Articolo di Jeff Kauflin apparso su Forbes.com
L’exchange di criptovalute, Coinbase, sta pianificando l’opportunità della quotazione in Borsa e le informative finanziarie mostrano un business fiorente e sorprendentemente redditizio. Nel mercato delle criptovalute, lo scorso anno la società di San Francisco ha realizzato entrate per 1,3 miliardi di dollari, con un margine di profitto netto del 25%. Circa la metà delle entrate è arrivata solo negli ultimi quattro mesi del 2020, in un mercato rialzista dei bitcoin, come riportato da Forbes a gennaio.
Ora il ceo di Coinbase, Brian Armstrong, il co-fondatore Fred Ehrsam e gli investitori venture capital come Andreessen Horowitz vedranno decollare i loro valori azionari, superando decine di miliardi di valore totale.
L’ultima volta che Coinbase ha raccolto dei finanziamenti è stato nell’ottobre 2018, raggiungendo una valutazione di 8 miliardi. Ma le sue azioni sono state recentemente vendute sul mercato secondario del Nasdaq, dove le azioni di una società privata possono essere negoziate dopo essere state emesse per la prima volta ma prima della quotazione, a una valutazione implicita di 77 miliardi di dollari. Gli investitori ipotizzano che Coinbase varrà più di 100 miliardi di dollari quando inizierà a fare trading sul Nasdaq.
Brian Armstrong possiede il 21% delle azioni di Coinbase. Attualmente (e prudentemente) valutiamo il suo patrimonio netto a 6,5 miliardi di dollari. Ma se Coinbase raggiungesse effettivamente una valutazione di 100 miliardi di dollari, la sua partecipazione varrebbe circa 20 miliardi di dollari.
Stimiamo che Fred Ehrsam possieda il 6% di Coinbase. (Alcune delle azioni a lui attribuite in un deposito normativo sono detenute in trust non a suo nome. Non è chiaro quante ne possiede di quelle, tant’è che non ha risposto immediatamente alla nostra richiesta di commento). Forbes valuta prudentemente il suo patrimonio netto a 2,1 miliardi di dollari. Cifra che lo renderebbe, per la prima volta, miliardario. Se il valore di mercato di Coinbase raggiungesse i 100 miliardi, la sua quota salirebbe a 6 miliardi di dollari.
Ecco le somme che Armstrong, Ehrsam, Andreessen Horowitz, Union Square Ventures, Ribbit Capital e Tiger Global potrebbero ereditare dall’Ipo, nonostante alcuni di questi investitori abbiano recentemente venduto grosse parti delle loro azioni Coinbase:
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