trimestrale amazon, esordio di fuoco per Andy Jassy
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La trimestrale di Amazon delude le aspettative: le stime per il futuro mandano ko il titolo

Dopo Apple, Google, Microsoft e Facebook, è Amazon a chiudere l’appello delle trimestrali delle big tech a Wall Street. E per Andy Jassy, nuovo ceo della società da luglio, si tratta di un esordio di fuoco. Perché la continua crescita fatta segnare in ogni riga del trimestre, coronata da ricavi superiori ai 100 miliardi di dollari per il terzo trimestre consecutivo, in realtà, non ha rispecchiato e soddisfatto le stime presenti e future degli analisti. E soprattutto degli investitori. A Wall Street, infatti, il titolo Amazon sta cedendo nell’after-hours quasi sette punti percentuali.

“Negli ultimi 18 mesi, la nostra attività di consumo è stata chiamata a fornire un numero senza precedenti di articoli, inclusi DPI, cibo e altri prodotti che hanno aiutato le comunità di tutto il mondo a far fronte alle difficili circostanze della pandemia. Allo stesso tempo, AWS ha aiutato così tante aziende e governi a mantenere la continuità aziendale e abbiamo visto riaccelerare la crescita di AWS man mano che sempre più aziende avanzano piani per trasformare le proprie attività e passare al cloud”, ha affermato Andy Jassy, ​​ceo di Amazon.

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Trimestrale Amazon: i risultati principali

Partendo dai dati principali, anche se Amazon al 30 giugno ha riportato vendite in crescita del 27% rispetto al corrispettivo dell’anno precedente a 113,08 miliardi di dollari, tuttavia non ha soddisfatto a pieno i suoi stessi vertici. I quali li stimavano in una forbice compresa tra i 110 e i 116 miliardi di dollari. Aspetto peggiorato dal fatto che per il terzo trimestre 2021 la società ha previsto vendite tra i 106 e i 112 miliardi, meno dei 118,70 miliardi attesi. E, quindi, anche meno di quelli registrati al 30 giugno 2021, l’ultimo chiuso da Jeff Bezos come ceo della società. E anche se i ricavi da Amazon Web Services sono volati da 10,81 a 14,81 miliari di dollari, spingendo l’utile operativo e l’utile netto a rispettivamente a 7,7 e 7,8 miliardi di dollari (a 15,12 dollari per azione), è la financial guidance a spaventare gli investitori.

“Le seguenti dichiarazioni previsionali riflettono le aspettative di Amazon.com al 29 luglio 2021 e sono soggette a sostanziale incertezza. I nostri risultati sono intrinsecamente imprevedibili e possono essere materialmente influenzati da molti fattori, come le fluttuazioni dei tassi di cambio, i cambiamenti nelle condizioni economiche globali e la spesa dei clienti, gli eventi mondiali, il tasso di crescita di Internet, il commercio online e i servizi cloud e i vari fattori descritti di seguito”, ha sottolineato nella nota ufficiale la società. “Questa guida riflette le nostre stime al 29 luglio 2021 per quanto riguarda l’impatto della pandemia di Covid-19 sulle nostre operazioni, comprese quelle discusse sopra, e dipende fortemente da numerosi fattori che potremmo non essere in grado di prevedere o controllare, tra cui: durata e portata della pandemia, comprese eventuali recidive; azioni intraprese da governi, imprese, e individui in risposta alla pandemia; l’impatto della pandemia sulle economie globali e regionali e sull’attività economica, sul personale e sulla produttività della forza lavoro e sulla nostra spesa significativa e continuativa per le misure di sicurezza dei dipendenti; la nostra capacità di continuare le operazioni nelle aree colpite; e la domanda dei consumatori e i modelli di spesa, nonché gli effetti su fornitori, creditori e venditori di terze parti, tutti elementi incerti. Questa guidance presuppone anche che gli impatti sulla domanda dei consumatori e sui modelli di spesa, compresi gli impatti dovuti alle preoccupazioni sulle attuali prospettive economiche, saranno in linea con quelli sperimentati durante il terzo trimestre del 2021 fino ad oggi e le ipotesi aggiuntive indicate di seguito. Tuttavia, non è possibile determinare l’impatto finale sulle nostre operazioni per il terzo trimestre del 2021”.

Per il terzo trimestre 2021 Amazon si aspetta vendite nette comprese tra $106,0 miliardi e $112,0 miliardi, o in crescita tra il 10% e il 16% rispetto al terzo trimestre 2020. L’utile operativo dovrebbe essere compreso tra $2,5 miliardi e $6,0 miliardi, rispetto a $ 6,2 miliardi nel terzo trimestre 2020. Questa guida presuppone circa $1,0 miliardi di costi relativi a Covid-19. Questa guidance presuppone, tra le altre cose, che non vengano concluse ulteriori acquisizioni aziendali, investimenti, ristrutturazioni o accordi legali

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