la facciata del nyse
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Il miliardario che prevede la fine del capitalismo come lo conosciamo, causa Covid

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La facciata del New York Stock Exchange di New York (GettyImages)

Articolo di Sergei Klebnikov apparso su Forbes.com

L’investitore miliardario Leon Cooperman ha dichiarato ieri in un’intervista alla CNBC che il sostegno del governo alle società in difficoltà durante la crisi del coronavirus probabilmente cambierà il capitalismo per sempre e che le tasse dovranno aumentare, indipendentemente da chi vincerà le elezioni presidenziali del 2020 a novembre.

Fatti chiave

Man mano che il governo interviene per aiutare le aziende in difficoltà che lottano a causa del coronavirus, ciò dovrebbe portare a una maggiore regolamentazione , ha spiegato Cooperman.

“Quando il governo è chiamato a proteggerti al ribasso, ha tutto il diritto di regolarti al rialzo. Quindi il capitalismo è cambiato”, ha affermato il presidente e ceo di Omega Advisors.

Cooperman ha anche osservato che il paese si sta spostando politicamente a sinistra e, indipendentemente da chi diventerà presidente a novembre, le tasse dovranno essere aumentate. “Rapidamente, se Biden vince; lentamente, se Trump vince, ma le tasse devono aumentare”, ha detto.

L’intervista di Cooperman alla CNBC arriva mentre i mercati cercano di digerire il peggioramento dei dati economici che mostrano l’impatto del coronavirus, ma anche il declino dei nuovi casi, che ha dato a Wall Street qualche motivo di ottimismo.

Con l’amministrazione Trump che delinea i piani per la riapertura del paese, Cooperman ha affermato di essere ottimista sul fatto che parti dell’economia potrebbero iniziare a riaprire il mese prossimo, a maggio, anche se si aspetta che la ripresa complessiva dal coronavirus sarà lenta.

Citazione chiave

La settimana scorsa l’investitore miliardario ha affermato che il governo degli Stati Uniti non dovrebbe far fallire le aziende a causa del coronavirus. I salvataggi aiuterebbero a “evitare l’enorme aumento della disoccupazione”, ha affermato. Se le aziende falliranno, il governo dovrà pagare un sacco di indennità di disoccupazione, ha detto. Al contrario, dovrebbero concedere prestiti a basso tasso di interesse o senza interessi alle società che stanno attraversando una crisi di liquidità, il che consentirebbe loro di “sistemarsi” e riprendersi.

Statistica chiave

Con l’S&P 500 in bilico vicino al livello di 2.800, Cooperman pensa che le azioni oggi siano valutate a livelli giustificati.

Il contesto

Cooperman, che secondo Forbes ha un patrimonio netto di 3,2 miliardi di dollari, ha precedentemente affermato di sostenere l’aumento delle tasse, sebbene si sia fortemente opposto all’idea di un’imposta sul patrimonio. Quando un tale piano fu proposto per la prima volta dalla senatrice Elizabeth Warren durante le primarie democratiche, Cooperman fu tra i suoi critici più forti, dando inizio a uno scontro pubblico tra i due che durò mesi.

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“Se si pensa agli eventi sportivi o ai concerti, non riesco a immaginare una loro ripresa fino a quando non avremo un vaccino”, ha previsto Cooperman.

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