Frutto di un’accelerata improvvisa, arrivata nella notte ieri grazie all’apertura del ds della Fiorentina, Daniele Pradè, Dusan Vlahovic vestirà la maglia della Juventus, già da gennaio.
Grazie all’accordo di 75 milioni di euro, è l’acquisto più costoso mai effettuato nella storia del calciomercato invernale.
Gli affari d’oro nel mercato di riparazione
I bianconeri avevano bisogno di una scossa per non rimanere indietro nella lotta per un posto in Champions League, virtualmente distante 4 punti in classifica, visto che l’Atalanta (al momento a +1 dai bianconeri) deve ancora recuperare una partita.
Con ancora qualche dettaglio da limare (soprattutto in termini di bonus e di modalità di pagamento), l’operazione che porterà Dusan Vlahovic a Torino ruba così lo scettro al record italiano detenuto da Lucas Paquetà, acquistato dal Milan per 35 milioni di euro più 10 di bonus, e al record mondiale detenuto, invece, da Ferran Torres. Che proprio, in questa finestra di mercato a gennaio, è stato acquistato dal Barcellona per 55 milioni di euro più 10 di bonus, con l’aggiunta di una clausola rescissoria del valore di 1 miliardo di euro.
Dusan Vlahovic alla Juventus: operazione da quasi 100 milioni
Oltre a versare 75 milioni di euro nelle casse della Fiorentina, l’operazione Vlahovic comporterà alla Juventus un esborso totale molto vicino ai 100 milioni di euro. In quanto la società bianconera dovrebbe anche aggiungere un ricco compenso all’International Sports Office, l’agenzia che segue gli interessi di Vlahovic: circa 10 milioni di euro. Una cifra molto vicina a quei otto milioni di euro che, secondo il Financial Times, l’agenzia aveva richiesto a Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, per fare rinnovare l’attaccante serbo. Oltre, in caso di futura vendita, a una percentuale pari al 10% della cifra stabilita per la cessione del giocatore.
Inoltre, se il nuovo ingaggio di Vlahovic dovesse essere confermato, 7 milioni di euro netti l’anno fino al 2026 secondo quanto riportato da Skysport, la Juventus si ritroverebbe a dover sborsare quasi altri 14 milioni di euro (al lordo) solamente per il primo anno. Ciò significa che i bianconeri inizierebbero il 2022 con un Vlahovic in più, ma con 99 milioni di euro di costi in più. Una spesa importante considerando che Madama al 30 giugno 2021 ha riportato in bilancio una perdita di oltre 209,9 milioni di euro, e ha sottoscritto un nuovo aumento di capitale da 400 milioni di euro. Dopo, tra l’altro, aver avuto un ruolo da protagonista nella creazione effimera della Superlega, nata dalla necessità di diversi club europei di dover trovare nuovi fondi per resistere alla crisi innescata dalla pandemia.
Quindi, anche se arriva in un momento molto particolare per i conti bianconeri, l’acquisto di Vlahovic rappresenta per la Juventus l’ultima arma disponibile per rispondere alla crisi e per rilanciarsi sul campo. Mettendo nel mirino quella qualificazione alla prossima Champions League che, quest’anno, sta già fruttando alla Juventus 76 milioni di euro. Una cifra che la squadra di Agnelli non può permettersi di perdere la prossima stagione. Ecco perché la decisione di anticipare gli investimenti previsti nella prossima sessione di mercato, uno su tutti il riscatto di 35 milioni di euro di Alvaro Morata (che a questo punto tornerà all’Atletico Madrid, sempre se non dovesse partire già a gennaio). Ed ecco perché la scelta di Vlahovic.
175 milioni di euro
In meno di cinque anni, la Juventus sta versando nelle casse della Fiorentina 175 milioni di euro per tre operazioni di mercato: Bernarderschi (40 milioni), Chiesa (60) e Vlahovic (75).
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .