È stato presentato a Roma il Rapporto Welfare Index Pmi 2022 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto ormai alla sua settima edizione. Un’occasione per premiare 121 piccole e medie imprese, dai 6 ai 100 dipendenti, che si sono distinte su tale fronte.
Barbara Lucini, responsabile corporate social responsibility Generali Country Italia, ha esposto nel dettaglio quale modello di analisi sia stato alla base di questa fotografia dello stato del welfare nelle Pmi italiane. Dieci le categorie analizzate: Previdenza e protezione, Salute e assistenza, Conciliazione vita-lavoro, Sostegno economico ai lavoratori, Sviluppo del capitale umano, Sostegno per educazione e cultura, Diritti, diversità, inclusione, Condizioni lavorative e sicurezza, Responsabilità sociale verso consumatori e fornitori, Welfare.
Il welfare aziendale continua a crescere
Ben 6.532 aziende provenienti da tutta Italia, di varie dimensioni e settori produttivi, sono state coinvolte nell’analisi 2022. Oltre il 68% di queste imprese ha superato il livello base di welfare aziendale. Nel 2021 l’utile delle Pmi con livello elevato è risultato essere il doppio rispetto a quelle con un livello base (6,7% contro 3,7%). Lo studio ha dimostrato che in quelle aziende in cui è stato incentivato un programma di welfare che ha raggiunto livelli più evoluti si sono raggiunte anche performance di produttività maggiore, ben oltre la media, con una ripresa postpandemica più veloce e una maggiore resilienza in genere.
“Il welfare aziendale continua a crescere e fa bene alle aziende e al Paese. E i dati dimostrano come le politiche di questo genere non siano più appannaggio solo delle grandi imprese ma protagoniste anche dei programmi delle microimprese”, ha ribadito Barbara Lucini. Un successo che si ripercuote sulla crescita anche della comunità circostante in cui si inserisce ogni azienda, tanto da poter parlare di un vero e proprio welfare “di comunità”.
Un fattore determinante di sostenibilità sociale e del territorio che può e deve coinvolgere sempre più la filiera: dipendenti, famiglie, clienti, fornitori e stakeholder del proprio segmento produttivo. Tali politiche devono essere intese come un imprescindibile strumento strategico di crescita. Il “welfare cresce e fa crescere” in quanto, oltre a generare una visione con benefici a lungo termine, porta a creare dei veri e propri ecosistemi sani, inclusivi e integrati.
Nuovi modelli di business e servizi
L’Index promosso da Generali vuole essere proprio questo: uno strumento di misurabilità del grande impatto sociale delle politiche di welfare e della loro indiscussa efficacia, portando fra l’altro a una tangibile crescita dell’occupazione giovanile e all’aumento esponenziale di quote femminili in ruoli dirigenziali. Fra le novità del 2022 c’è il Position Paper intitolato: “Il contributo del welfare aziendale al rinnovamento del welfare italiano”, di cui si è arricchito lo studio e da cui sono emerse importanti considerazioni.
Come ha spiegato in occasione della presentazione del Welfare Index Pmi 2022, Enea Dallaglio, Partner Innovation Team – Gruppo Cerved: “Oggi il welfare aziendale non va inteso solo come complementare a quello pubblico ma è divenuto un fattore determinante di innovazione dei sistemi tradizionali, in grado di dare il via a nuovi modelli di business e servizi, e accelerare la transizione verso modelli di sviluppo sostenibili. La speranza per il futuro è che si vada in maniera sistemica sempre più verso questa direzione e che migliori iniziative ed esperienze di welfare aziendale siano un argomento cruciale per le istituzione e parte integrante di una proposta politica coerente e costante”.
“Il welfare aziendale è un fattore strategico per le imprese e una priorità per il Paese, anche per raggiungere gli obiettivi del Pnrr attraverso una partnership tra il settore pubblico e il privato. Oggi il nostro rapporto Welfare Index Pmi certifica come chi ha programmi di welfare evoluti abbia maggior successo come impresa, investendo, tra gli altri, in sanità, formazione e inclusione sociale. Le aziende sono in prima linea nel produrre innovazione sociale a fianco delle famiglie e dei territori in cui operano, intercettando i bisogni emergenti, come dimostrano le migliori iniziative sociali delle realtà presenti in questa edizione 2022”, ha dichiarato Giancarlo Fancel, country manager & ceo Generali Italia.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .