Dopo aver aumentato i salari dei suoi dipendenti negli Stati Uniti da 18 a 19 dollari l’ora, Amazon adotta la stessa politica in Italia. I sindacati hanno raggiunto un accordo con il colosso dell’e-commerce per un adeguamento salariale che tocca tutti i lavoratori: dai magazzinieri al personale operativo e amministrativo, siano essi assunti con contratto a tempo determinato, indeterminato o in somministrazione.
L’aumento, già attivo dal primo di ottobre, è del 2% della retribuzione base, ma le notizie positive per i lavoratori non si fermano a questo. È stato infatti concordato anche l’aumento del valore dei buoni pasto, che passano da 5€ a 7€, e un bonus straordinario di 500€, spendibile attraverso buoni acquisto da acquisire tramite la piattaforma di welfare aziendale entro fine anno.
L’aumento scatta dal primo ottobre
In una nota ufficiale la società ha commentato con soddisfazione l’accordo: “A partire dal primo di ottobre, Amazon ha aumentato la retribuzione d’ingresso per i propri dipendenti della logistica a 1.713 euro lordi al mese. Con questo aumento, le retribuzioni di ingresso sono incrementate del 19% rispetto a quelle del 2018 e sono superiori dell’8% rispetto a quanto previsto dal 5° livello del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni”.
Anche i sindacati hanno espresso soddisfazione per il risultato ottenuto dalla trattativa, in una nota ufficiale Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno dichiarato di aver “raggiunto con Amazon un’intesa che migliora la condizione economica dei dipendenti”. Inoltre, dopo aver spiegato che l’accordo rientra in un percorso negoziale avviato con l’azienda americana, hanno specificato che il negoziato proseguirà per garantire ai lavoratori italiani migliori condizioni organizzative e lavorative.
Nella classifica diffusa ieri da Forbes sui World’s Best Employers del 2022, la società fondata da Jeff Bezos si è classificata al quattordicesimo posto, perdendo dieci posizioni rispetto all’edizione del 2021.
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