“Avevamo sperato in risultati più solidi nell’analisi, ma abbiamo scoperto che è difficile ottenere un’elevata efficacia a causa della presenza di questa gamma di varianti senza precedenti. Stiamo continuando lo studio fino all’analisi finale”, ha affermato Franz-Werner Haas, amministratore delegato di CureVac. “Inoltre, l’ambiente ricco di varianti sottolinea l’importanza di sviluppare vaccini di nuova generazione man mano che continuano ad emergere nuove varianti di virus”.
Secondo i dati comunicati dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, dall’analisi sono stati valutati 134 casi di Covid-19. Di questi casi, 124 sono stati sequenziati per identificare la variante che ha causato l’infezione. E più della metà dei casi (57%) era riconducibile alla presenza di diverse, varianti di preoccupazione, come Lambda o C.37, identificate per la prima volta in Perù (21%) e B.1.621, identificate per la prima volta in Colombia (7%).
Crolla il titolo CureVac e il patrimonio di Dietmar Hopp
La notizia del fallimento del vaccino di CureVac non è piaciuta agli investitori. All’apertura delle contrattazioni odierne, infatti, il titolo CureVac sta andando incontro a un vero e proprio crollo al Nasdaq: -50%. Con il prezzo delle azioni che è praticamente dimezzato dalla chiusura di ieri. Da 94,79 dollari a 47,64 dollari per azione.
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