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Gucci è il primo marchio italiano nella classifica Interbrand per il 2020

La campagna Men’s Tailoring di Gucci
La nuova campagna Men’s Tailoring di Gucci (Art Director: Christopher Simmonds Fotografia/Regia: Harmony Korine) Courtesy Gucci

Un successo consolidato quello di Gucci, ancora una volta il primo marchio italiano nella classifica Interbrand Best Global Brands Report. Anche nel 2020, per il 21esimo anno consecutivo, il report dell’azienda leader nella global brand consultancy, ha confermato infatti il marchio fiorentino al primo posto tra gli italiani (seguito da Ferrari) nei top 100 brand globali a maggior valore economico, posizionandosi al 32esimo posto.

Marco Bizzarri, ceo di Gucci

“Fattori esterni, come quelli che stiamo vivendo possono rendere la vita di un’azienda più difficile ma non possono soffocarne i valori. Ora più che mai abbiamo bisogno del nostro spirito, dei nostri valori, di tutto ciò che ci rende diversi e speciali, per guardare avanti. Parametri come coerenza della nostra narrative e coinvolgimento della #GucciCommunity sono stati la chiave di questo successo. Non è solo uno slogan, il senso di appartenenza a una comunità di persone che credono nella libertà di espressione e nei valori di inclusione e diversità è alla base della creatività di Alessandro Michele”, ha spiegato Marco Bizzarri, presidente e ceo della maison del gruppo Kering.

La continua crescita del marchio è stata attribuita infatti proprio alla grande capacità di coinvolgimento delle generazioni più giovani e questo soprattutto perché la maison è stata in grado di allargare la sua community attraverso una visione narrativa unica e autentica plasmata dal direttore creativo Alessandro Michele. Dal 2018, inoltre, l’impegno per il sociale del brand si esprime attraverso il progetto Gucci Equilibrium, che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e tutelare la natura, dando al tempo stesso priorità all’inclusione e al rispetto, in modo che chiunque nella #GucciCommunity sia libero di esprimersi nella sua autenticità e diversità.

Interbrand pubblica ogni anno lo studio Best Global Brand, che per la 21esima edizione ha il titolo di “The Decade of Possibility”, ed è stata la prima azienda a far certificare la propria metodologia di valutazione come conforme ai requisiti della ISO 10668. Tre gli aspetti chiave che contribuiscono alla rilevazione del valore del marchio ci sono la performance finanziaria, la forza del brand e il suo ruolo nel processo di acquisto.

Nella classifica generale di Interbrand si è confermata al vertice anche per il 2020 Apple, mentre in seconda posizione sale Amazon, che scalza dal podio Google, scivolata al quarto posto dietro a Microsoft.

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