo.

Massimiliano Alajmo nasce il 6 maggio 1974 a Padova. Figlio di una famiglia di ristoratori da cinque generazioni, dopo l’istituto alberghiero ad Abano Terme, perfeziona il suo stile in importanti ristoranti prima di prendere, insieme al fratello Raffaele, le redini del ristorante Le Calandre. A soli 27 anni, Massimiliano Alajmo è il più giovane chef a ottenere le tre ambitissime stelle Michelin. Tra un impegno e l’altro, sono riuscito a chiedere a Massimiliano Alajmo i segreti del suo successo personale e a Vito Stolfi come, nei centri Show Health Training Club, accompagna le persone di successo nella cura di sé stessi.

Alajmo, lei è stato il più giovane chef a raggiungere il riconoscimento più ambito al mondo, le tre stelle Michelin, che significano sacrificio e abnegazione, come organizza il suo tempo tra lavoro e famiglia?

Non esistono segreti, cerco di corrispondere a me stesso e al mio mestiere consapevole che la famiglia è il mio sale e la mia gioia. È importante vivere il tempo con consapevolezza e saper gustare soprattutto le piccole cose.

Vito Stolfi

Stolfi, oggi il più grande ostacolo che incontrano le persone è trovare il tempo per prendersi cura di sé. Qualche consiglio per organizzare al meglio il proprio tempo?

La pianificazione ci rende liberi. Con l’organizzazione e i distinguo tra le azioni importanti da eseguire e quelle urgenti, si riesce ad avere più tempo per prendersi cura di sé. E poi c’è un punto emotivo da trovare dentro di sé: sentire il desiderio di muoversi e non provarne il bisogno. Quest’ultimo, una volta che l’hai soddisfatto, ti seda. Al contrario il desiderio è una ricerca continua di piacere, che con il tempo trasforma l’azione in sana abitudine.

Alajmo è sinonimo di eccellenza. Come migliorare ogni giorno sé stessi?

Migliorare sé stessi significa riconoscere i propri limiti, significa saper ascoltare e cercare costantemente la vera bellezza senza distrazioni.

Come si migliora ogni giorno sé stessi?

Per migliorare sé stessi, i propri gesti atletici o le proprie performance sportive è essenziale andare in profondità nelle azioni che si compiono. Come? Con sensibilità e consapevolezza. Poi sembra assurdo, ma per potenziare sé stessi è necessario rallentare e godersi il percorso che ognuno svolge quando compie un qualsiasi progetto o lavoro. Il motivo? Ripetere lo stesso gesto in maniera diversa, non intesa nel cambiare la biomeccanica dell’azione, ma nell’intenzione.

Lo chef Massimiliano Alajmo è una persona piena di interessi, come l’amore per l’arte, e immersa continuamente in nuovi progetti. In tutto questo, riesce a trovare il tempo da dedicare a Massimiliano?

Fortunatamente ho trovato persone che dedicano del tempo a me e che mi aiutano a lavorare attraverso il movimento del corpo nella comprensione di me stesso. Sono professionisti straordinari con un approccio al movimento e allo sport davvero unico. Il movimento inteso come uno suono che se orchestrato bene diventa armonia e musica.

In che modo aiuta imprenditori, manager e professionisti a prendersi cura del corpo e della mente?

Accompagnandoli nell’esperienza fisica come un sommelier del movimento. Una guida in grado di aumentare la sensibilità in quello che si fa, aiutandoli a percepire e sentire ciò che avviene all’interno del proprio corpo, rendendo l’attività fisica un piacere. Dare alla persona l’opportunità di assaporare e gustare i dettagli e le sfumature in grado di amplificare la sensazione dell’intensità dell’esercizio, fornendo immagini nitide e belle nella testa del soggetto che si allena. In poche parole, l’immaginazione che si amplifica oltre la realtà e diventa piacere per chi si allena.

Alajmo, cosa vede nel futuro dello chef e in quello di Massimiliano?

Amo osservare il passato e vivere intensamente il presente. Il futuro nel momento in cui lo visualizzi è già presente e tal volta se non sei molto attento è già passato. Credo sia importante lavorare sulle intenzioni e sul senso delle cose per evitare di avere un nome e un cognome che non si assomiglino.

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