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Alla London Fashion Week va in scena il progetto Tod’s Legacy per supportare i giovani talenti

Tod’s_Legacy_Project_TORISHEJU DUMI

“A maggio scorso mi è venuto in mente di fare qualcosa per i giovani talenti, un’operazione anche questa a suo modo di solidarietà. La nuova generazione di creativi va sostenuta e promossa, in modo particolare adesso. Perciò ho deciso di dare una mano a questi 35 ragazzi della Central Saint Martins”, racconta Diego Della Valle, presidente del gruppo Tod’s parlando del progetto Tod’s Legacy che è stato lanciato oggi in apertura della London Fashion Week con un grande progetto digitale, che lega l’azienda internazionale che ha sede a Casette d’Ete nelle Marche alla famosa scuola di moda.

    Tod's_Legacy_Project_ WORK_ADAM ELYASSE
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Voluta dal Gruppo Tod’s e coordinata da Fabio Piras, course director del Central Saint Martins MA Fashion Course, Tod’s Legacy è il frutto della collaborazione con il prestigioso art and design College, Central Saint Martins, University of the Arts di Londra, avviata lo scorso luglio nell’ambito di Tod’s Academy. Un laboratorio di idee con sede negli hq marchigiani del brand. È immaginata come luogo del fare e del pensare, nel quale gli artigiani accompagnano e supportano i giovani, offrendo loro modi e tecniche per realizzare prodotti, in un’ottica di continuità generazionale mixata con il moderno e personale punto di vista dei creativi. La creatività dei designer dialoga con i valori di Tod’s in totale libertà in un contesto di pura creatività, manualità, scambio di sapere.

“All’inizio volevamo presentare i lavori degli studenti in un museo, con uno spirito solenne”, continua Diego Della Valle, “ma per la pandemia non è stato possibile. Ed eccoci con la piattaforma digitale che dilata ogni confine e farà vedere i loro lavori a tantissime persone nel mondo. E vale la pena veramente di vedere queste loro idee e la loro realizzazione, alcuni ragazzi faranno uno stage da noi in azienda, altri mi auguro che saranno presi da altri colleghi industriali. Mi fa grande piacere supportare la classe dirigente del futuro del nostro mestiere”. Per Della Valle l’heritage e la tradizione che guarda al futuro sono importanti e fondamentali per Tod’s. “Il cambio generazionale è fondamentale e determinante”, spiega l’imprenditore che coltiva in azienda qualità ed eleganza Made in Italy alla massima potenza, “e aggiungere l’energia dei giovani non può fare che bene, danno velocità, guardano avanti”. Forse si farà una mostra con questi lavori.

Tod’s_Legacy_Project_ WORK_ANDREJ GRONAU

Protagonisti del progetto sono 35 giovani designer, scelti direttamente dalla Central Saint Martins, provenienti da ogni angolo del globo: una selezione senza frontiere, che arricchisce il mondo Tod’s di ulteriori sfaccettature, di nuovi punti di vista, visioni e valori. Attraverso questa collaborazione, in un’ottica di sostenibilità sociale, ciascuno di essi ha ricevuto una scholarship, ovvero un supporto concreto ai propri studi e al proprio sviluppo professionale. A ogni studente è stato chiesto di dare la propria interpretazione di uno o più codici Tod’s, concentrandosi sul processo creativo che ha portato alla proposta finale. Oggetto di libera ricerca sono state le icone, come le tecniche del brand: D Bag, Gommino, T Timeless, lavorazioni a mano. Questo repertorio è stato letto attraverso personalissime lenti: decostruito, destrutturato, trasformato in patchwork, ricamato, realizzato in materiali ecosostenibili o assegnato a nuove funzioni d’uso. Un vero processo di analisi, con mezzi\inventivi, nel quale ogni studente è stato affiancato, come mentore, da un fashion master che ne potesse valutare le scelte, dialogare, suggerire. La rosa dei mentori coinvolti in Tod’s Legacy comprende alcuni tra i più prestigiosi editor, giornalisti e designer internazionali: tastemaker come Hamish Bowles e Gianluca Longo, direttori come Emanuele Farneti e Simone Marchetti, critici come Sarah Mower, Alexander Fury e Angelo Flaccavento, stylist come Francesca Burns, designer come Simone Rocha e Charles Jeffrey, talent scout come Sara Maino.

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