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Gli unicorni di domani: quali saranno le prossime startup da 1 miliardo di dollari secondo Forbes

Questo articolo è apparso su Forbes.com

È tempo di lucidare la sfera di cristallo. Negli Stati Uniti ci sono più di 50mila startup sostenute da venture capital, e solo una minima parte raggiungerà la valutazione di un miliardo di dollari. Per il nono anno consecutivo, Forbes, assieme a TrueBridge Capital Partners, è andata in cerca delle 25 che hanno le più alte probabilità di raggiungere quel traguardo. I precedenti dimostrano che è bene fidarsi: tra le 200 aziende incluse nella lista in passato, 120 sono diventate unicorni, tra cui DoorDash, Benchling, Duolingo e Rippling. Altre 27 sono state comprate, mentre tre si sono quotate per meno di un miliardo. Solo cinque sono implose o hanno chiuso, anche se 21 dei 120 unicorni ora sono tornati sotto il miliardo di valutazione.

Dati i problemi del sistema bancario, i licenziamenti, gli investitori cauti e le valutazioni ridotte, nel 2023 non è stato facile scegliere le 25 aziende. Tra le oltre 200 candidate, però, pensiamo che queste, presentate qui in ordine alfabetico, abbiano le maggiori probabilità di diventare le prossime stelle del mercato.

Apprentice

Fondatori: Alexandra Buttke, Gary Pignata, Angelo Stracquatanio (ceo)
Fondi raccolti: 207 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 25 milioni di dollari
Principali investitori: Alkeon Capital, Iconiq, Insight Partners, Pritzker Group, Silverton Partners

Produrre farmaci è difficile senza una solida padronanza del processo. Il software di Apprentice è stato progettato proprio per questo. Stracquatanio, 37 anni, e gli altri cofondatori hanno creato la società a Jersey City, nel New Jersey, nel 2014. L’azienda è decollata durante la pandemia, quando è diventata evidente l’importanza di rendere più rapida la produzione di vaccini. Tra i clienti di Apprentice ci sono il gigante farmaceutico Bristol Myers Squibb, la società di ingegneria genetica Synthego e diverse società che Stracquatanio non può citare per ragioni di riservatezza. “Lavoriamo molto duramente per il paziente”, dice, “ma il paziente non saprà mai di noi”.

Bobbie

Fondatori: Sarah Hardy, Laura Modi (ceo)
Fondi accolti: 142 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 84 milioni di dollari
Principali investitori: Park West Asset Management, PowerPlant Partners, Vmg Partners

La carenza di latte in polvere dello scorso anno in tutti gli Stati Uniti ha dato a Bobbie, fondata nel 2018 dalle mamme Modi, 38 anni, e Hardy, 43, l’occasione di rosicchiare una piccola quota di mercato alle multinazionali dominanti, cioè Abbott Nutrition, Reckitt Benckiser and Nestlé. Bobbie, che deve il suo nome al modo in cui la figlia di Modi pronunciava la parola ‘bottle’ (‘bottiglia’), ha adottato un approccio innovativo, scegliendo di fornire il latte solo a chi era già cliente. La strategia ha rafforzato la fedeltà al marchio e l’azienda si aspetta ricavi per 165 milioni di dollari nel 2023.

Capchase

Fondatori: Luis Basagoiti, Miguel Fernandez (ceo), Przemek Gotfryd, Ignacio Moreno
Fondi raccolti: 110 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 30 milioni di dollari
Investitori principali: 01 Advisors, Bling Capital, SciFiVC, Qed

Per le startup di software che cercano alternative ai finanziamenti da venture capital, ecco Capchase. Fernandez, 32 anni, arrivato negli Stati Uniti dalla Spagna, dice che la società, che ha sede a New York, ha erogato più di 2 miliardi di dollari a oltre quattromila aziende. La somma include più di 100 milioni destinati, negli ultimi due anni, a startup di proprietà di donne o di esponenti di minoranze.

Chapter

Fondatori: Cobi Blumenfeld-Gantz (ceo), Corey Metzman, Vivek Ramaswamy
Fondi raccolti: 61 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 15 milioni di dollari
Investitori principali: Addition, Maverick Ventures, Narya, Susa Ventures

Gli anziani che devono orientarsi nell’intricata matassa dei piani Medicare – il programma statunitense di assicurazione sanitaria per i cittadini dai 65 anni in su – hanno un alleato in Chapter, società fondata nel 2020 e guidata dall’ex Palantir Blumenfeld-Gantz, 33 anni. Chapter ha un approccio che ricorda quella di un sensale: compie una ricerca nel suo enorme database di tutte le opzioni di copertura sanitaria ed estrae la soluzione più adatta a ogni cliente. Per di più, i cupido di Chapter non incassano commissioni: ricevono lo stesso compenso a prescindere dal piano scelto.

Cleo

Fondatore: Barney Hussey-Yeo (ceo)
Fondi raccolti: 137 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 31 milioni di dollari
Investitori principali: Balderton Capital, Eqt Ventures, LocalGlobe, Sofina

Cleo impiega dieci comici per aiutare ad addolcire la medicina (talvolta amara) della pianificazione delle proprie finanze. Cinque milioni di americani, con un’età media di 25 anni, usano il chatbot per tenere traccia delle loro spese, costruirsi un credito, pianificare i risparmi e scoprire l’aspetto divertente che può nascondersi nella triste verità del loro debito studentesco.

