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La quarta dimensione della ceramica: così Iris Group ha dato forma concreta alla sostenibilità

Articolo tratto dal numero di dicembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Cos’è la quarta dimensione? In fisica, il termine è generalmente riferito a un’estensione degli oggetti ulteriore rispetto alla lunghezza, alla larghezza e alla profondità, che implica la necessità di un’ulteriore coordinata, oltre a quelle spaziali, per individuare la posizione dei punti. Ma esiste anche una quarta dimensione della ceramica. Si tratta di un processo produttivo innovativo messo a punto da Iris Ceramica Group, una delle più grandi aziende al mondo nella produzione di superfici ceramiche d’avanguardia. Con sette aziende e 1.500 dipendenti, nel 2021 il gruppo ha registrato un fatturato di circa 500 milioni di euro.

“La ceramica 4D è una superficie con un’anima”, spiega il ceo, Federica Minozzi. “La nostra ricerca in innovazione tecnologica ci ha permesso di portare il materiale a uno stadio evolutivo superiore e totalmente inedito. La ceramica 4D ha la stessa anima sostenibile del gruppo; la quarta dimensione racchiude i nostri valori impressi nel corpo della materia. Questa superficie sarà in grado di tradurre al meglio le potenzialità espressive della ceramica, trovando particolare applicazione nel mondo dell’arredo”.

Economia = ecologia

D’altronde, la sostenibilità è sempre stata un cardine di questa società fondata nel 1961 da Romano Minozzi, ancora oggi presidente. “È una convinzione che era già presente negli anni ’60, quando mio padre, con grande lungimiranza, coniò l’equazione ‘economia = ecologia’, indicando la strada da percorrere: un’economia al servizio dell’uomo e dell’ambiente in cui vive. Posso affermare con orgoglio che, nel corso dei decenni, questa equazione si è tradotta in azioni concrete”.

Shaping the Future

Nata a Modena, una vita passata in mezzo alla ceramica, il ceo di Iris ha tradotto la filosofia imprenditoriale del padre nei canoni dei XXI secolo con il concept Shaping the Future. “È un’espressione che identifica la nostra azione, i nostri valori di sostenibilità e lo spirito pioneristico che guidano e ispirano questa società dalle sue origini”. Minozzi definisice l’azienda ecopreneur: un’impresa che guarda alla sostenibilità come valore fondamentale. “Shaping the Future rappresenta una nuova alba della ceramica. Con questo messaggio vogliamo dare forma ai valori di sostenibilità. Crediamo che non si possa fare business senza rispetto per l’ambiente e che le risorse naturali siano un patrimonio da tutelare e valorizzare”.

Sostenibilità e innovazione

Nel solco di questa filosofia, Iris Ceramica Group ha integrato nella strategia aziendale gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite, intraprendendo azioni utili a raggiungerli. Una di queste è il progetto dell’H2 Factory. Si tratta della prima fabbrica di ceramica al mondo alimentata a idrogeno verde, che sorgerà a Castellarano, in provincia di Reggio Emilia. “La transizione energetica è uno dei passi del percorso complessivo che, come azienda, intendiamo intraprendere, per costruire un nuovo modo di fare impresa dove etica, crescita e tecnologia sono parte dello stesso progetto verso un mondo sostenibile”, racconta Minozzi. “La realizzazione del primo stabilimento di lastre ceramiche alimentato a idrogeno verde scriverà un nuovo capitolo nell’industria ceramica, rendendoci i fautori di un cambiamento epocale su scala internazionale”.

H2 Factory è solo un esempio del connubio tra sostenibilità e innovazione. In questo senso, Iris Ceramica Group è costantemente al lavoro per costruire un domani migliore. “Re-ingegnerizziamo la ceramica per dare vita a soluzioni in grado di migliorare l’interazione delle persone con l’ambiente”, spiega il ceo. “Dal nostro lavoro sono nate, per esempio, le superfici eco-attive brevettate e certificate Active Surfaces, con proprietà antibatteriche, antivirali, antinquinamento, senza odore e autopulenti. Parlando di tecnologia ed estetica invece, abbiamo realizzato Hypertouch”. Si tratta di una superficie intelligente che, con il solo tocco, è in grado di governare, per esempio, l’accensione e lo spegnimento di impianti di illuminazione, audio-video, serramenti e il controllo della temperatura, permettendo così di eliminare placche e interruttori esterni antiestetici. “La ricerca è continua, non poniamo limiti alla creatività”.

Le etichette ambientali

L’attenzione di Iris Ceramica Group nei confronti della sostenibilità è la stessa che i clienti cercano nei suoi prodotti. Il rispetto delle pratiche Esg è ormai una condizione necessaria per fare impresa. “I nostri materiali hanno ottenuto certificazioni di primaria rilevanza che testimoniano il nostro impegno”. Tra queste, la Cradle to Cradle Silver attesta l’attenzione rivolta verso i materiali utilizzati e il loro inserimento in un contesto di economia circolare. “Viene considerata dai professionisti l’etichetta ambientale più innovativa, articolata e interessante, in quanto valuta non solo gli aspetti legati al ciclo di vita del prodotto, ma anche al rispetto dei diritti umani da parte dell’azienda e della catena di fornitura”.

Il gruppo ha inoltre avviato una partnership con il Mit Technology Review, rivista del Massachusetts Institute of Technology, per la realizzazione del Green Future Index 2022, studio che classifica 76 Paesi sulla base dei progressi e degli impegni da loro presi per un futuro più ecosostenibile. Missione che rimane il core business di Iris Ceramica Group. “Il nostro impegno guarda alla realizzazione di un presente e di un futuro migliori e al raggiungimento dell’obiettivo della decarbonizzazione”, spiega Minozzi. “Continueremo a innovare e sperimentare per creare una nuova poetica della ceramica del XXI secolo”.

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