Lifestyle

Il lusso per pochi: quali sono i club e i luoghi più esclusivi della New York post-pandemic

Anche se si teme la recessione entro fine anno, New York è oggi in pieno boom. Ma, per fare business, per incontrare le persone “giuste” e per ottenere le migliori work connections, bisogna andare nei posti giusti, dove si incontrano gli uomini d’affari, i trader e broker di Wall Street, gli imprenditori high-tech, i collezionisti d’arte, come le celebrities e i nomi migliori del mondo creativo e del design. Ci sono i bar, dove andare afterwork, spesso anche dentro hotel di lusso, come vanno estremamente di moda i members-only clubs. Dopo la pandemia ne sono sbocciati di nuovi, mentre alcuni “old school” sono tornati di moda.

Alcuni degli esperti del settore ci hanno spiegato il segreto del loro successo per avere un business vincente, come ci hanno consigliato i posti che “vanno per la maggiore” adesso. Tra questi domina il Baccarat Hotel & Residences, con il suo bar molto popolare per l’afterwork, la nuova terrazza-giardino, Le Jardin, e il ristorante eclettico, integrato semplicemente negli spazi comuni tra i tavoli del Grand Salon, con l’intento di socializzare meglio. Adiacente alla spa, la prima negli Stati Uniti del brand Le Mer, c’è una piscina di 50 piedi con piastrelle bianche e nere, che ricorda una sala da ballo sommersa e che, talvolta, funge pure da “bar insolito”. Lussuosi lettini da giorno, ispirati alla Costa Azzurra, sono sistemati in nicchie intorno alla piscina e si può ordinare anche da mangiare e da bere.

Lusso e arte contemporanea

“Puntiamo al lusso del brand con un design di arte contemporanea. In questo siamo unici nella scena di New York. Siamo fortunati ad essere affiliati a un marchio così antico, che da secoli è sinonimo di perfezione nel cristallo e non è mai stato compromesso. Attraverso la creazione di un marchio di ospitalità di stile di vita di lusso, offriamo una perfezione di servizio che corrisponde alla perfezione di Baccarat nella produzione del cristallo. Abbiamo questa influenza artigianale unica che cerchiamo di incorporare in tutto ciò che facciamo fornendo un ambiente che è avvolto dal nostro prodotto. Tutti i nostri artigiani del servizio si impegnano a portare avanti questa eredità e ad essere impegnati, concentrati e appassionati in ciò che facciamo, con umiltà e calore genuino” spiega il General Manager Pradeep Raman.

“La visione dietro l’interior design, creato dallo studio con sede a Parigi, Gilles & Boissier, è di rendere omaggio all’estetica raffinata della Francia del 18° secolo, incorporando anche la sensazione di una casa privata e accogliente del 21° secolo. Lo percepisci immediatamente all’arrivo all’ingresso del piano terra, con un camino a doppia faccia alto quattro piedi che accoglie gli ospiti e allo stesso tempo rende omaggio alle fornaci di Baccarat che vengono alimentate 24 ore al giorno. Un altro punto forte del design sono le vetrine situate sul pianerottolo di ogni camera degli ospiti, che ospitano statuette interpretative del vetro Harcourt, create esclusivamente per l’hotel da 11 artisti francesi su commissione. Per New York siamo il simbolo del design, a pochi passi dal museo MOMA. Ci stiamo espandendo in Italia anche, dove apriremo un Hotel Baccarat a Firenze nel 2024, in partnership con l’Omnam Group, nella proprietà di Villa Camerata” aggiunge.

L’hotel preferito da Lady Gaga e la famiglia Beckham

Un posto che ha sposato l’ambiente storico con un tocco contemporaneo e che è tornato in voga è il Plaza Hotel, dove risiedono spesso Lady Gaga, Victoria e David Beckham, Tom Cruise, Dakota Fanning, Tommy Hilfiger, Taylor Swift, mentre in passato era il luogo preferito da grandi scrittori come Truman Capote e F. Scott Fitzgerald. “Lo Champagne Bar va tantissimo al momento nel mondo del business, mentre gli uomini d’affari e le celebrity prediligono The Pulitzer Suite, The Grand Penthouse, The Carnagie Suite. Dopo la pandemia abbiamo rilanciato un elegante rito del tè del pomeriggio, con diversi spuntini gastronomici, dolci e salati, al ristorante The Palm Court” dice George Cozonis, che ha una grande passione per l’Italia, oltre che per la Grecia, suo paese d’origine. “New York è cambiata in meglio dopo la pandemia, è come se la città avesse una nuova vita e tutto, dopo la chiusura a causa del lockdown, sia ripreso con più entusiasmo ed energia” afferma.

