Pham Nhat Vuong
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Storia di Pham Nhat Vuong, diventato miliardario partendo da un ristorante

Pham-Nhat-Vuong (Fonte immagine: Wikipedia)

Tra le tante questioni sollevate dalle misure necessarie per proteggersi dal COVID 19 c’è anche quella che riguarda il riconoscimento facciale degli smartphone. Un’azienda vietnamita, la VinGroup, ha comunicato di aver risolto questo problema sviluppando la prima tecnologia che permette all’utente di sbloccare il proprio smartphone con il viso nonostante la mascherina. L’interesse, oltre che per questo annuncio, si estende anche a chi ha creato la VinGroup: Pham Nhat Vuong, il primo miliardario della storia del Vietnam. Un uomo la cui storia inizia dal paese del sud-est asiatico, incrocia la disgregazione dell’Unione Sovietica e infine ritorna lì dove tutto è cominciato.

Pham Nhat Vuong non è un nome famigliare a molti probabilmente, ma per la maggior parte del mondo occidentale il Vietnam è uno di quei paesi che appartengono a una sorta di periferia del mondo che merita attenzione fino a un certo punto. La storia di Pham inizia il 5 agosto del 1968 ad Hanoi, la capitale del Vietnam, figlio di un ex pilota dell’aviazione nord vietnamita, la parte che nella guerra che ha lacerato il Paese per vent’anni godeva del supporto dell’Unione Sovietica e più in generale dell’area comunista del mondo. Unione Sovietica che avrà un ruolo fondamentale anche nella vita di Pham. La madre di Pham invece gestisce un piccolo negozio di vendita di tè per strada, attività che al termine del conflitto diventa l’unica fonte di sostentamento per la famiglia. Per fortuna della famiglia il giovane, come raccontato da un articolo di Forbes del 2013 che contiene anche una delle rare interviste di Pham, si dimostra essere una mente brillante, soprattutto in matematica. Le doti scolastiche gli permettono così di accedere a una borsa di studio universitaria. Le alleanze del periodo di guerra avevano lasciato un segno nella vita del Vietnam e infatti la destinazione di Pham per proseguire negli studi universitari sono l’Unione Sovietica e Mosca, facoltà di geologia.

Terminati gli studi, termina però anche l’esperienza dell’Unione Sovietica. La disgregazione di un’entità tanto vasta e variegata produce tanti problemi quante opportunità per chi ha l’invidiabile capacità di vedere oltre il momento presente. Così Pham, sposata la ragazza di cui si era innamorato nel corso degli studi, decide di giocarsi le sue prime possibilità restando in zona ex URSS, più precisamente in Ucraina. Come in una sorta di filo mai spezzato con casa, Pham riesce a mettere insieme 10mila dollari chiedendoli a famiglia e amici e inaugura così un ristorante vietnamita in cui lui stesso serve tra i tavoli dei clienti. Non basta però: in un paese che stava cercando di ripartire da un concetto economico completamente diverso rispetto a quello dell’Unione Sovietica gli spazi di mercato possono essere più ampi. Pham così inizia anche a produrre noodle disidratati importando una linea di produzione dal Vietnam. Un cibo semplice e rapido da consumare che piacque agli ucraini, come ricorda l’imprenditore ancora a Forbes, soprattutto per due motivi: “In quel momento gli ucraini erano molto poveri e molto affamati”.

L’intuizione è di quelle giuste perché il business funziona e quando nel 2010 Pham cede la sua industria alla Nestlè le cifre iniziano ad essere corpose: l’attività dei noodle disidratati infatti ha un fatturato da 100 milioni di dollari al momento della vendita, con Nestlè che paga 150 milioni di dollari pur di far diventare propria quell’attività che si era dimostrata tanto efficace e remunerativa. Rientrato in Vietnam, Pham scegli di interessarsi di immobiliare, costruendo resort di lusso e investendo nel mattone soprattutto nella capitale Hanoi. Come nel caso dei noodle in Ucraina, anche in questo caso la sua scelta si rivela vincente, tanto che nel 2012 nasce VinGroup che al suo interno, almeno all’inizio, ha le due società che si occupano da una parte delle strutture di lusso, dall’altra degli investimenti immobiliari. Oggi VinGroup è un gigante del sud-est asiatico che si occupa dello sviluppo di appartamenti, centri commerciali, hotel e resort, strutture sanitarie, educative, centri congressi, parchi di divertimento e luoghi di intrattenimento.

Secondo Forbes la sua capitalizzazione di mercato è superiore ai 14 miliardi di dollari, mentre il patrimonio di Pham è stimato in oltre 6 miliardi di dollari, primo miliardario del Vietnam di sempre, tra le 300 persone più ricche al mondo secondo Forbes. Oltre al riconoscimento facciale, i prossimi progetti su cui si sta concentrando Pham insieme alla sua VinGroup riguardano i veicoli elettrici, un altro di quei settori che secondo molti rappresenta il business già del presente, molto probabilmente del futuro. Perché Pham, da sempre, è uno che prova a guardare avanti.

 

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