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Continua l’estate dei tagli: Ford annuncia 3.000 licenziamenti per finanziare i veicoli elettrici

3.000 licenziamenti per poter investire nel futuro dell’azienda. Ford Motor Co. ha dichiarato che questa settimana taglierà migliaia di posti di lavoro per incrementare i profitti e cercare di finanziare i 50 miliardi di dollari che intende spendere per i veicoli elettrici.

Secondo quanto dichiarato dai portavoce del colosso delle automobili, i tagli coinvolgeranno soprattutto i lavoratori stabiliti negli Stati Uniti ma riguarderanno anche alcune posizioni in Canada e in India. Il totale comprende 2.000 lavoratori dipendenti e 1.000 collaboratori.

Più fondi per le auto elettriche

Gran parte dei tagli avverranno nei settori di Ford legati alla costruzione di veicoli tradizionali con motore a combustione interna, Ford prevede di costruire 2 milioni di veicoli elettrici all’anno entro la fine del 2026, rispetto ai circa 64.000 dello scorso anno, nel tentativo di raggiungere il leader dei veicoli elettrici Tesla. Per finanziare le sue ambizioni, Jim Farley, ceo della società, ha deciso di procedere con la riduzione della forza lavoro, dopo che più volte ha dichiarato che l’azienda ha troppi dipendenti.

I licenziamenti rientrano in uno sforzo di ristrutturazione e riduzione dei costi avviato all’inizio dell’anno. A marzo, Ford ha annunciato una ristrutturazione aziendale che ha diviso i veicoli elettrici da quelli con motore a combustione interna (ICE) in due unità. Ford Model e è dedicata ai veicoli elettrici, allo sviluppo dei software e alla tecnologia dei veicoli connessi, mentre Ford Blue continua a sviluppare i veicoli a combustione interna per aumentarne la redditività. Ford ha inoltre creato una terza unità, denominata Ford Pro, che fornisce ai clienti commerciali e governativi prodotti e servizi elettrici.

“Costruire questo futuro richiede di cambiare e rimodellare praticamente tutti gli aspetti del modo in cui abbiamo operato per più di un secolo”, si legge nella nota inviata ai dipendenti diffusa dalla Cnbc. “Richiede concentrazione, chiarezza e velocità. E, come abbiamo discusso negli ultimi mesi, significa ridistribuire le risorse e aggiustare la nostra struttura dei costi, che non è competitiva rispetto ai concorrenti, tradizionali e nuovi”, si legge nel messaggio.

Estate di licenziamenti

Il taglio del personale di Ford non è un unicum nel panorama delle principali società statunitensi. A causa dell’aumento vertiginoso dell’inflazione, quest’estate molti hanno deciso di licenziare migliaia di dipendenti. A partire da Robinhood, la piattaforma di trading al dettaglio diventata celebre con la vicenda di GameStop, che ha annunciato il taglio di quasi un quarto dei dipendenti; anche il ceo del rivenditore di auto usate Carvana, Ernie Garcia III, il 21 maggio ha inviato un’e-mail a 2.500 dipendenti, il 12% della forza lavoro dell’azienda, informandoli del licenziamento. Fino a Oracle, che il 1 agosto ha iniziato a licenziare un numero ancora non dichiarato dei suoi circa 143mila dipendenti, come parte di un piano più ampio per tagliarne migliaia.

A pesare, ovviamente, il momento economico che stanno attraversando gli Stati Uniti. Secondo diversi esperti, gli Usa potrebbero cadere a breve in una fase di recessione. Gli ultimi rapporti sull’economia hanno mostrato una contrazione dell’1,6% nel primo trimestre dell’anno. L’annuncio di giugno della Federal Reserve di un aumento di 75 punti base dei tassi di interesse, il più grande degli ultimi 28 anni, ha inoltre riacceso i timori di ulteriori turbolenze economiche.

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