“Tra i musei consiglio il Whitney, il Rubin Museum e il New Museum, mentre tra i ristoranti Marea, il Café Luxembourg e il greco, della Chef Maria Loi, Loi Estiatorio” aggiunge. Un altro posto prediletto dal mondo del business e della politica, è The Domininick Soho – ex Trump Hotel -, con suite con pareti di vetro e vista spettacolare su Manhattan, il ristorante Vestry, dello Chef Star Michelin Shaun Hergatt, e Terrace on 7, che ha appena aperto a maggio 2022, bar e ristorante El Ta’koy, con una terrazza con piscina e cabanas, gastronomia asiatica-hawaiana, dello Chef Luis Pous, e cocktails eclettici e di design. La sua spa è una delle più famose di Downtown, del brand BABOR, e combina ingredienti dalla grande performance, lusso e tecnologia, per trattamenti personalizzati.

Uno spazio per le celebrities

“Downtown è per me la New York dei newyorchesi e il quartiere di Tribeca, dove siamo, è sempre stato vivace perfino durante i momenti più duri del covid-19… Questa zona di Downtown è il fulcro della rinascita, vi hanno aperto molti ristoranti ed è nata la nuova cultura delle terrazze giardino o all’aperto per la cena” specifica Thomas Carrera, direttore del Four Seasons Hotel Downtown.

“Il punto di ritrovo dei trader e degli uomini d’affari di Wall Street, che vivono pure a New York, è CUT, il ristorante di Wolfgang Puck. Raccomando di vedere il recente documentario di Apple+ su questo chef delle celebrities, dove si scopre come abbia inventato un nuovo trend culinario in America. Di recente al bar abbiamo istituito un menù per l’Aperitivo, un rito che cerchiamo di introdurre nella City. Il nostro Negroni è invece uno dei miei cocktails preferiti. Dal 2021 l’industria cinematografica, con cui abbiamo cominciato un’intensa collaborazione, ha ripreso e da noi risiedono spesso tante celebrities per fare i movies junkets, le interviste per i loro film in uscita” precisa.

“Un’iniziativa che sta avendo un successo incredibile, ed è pure green, è Bike The City, con una partnership con artisti locali che hanno creato una mappa di indirizzi più alla moda dove andare” ricorda. “Ci piace lanciare le mode. Adesso siamo diventati più di un hotel, siamo un lifestyle. Abbiamo sfidato lo status quo e ridefinito un nuovo livello di lusso. Il lusso per noi non è un servizio di maggiordomo e transazioni perfette, ma esperienze significative e memorabili… Abbiamo così creato il Club 27, un membership club molto esclusivo che include accesso al Fitness Center, alla piscina, a classi private di sport, e a servizi esclusivi, come a premiere di film e feste nel nostro spazio eventi” conclude.

L’Italia a New York

I members-only clubs stanno crescendo sempre più nella City. Ma quali sono i più esclusivi del momento e quelli dove vale la pena esserne parte ed investire? Al momento, è un brand italiano a dominare il settore. L’hotel e private membership club Casa Cipriani ha aperto ad agosto 2021, nell’edificio storico e splendidamente ristrutturato con elementi di incomparabile design, Battery Maritime Building, un ex ferry terminal, a Lower Manhattan. Le stanze e suites hanno arredamento e mobili che ricordano gli interni di un lussuoso transatlantico degli anni ‘30, con legni lucidi e toni caldi, ma sono le grandi finestre e vetrate, le terrazze, con vista sull’acqua, sulla Statua della Libertà e sul Ponte di Brooklyn, lo spazio arioso e sofisticato, di impronta italiana, a renderle incomparabili sul mercato newyorchese.

Casa Cipriani è anche uno stile di vita che si sviluppa nell’elegante Club privato, con salotti con caminetto e velluti, il Jazz Cafè che riporta all’atmosfera di un supper club un po’ retro’, il Club Restaurant con dettagli in vetro dorato e art deco, oltre che con piatti della tradizione del brand come il carpaccio e il fegato alla veneziana, i carciofini dell’Isola di Torcello. “Sono cresciuto tra Venezia e New York. Cipriani per me ha sempre significato famiglia. Sono nato in un ambiente in cui la maggior parte delle conversazioni erano e sono tuttora intorno alla semplicità del cibo, all’accoglienza degli ospiti, facendo in modo che le persone si sentano a casa sia che stiano mangiando sia che stiano in una stanza d’albergo, quindi diventa naturalmente una grande parte di ciò che sei. È il modo in cui vivi e si replica nei progetti che fai” spiega Ignazio Cipriani. “Sia io che mio fratello Maggio abbiamo viaggiato molto, soprattutto in Europa, e avevamo la nostra idea di un posto dove ci saremmo sentiti a nostro agio, non pretenzioso, ma allo stesso tempo con un’eleganza vecchio stile e glamour europeo, moderno ma non forzatamente di moda. Il concept Mr. C Hotels e i Bellini Restaurants, di cui mi occupo più io, e Casa Cipriani, seguito quasi interamente da mio fratello Maggio, sono nati da questo desiderio e ogni singolo progetto è influenzato anche dal territorio e dai dintorni. Tra le aperture più recenti a New York ci sono l’Harry’s Table by Cipriani, dove mangiare in libertà dalle varie stazioni, acquistare tutti i nostri prodotti e vivere un po’ l’atmosfera di un mercato rilassato ed elegante, e la discoteca Musica, il più grande club di New York, con spettacoli e dj. A settembre 2022 Casa Cipriani aprirà, invece, anche a Milano nello splendido Palazzo Bernasconi” aggiunge.

