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Il percorso di Digital Value verso l’Mta di Borsa Italiana

Digital Value ora punta all’Mta di Borsa Italiana
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Articolo tratto dal numero di dicembre 2020 di Forbes Italia. Abbonati!

Fatturato robusto e sprint in Borsa. Anche l’Italia ha i suoi baluardi dell’industria digitale come Digital Value, gruppo attivo nel settore delle soluzioni e dei servizi It con ricavi di 364 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Si parla molto di accelerazione forzata impressa dalla pandemia sulla digitaliz-zazione del Paese. E, in effetti, le aziende pubbliche e private sono pronte a investire in questo ambito: “Abbiamo constatato due tendenze”, spiega il presidente Massimo Rossi, “da una parte, l’emergenza ha fatto crescere la richiesta di soluzioni last minute, rispetto a situazioni di ritardo e inefficienza: per esempio l’applicazione dello smart working in alcune realtà della Pubblica amministrazione, dove i dipendenti disponevano di sole postazioni fisse. E poi ci sono aziende, già avanti con la digitalizzazione, che ci chiedono soluzioni moderne e piattaforme di cloud”. 

Digital Value a ottobre si è aggiudicata una gara da oltre 43 milioni per la fornitura multibrand di software e servizi per la Pa. Poche settimane prima, si era aggiudicata quattro lotti di un altro bando Consip: gare che prevedevano la fornitura, comprensiva di servizi di installazione, manutenzione e personalizzazione di un massimo di 180mila postazioni di lavoro (con eventuali estensioni fino a 252mila) per un controvalore di circa 92 milioni (oltre 129 milioni in caso di estensione).

“Il nostro fatturato arriva da grandi organizzazioni di vari settori”, prosegue Rossi, “società alle quali portiamo la nostra offerta di soluzioni infrastrutturali. Prima fra tutte Telecom Italia, ma abbiamo altri grandi clienti come Fca o Eni”. 

Massimo Rossi, presidente Digital Value

I numeri del primo semestre parlano di un +23,5% dei ricavi per 210,6 milioni. Oltre a un utile netto di 10,5 milioni (+12,1%). Digital Value si è quotata nel 2018 sul mercato Aim di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese con un modello ‘spac in cloud’ innovativo promosso da Electa Ventures. Negli ultimi sei mesi il titolo è cresciuto tanto (circa +60% al 12 novembre). “Quando ci siamo quotati abbiamo accettato di entrare con un multiplo riduttivo rispetto al nostro valore. In questi anni abbiamo migliorato margini e utile netto. In più, tutto il settore tecnologico è stato oggetto di attenzioni. Così siamo riusciti a guadagnarci la fiducia del mercato”.

La quotazione ha portato visibilità: “Per noi è stato un salto culturale, perché passavamo dall’essere un’azienda privata, a una realtà che deve rendere conto agli azionisti. Questo ci ha tra-smesso ulteriore senso di responsabilità e la volontà di rinforzare la squadra di manager”. Il gruppo, infatti, ha accolto tra le sue fila l’ex amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, nel ruolo di advisor strategico, e Paolo Vantellini, attuale chief operating officer, che nella sua carriera ha avuto incarichi di rilievo in Telecom, ed è stato presidente di Sirti.

Ora la società ha le potenzialità per passaggio sull’Mta. Un passo non ancora compiuto perché il gruppo è nato solo nel 2018 dall’aggregazione di due aziende del settore It: Itd Solutions e Italware. “Il salto al mercato regolamentato è già nei piani della società”, assicura Rossi, che ha fondato Italware nel 1988. 

Intanto, Digital Value ha iniziato a guardarsi intorno per valutare acquisizioni e a settembre è stata ufficializzata l’acquisizione del 51% di Dimira, società che ha portato la possibilità di allargare l’offerta con la Gold Partnership Cisco.  

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