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Da Marilyn Monroe a Edith Piaf: le dive del cinema protagoniste della nuova collezione di Roger Vivier

Un piccolo film, curato e appassionato, per guardare con fiducia al futuro della moda. Con la forza di un brand del mito dell’eleganza come Roger Vivier, marchio principe di scarpe e borse da donna, da alcuni anni nel portafoglio del gruppo Tod’s di Diego Della Valle. Da tre anni alla guida del marchio che ha lanciato con “Bella di giorno” il fascino di una ballerina chic come la Belle Vivier, c’è Gherardo Felloni, stilista di accessori con grande esperienza specie nel gruppo Prada e in particolare per Miu Miu.

Ora il toscano Felloni che viene da una famiglia di imprenditori calzaturieri ha pensato di proporre una sfilata ideale che alla fine non si può tenere, come succede veramente in questi tempi di pandemia, con le sue eroine-dive che alla fine muoiono di delusione. “Volevo trasmettere un senso di malinconia per l’incapacità di esprimersi, perché la sfilata resta un momento bello e unico nel quale si entra dentro le maison”, racconta Felloni, una passione per la natura con l’abitazione rifugio nel faro dell’Isola del Giglio, e per i gioielli d’epoca come il medaglione che sfoggia oggi con un antico cammeo che riproduce Ercole coi serpenti.

Le sedie dorate sono il simbolo delle gloriose prime file dei tempi anti Covid, come pure le celebrities in questo caso rappresentate da attrici, amiche dello stilista, che sono famose e brave performer nei panni di 5 divine scese in pista per Roger Vivier: Joséphine Baker, Marlene Dietrich, Grace Kelly, Marilyn Monroe ed Edith Piaf. Sono ospiti di una sfilata di moda, che però non inizia. Si spazientiscono, salgono sul palco, recitano monologhi, competono in bellezza e stile. Ma la sfilata continua a farsi attendere.

    Edith Piaf
    Grace Kelly
    Josephine Bake
    Marilyn Monroe
    Marlene Dietrich

Queste cinque donne, o meglio le sosia di queste cinque personalità emblematiche del mondo dello spettacolo, sono le protagoniste di Do We Show?, un film immaginato da Gherardo Felloni, direttore creativo di Roger Vivier, per presentare la sua collezione autunno-inverno 2021-2022. Da quando è entrato a far parte della maison francese, nel 2018, il creatore coniuga la propria passione per il cinema con il legame, anch’esso fortissimo, che univa monsieur Roger Vivier a quest’arte. Un legame ancora più stretto con questo film, poiché quasi tutte le cinque donne che lo hanno ispirato hanno indossato molte creazioni della maison, sia sullo schermo che nella vita privata.

Gherardo Felloni

Ma il film Do We Show? ha una risonanza particolare. È stato ideato in un momento in cui la situazione sanitaria impedisce l’organizzazione di eventi destinati al grande pubblico, come sfilate o presentazioni, e in cui la moda non può esprimersi come faceva in precedenza. In questa situazione, Gherardo Felloni ritiene che “sarebbe assurdo fare finta di niente. Bisognava farsene una ragione, giocare con questa idea di attesa”, spiega. In questo film si pone un quesito, “e se fossimo tutti dei performers?”. Il film è anche una dichiarazione d’amore per i protagonisti del mondo dello spettacolo, travolti anche loro dalle conseguenze del virus. Un atteggiamento riassunto nel film dalle parole di Marlene Dietrich: “Sapete, è difficile recitare senza pubblico.” Ma Gherardo Felloni riesce sempre a tingere di ironia il suo lavoro, perché consente di “sdrammatizzare le cose”. Do We Show? offre quindi uno sguardo divertito sulla moda. E, senza rivelarne l’epilogo, il film gioca con le false apparenze e offre una piacevole sorpresa finale: le 5 dive impotenti col fato alla fine stramazzano, soccombono alla realtà, muoiono. Fra le tele bianche di abiti immaginari dall’allure anni Cinquanta, quelli degli anni d’oro della couture francese, Gherardo Felloni ambienta questa nuova collezione che “è una risposta alla malinconia”.

Sognando le future serate e la voglia di tornare ad essere sexy ecco il Covered Buckle Platform Boot, uno stivale alto fino al ginocchio, con tacco a spillo di 12 centimetri, “il mio primo tacco alto” racconta lo stilista, plateau e l’immancabile fibbia; realizzato a mano in pelle verniciata o in prezioso coccodrillo. Lo stivale arriva nell’archivio di Vivier da un’asta ed era appartenuto a Jeanne Moreau. Per accompagnare la sensualità dello stivale, Felloni crea la borsa Viv’ Choc, impreziosita dalla rivisitazione della nostra fibbia come un gioiello contemporaneo e sensazionale. Come dice Grace Kelly nel film: “Il sogno è un’energia senza pari!” Felloni quando pensa a una scarpa da donna inizia a lavorare sulla silhouette. In questa collezione adora parlare di ottimismo e di sensualità, “dopo troppi mesi in ciabatte!, un pò fetish e molto colore come il blu Klein, con la nuova borsa che ha la tracolla che si slaccia e diventa un ironico frustino nelle mani delle donne. Non mancano i ricami di seta e di cristalli, come le piume sullo stivaletto per Josephine Baker. Molto sviluppo anche per i bijoux che stanno piacendo molto.

Il marchio Roger Vivier è una delle stelle del gruppo Tod’s e come ha spiegato di recente il presidente Diego Della Valle, commentando il bilancio del 2020, nel quarto trimestre del 2020 ha registrato una solida crescita specie in Cina e sul canale e-commerce, fino a debuttare molto bene a inizio 2021. Gli ultimi dati di Roger Vivier nel 2020 danno vendite per 160 milioni di euro, di contro ai 200 del 2019 con un meno 20, 2 %, per la frenata terribile della pandemia nel mondo.

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