Il club di Bill Clinton e Tory Burch

The Core Club è un altro membership-only club molto esclusivo. Fu fondato nel 2005 e da allora è stato la base di molti miliardari newyorchesi o non. È frequentato tra gli altri da Bill Clinton e Tory Burch. “Siamo una vivace comunità di individui intelligenti e stimolanti provenienti da tutto il mondo: uomini e donne che generano e cercano prospettive originali e sfide intellettuali e si dedicano a godersi la vita senza compromessi. I nostri membri sono definiti dalle loro ambizioni e risultati. È qui che gli anticonformisti e i creatori, i leader e i provocatori che modellano il nostro mondo e guidano la nostra cultura si uniscono per ottenere l’accesso a intuizioni uniche, per condividere una saggezza rara ed essere stimolati da nuove prospettive provocatorie” precisa la ceo e fondatrice Jennie Enterprise.

“Per noi la cultura è alla base di tutto ciò che facciamo. Dall’arte al cinema, dal design alla musica, dai viaggi all’enogastronomia, e tutto ciò che nutre le nostre menti e commuove le nostre anime. La cultura permea ogni spazio, ogni attività e tutte le nostre esperienze. Vogliamo creare luoghi di incontro che non solo trascendono i confini, ma perfino il tempo e lo spazio. Sono spazi in cui tutto può succedere e tutto è possibile” confessa. Perché ha deciso di investire in un business di questo tipo? “Per dare al cittadino globale una casa nella capitale del mondo, New York. Ora stiamo aprendo in due dei centri di gravità più importanti del 21° secolo, Milano, a dicembre 2022, e San Francisco. Entrambi sono epicentri di cultura pieni di persone e imprese dinamiche, bellezza ed energia imprenditoriale. Queste città sono porte di accesso a industrie e regioni che definiscono lo spirito collettivo di CORE” confida.

La “residenza” di modelle e star di Hollywood

Il Soho House resta l’hotel e il private club prediletto da tante modelle e star di Hollywood, come Nicole Kidman, Salma Hayek, Uma Thurman. È il luogo dei creativi e dei fashionisti, degli influencers e della scena trendy. A New York si distingue per la sua piscina sul tetto, un posto dove sorseggiare un drink, socializzare e fare business in estate, oltre che per il suo bel bar e ristorante. Vi si organizzano spesso premiere di film, feste e party. Il Metropolitan Club è luogo più esclusivo dei club storici e un’esperienza unica per scoprire la New York autentica, di chi è nato e cresciuto qui. È dove vanno le migliori famiglie di New York da generazioni, dove bisogna essere miliardari per farne parte, dove si incontrano i personaggi dell’”old money” della City e del mondo. Giacca e cravatta sono ancora richiesti. Fu fondato nel 1891 da J.P. Morgan come segno di protesta contro molti clubs esclusivi che non accettavano uno dei suoi amici. Tra i suoi membri ci sono stati Gerald Ford, Ronald Reagan, Richard Nixon, Bill Clinton, Salman Rushdie. Come nota negativa c’è che, fino al 1940, le donne non erano ancora accettate, ma ora, per fortuna, le cose sono cambiate, e lo frequentano molte grandi imprenditrici. Se si diventa membri, si può anche dormire in una delle sue stanze, a un prezzo particolare.

    Il Grand Salon al Baccarat Hotel, copyright Baccarat Hotel
    L’esterno di Casa Cipriani, copyright Casa Cipriani
    Una suite con vista sul fiume a Casa Cipriani, copyright Casa Cipriani
    Il balcone della Presidential Roebling suite a Casa Cipriani, copyright Casa Cipriani
    La capsule di cristalli di sale al Dominick Soho, copyright Dominick Soho
    Le cabanas del bar Terrace on 7, copyright Dominick Soho
    La Tribeca Penthouse del Dominick Soho, copyright Dominick Soho
    New York in estate, vista da Central Park, copyright Plaza Hotel
    Il ristorante The Palm Court, copyright Plaza Hotel
    The Bar al Baccarat Hotel, copyright Baccarat Hotel

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .