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Il 2022 nero di Elon Musk e Jeff Bezos: quest’anno hanno già perso 124 miliardi di dollari

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Le 50 persone più ricche del mondo hanno visto i loro patrimoni crollare complessivamente di oltre 500 miliardi di dollari. Nessuno di loro ha perso più di Musk e Bezos.

Quando a settembre il ceo di Tesla, Elon Musk, ha superato per la prima volta nella classifica dei più ricchi al mondo il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, ha detto a Forbes che avrebbe “inviato una statua gigante raffigurante il numero ‘2’ a Jeffrey B., insieme a una medaglia d’argento”. Quasi otto mesi dopo, probabilmente nessuno dei due ha più voglia di scherzare.

La causa è da attribuire alla caduta del mercato azionario statunitense di quest’anno, che ha fatto perdere valore alle società quotate. Con l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse per tutta la prima metà del 2022, i mercati azionari stanno affrontando uno dei peggiori inizi di anno della storia. L‘S&P 500 ha appena registrato la sua settima settimana consecutiva di perdite, la più lunga serie negativa da marzo 2001. E ad aprile il Nasdaq ha concluso il suo mese peggiore da ottobre 2008.

I patrimoni delle 50 persone più ricche del pianeta (il cui valore complessivo era di quasi tremila miliardi di dollari alla chiusura di venerdì scorso) sono diminuiti di oltre 500 miliardi di dollari dall’inizio dell’anno, secondo le stime di Forbes. Nessuno ha perso più di Musk e Bezos, i cui patrimoni netti hanno perso (sommando le perdite di entrambi) 123,6 miliardi di dollari dal 31 dicembre a venerdì 20 maggio.

Le ragioni del crollo

Jeff Bezos ha un patrimonio di 133,3 miliardi di dollari (dato aggiornato a venerdì) e ha perso 59,3 miliardi di dollari rispetto al 31 dicembre. Le azioni di Amazon in questo periodo sono crollate del 35%, ovvero più del 27% registrato dal Nasdaq nello stesso periodo. Ma rispetto al suo rivale Musk, Bezos, che si è dimesso da ceo di Amazon per diventare presidente esecutivo lo scorso luglio, potrebbe essere più una vittima delle circostanze.

“Le azioni di Amazon sono andate giù perché il consumatore medio ora sta acquistando secondo schemi più normalizzati rispetto agli ultimi anni”, afferma l’analista di Wedbush Dan Ives. “In questo mercato, Amazon e altri titoli tecnologici sono stati sottoposti a enormi pressioni”.

Questo non vuol dire che Bezos, che ora si classifica come la terza persona più ricca del mondo dopo Bernard Arnault dell’impero del lusso francese Lvmh (il cui patrimonio era di 142,3 miliardi di dollari venerdì, dopo aver visto un calo di 57,2 miliardi di dollari dal 31 dicembre), sia rimasto fermo a osservare il suo patrimonio crollare. In effetti, il presidente di Amazon, solitamente riservato, si è rivolto a Twitter per criticare l’amministrazione Biden per aver alimentato l’inflazione con la sua spesa.

La vicenda Twitter ha “inguaiato” Musk

Elon Musk, che è stato per breve tempo la prima persona in assoluto a “valere” 300 miliardi di dollari, quando la capitalizzazione di mercato di Tesla ha superato i mille miliardi di dollari a novembre e gennaio, ha anche dovuto affrontare venti contrari fuori dal suo controllo. Si parla, per esempio, dei problemi di produzione in Cina a causa dell’ultimo round di lockdown per il Covid. Ma Musk ha anche svolto un ruolo più attivo nell’abbattere il proprio patrimonio di decine di miliardi di dollari, fino a scendere a 207,3 miliardi. Il suo patrimonio è calato di 113 miliardi di dollari dal suo picco storico del 4 novembre e di 64,3 miliardi di dollari dalla fine di dicembre.

La maggior parte del calo del 37% delle azioni di Tesla è avvenuto nelle ultime sei settimane. Il titolo è sceso del 35% dal 13 aprile, il giorno prima che Musk annunciasse l’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari. Si tratta di una perdita doppia rispetto al 17% del Nasdaq nello stesso periodo. L’acquisizione ha oscurato il record di entrate e profitti che Tesla ha registrato per il suo ultimo trimestre, il 20 aprile. Musk ha guadagnato quel giorno 23 miliardi di dollari in opzioni basate sulle prestazioni (ora del valore di 15 miliardi), compensando parzialmente il calo del patrimonio.

Ives di Wedbush ha in precedenza riassunto le preoccupazioni degli investitori di Tesla sull’acquisizione di Twitter: “Le preoccupazioni per la vendita di azioni Tesla da parte di Elon Musk per pagare l’accordo su Twitter e i timori di una sua distrazione stanno colpendo Musk“.

Affare in stand-by?

L’accordo per Twitter è stato senz’altro fonte di distrazione. Gli investitori di Tesla si sono temporaneamente rallegrati il ​​13 maggio, quando Musk ha twittato che l’operazione era sospesa per via delle preoccupazioni sul numero di account spam e falsi sulla piattaforma, portando molti a ipotizzare che stesse cercando una via d’uscita. La causa? Da quando ha fatto l’offerta da 44 miliardi di dollari, i titoli tecnologici sono crollati. Ma la fase di euforia si è conclusa rapidamente, quando il consiglio di amministrazione di Twitter ha dichiarato al New York Times che intende “chiudere la transazione e far rispettare l’accordo di fusione” tra la società e Musk, alludendo alla possibilità di contenzioso.

Gli investitori di Tesla ancora si chiedono come Musk finanzierà l’impegno di comprare 27,3 miliardi di dollari in azioni, quando ha solo otto miliardi di liquidità, secondo le stime di Forbes. Musk si è impegnato a non vendere più azioni Tesla, ma potrebbe non avere altra scelta. Dati i flussi di cassa limitati di Twitter e il valore in calo delle azioni Tesla, che potrebbero essere la garanzia richiesta, le banche vicine a Musk potrebbero essere riluttanti a prestargli più soldi (aveva già impegnato più della metà della sua partecipazione in Tesla come garanzia per altri prestiti prima di perseguire l’accordo con Twitter). E con le accuse di molestie sessuali (negate da Musk su Twitter) che ora incombono su di lui, gli investitori esterni potrebbero essere riluttanti a partecipare a un accordo che il miliardario è ormai costretto a chiudere.

Come fare per limitare le perdite

Secondo il professore di giurisprudenza della Columbia University John Coffee, Elon Musk potrebbe “essere costretto a vendere molte delle sue azioni Tesla (che è la sua unica vera risorsa). Ciò farà scendere il prezzo delle azioni stesse e alcuni azionisti, in previsione di tali vendite, stanno uscendo in anticipo”.

Musk potrebbe avere l’opportunità di riconquistare alcuni azionisti di Tesla facendo chiarezza riguardo i suoi piani all’assemblea annuale degli azionisti di Twitter, che gli analisti di Wedbush Dan Ives e John Katsingris hanno descritto come “un bivio” per Musk, “poiché la pazienza degli investitori di Tesla si sta esaurendo”.

Il percorso da seguire per Bezos potrebbe essere ancora più incerto, perché in gran parte dipende da fattori macroeconomici e dagli investitori che potrebbero riscoprire il loro appetito per i titoli tecnologici. Nonostante l’inizio difficile del 2022, Jeff Bezos ed Elon Musk rimangono complessivamente più ricchi di 203 miliardi di dollari rispetto all’inizio della pandemia nel marzo 2020.

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