La rivale di Twitter sta arrivando: si tratta di Threads, un’app di microblogging realizzata da Meta Platforms. Secondo quando rivelato dal Wall Street Journal, l’app sarà disponibile per il download giovedì. Meta ha voluto anticipare i tempi approfittando delle polemiche emerse per le ultime restrizioni per gli utenti di Twitter volute da Elon Musk. Il proprietario di Twitter la scorsa settimana ha deciso di limitare il numero di post che gli utenti possono vedere sulla piattaforma, affermando di voler contrastare “livelli estremi di scraping dei dati”.
La strategia
Secondo quanto riferito a marzo da Moneycontrol, il notiziario economico indiano che ne ha riportato per primo lo sviluppo, il set di funzionalità di Threads dovrebbe essere molto simile a Twitter.
La strategia di Meta è chiara: costruire Threads sulla base degli utenti di Instagram, permettendo così all’app di guadagnare rapidamente popolarità. L’app, che è già visibile sull’App Store di Apple e sarà scaricabile da giovedì, permetterà agli utenti di mantenere il loro nome utente di Instagram.
Il vantaggio più grande di Meta sarà proprio questo: poter sfruttare i suoi oltre due miliardi di utenti attivi mensili di Instagram. Anche se solo una parte di questi la proverà, Meta potrebbe essere in grado di far crescere rapidamente la base di utenti della sua app di microblogging. I numeri di Twitter sono ben diversi: si parla di 363,7 milioni di utenti attivi mensili, secondo una stima fornita da Insider Intelligence.
Le previsioni
Secondo le opinioni degli esperti riportate dal Journal, Threads potrebbe ottenere ottimi risultati. Sayantan Mukhopadhyay, un product manager della Silicon Valley che ha lavorato in precedenza per Meta, Pinterest e Twitter, ha spiegato che “un servizio di microblogging di Meta dovrebbe generare almeno la stessa quantità di entrate di Twitter, ma ci sono diversi fattori che indicano che Meta potrebbe ottenere di più”. Secondo il manager, Meta ha una base di utenti più ampia di Twitter, un elenco più ampio di inserzionisti e un repertorio più robusto di strumenti e prodotti pubblicitari, il che significa che dovrebbe essere in grado di mostrare più annunci a prezzi più elevati a un gruppo più ampio di utenti.
Inoltre, “Diversi creator e personaggi pubblici vogliono far parte di una piattaforma gestita in modo sano”, ha rivelato Chris Cox, chief product officer di Meta, aggiungendo che la società ha già trovato il favore di diverse celebrità, tra cui DJ Slime, e che sta discutendo con altri grandi nomi, tra cui Oprah Winfrey e il Dalai Lama.
Secondo Insider Intelligence, per il 2023, ci si aspetta che Twitter generi 3 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie. Nel 2021, l’ultimo anno in cui ha divulgato i dati finanziari annuali prima che Musk prendesse l’azienda privata, Twitter ha generato 4,51 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie.
La sfida sul ring
Ma Zuckerberg e Musk non hanno intenzione di combattere solo a colpi di microblogging. Dopo la notizia della costruzione dell’alternativa di Meta a Twitter Elon Musk ha attaccato direttamente Mark Zuckerberg. Prima schernendolo con un ironico “Zuccami la lingua” (un gioco di parole con il cognome di Mr Meta), e poi lanciandogli un chiaro guanto di sfida. Il 21 giugno l’uomo più ricco al mondo Ieri ha scritto “sono pronto per un combattimento in gabbia”, stile wrestling in sintesi. Non si è fatta attendere la risposta di Zuckerberg che, ovviamente, ha risposto su uno dei suoi social: Instagram. Qualche ora dopo, nelle sue stories, ha risposto con un secco: “Mandami la location”.
Pronta la risposta di Elon Musk su Twitter: “Vegas Octagon”. Facendo così riferimento a una delle più note gabbie da combattimento (a Las Vegas) del circuito UFC, l’Ultimate Fighting Championship, la più importante organizzazione globale che organizza gare di MMA.
Insomma, l’invito è stato accettato, la location è stata scelta, adesso manca solo l’incontro. Occhio Elon, perché Mark è molto allenato: i bookmakers infatti danno per favorito il proprietario di Meta per la sua esperienza nelle arti marziali e la più giovane età.
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