GlossGenius

Fondatori: Karim Butt, Danielle Cohen-Shohet (ceo)
Fondi raccolti: 70 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 40 milioni di dollari
Investitori principali: Bessemer Venture Partners, L Catterton, Imaginary Ventures

Cohen-Shohet ha scoperto il segreto per ridurre i compiti più noiosi che tormentano i parrucchieri, i truccatori e le spa. GlossGenius, nata nel 2015, gestisce gli appuntamenti e la contabilità e si assicura che le scorte di prodotti essenziali, come lo shampoo, siano sempre sufficienti.

Harvey

Fondatori: Gabriel Pereyra (ceo), Winston Weinberg
Fondi raccolti: 26 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 0 dollari
Investitori principali: OpenAI Startup Fund, Sequoia

Il modello di business di Harvey, sfrondando il legalese, è questo: lasciamo che sia l’intelligenza artificiale a fare quello che gli esseri umani trovano mostruosamente noioso. Nel caso di Harvey, lavori legali come la presentazione di documenti normativi e le prime bozze affidate a figure junior. Solo l’estate scorsa l’ex avvocato specializzato in questioni finanziarie Weinberg si è messo in società con Pereyra, ex DeepMind e Meta, per lanciare Harvey. L’azienda ha già cinque grandi clienti, tra cui il colosso della contabilità PwC e lo studio legale globale Allen & Overy. Gli accordi sottoscritti fino a metà 2023 valgono più di 5 milioni di dollari di ricavi annui ricorrenti.

Hermeus

Fondatori: Glenn Case, AJ Piplica (ceo), Skyler Shuford, Mike Smayda
Fondi raccolti: 119 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 10 milioni di dollari
Investitori principali: Sam Altman, Canaan Partners, Khosla Ventures

Da New York a Parigi in 90 minuti. Che mondo meraviglioso sarebbe. Hermeus vuole renderlo reale. La startup di Atlanta intende costruire un aereo di linea supersonico capace di trasportare 20 passeggeri a una velocità pari a cinque volte quella del suono, cioè circa 6.100 km/h. Al confronto, il Concorde era un trabiccolo barcollante che viaggiava a una velocità che era meno della metà. Il piano è ultra-ambizioso? Certo. La società, però, può affinare la tecnologia a spese – in parte – del Pentagono, visto l’investimento da 30 milioni di dollari dell’aeronautica militare statunitense.

Prima di tutto svilupperà un drone ipersonico più piccolo, chiamato Quarterhouse, che dovrebbe decollare l’anno prossimo. Un secondo drone di dimensioni maggiori, Darkhorse, dovrebbe seguire nel 2026. Entrambi saranno alimentati, al momento del decollo, da un motore standard di jet da combattimento che dovrebbe portare il velivolo vicino a Mach 3 (tre volte la velocità del suono), una velocità sufficiente ad accendere un ramjet, che non ha parti mobili e dipende dal movimento in avanti per comprimere l’aria necessaria a bruciare il carburante in modo efficiente. La tecnologia è in fase di sviluppo da decenni ed è considerata abbastanza matura. AJ Piplica, 35 anni, dice: “È una sfida ingegneristica, non scientifica”. Anche i progressi, in ogni caso, avvengono a velocità da trabiccolo barcollante: i voli commerciali non cominceranno prima della metà del prossimo decennio.

Hex Technologies

Fondatori: Caitlin Colgrove, Barry McCardel (ceo), Glen Takahashi
Fondi raccolti: 96 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 6 milioni di dollari
Investitori principali: Amplify Partners, Andreessen Horowitz, Redpoint, Sequoia

Hex prende dati – per esempio, quelli sul comportamenti dei consumatori -, fa una magia e li trasforma in grafici, tabelle e mappe interattive che possono essere condivise senza dover fare screenshot. La società è guidata da McCardel, 34enne ex Palantir e PwC, e opera secondo un modello freemium, cioè attirando nuovi clienti con l’offerta di servizi gratuiti e facendo pagare 75 dollari al mese agli utenti aziendali, tra cui SeatGeek e Brex.

Hightouch

Fondatori: Josh Curl, Kashish Gupta (co-ceo), Tejas Manohar (co-ceo)
Fondi raccolti: 92 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 10 milioni di dollari
Investitori principali: Afore Capital, Amplify Partners, Bain Capital, Iconiq, YCombinator

Quando hanno spostato le vendite online durante i lockdown, le grandi aziende si sono rese conti di avere enormi quantità di dati sui consumatori, ma nessun modo per ricavarne utili informazioni di marketing. È qui che entra in gioco Hightouch. Fondata dagli ex under 30 di Forbes Curl, Gupta and Manohar, sincronizza le informazioni sui consumatori generate da clienti come Warner Music, PetSmart e Cars e strumenti come Salesforce e Facebook Ads. I clienti hanno due vantaggi: le operazioni di marketing sono più veloci e i loro messaggi diventano più mirati.

Jellyfish

Fondatori: Phil Braden, David Gourley, Andrew Lau (ceo)
Fondi raccolti: 117 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 13 milioni di dollari
Investitori principali: Accel, Insight Partners, Tiger Global Management, Wing Partners

L’amministratore delegato di Jellyfish, il 46enne Andrew Lau, e gli altri due fondatori – David Gourley, 49 anni, e Phil Braden, 51 – si sono incontrati più di 20 anni fa in Endeca, un motore di ricerca per e-commerce acquistato da Oracle nel 2011 per più di 1 miliardo di dollari. Nel 2017, ricorda Lau, mentre facevano brainstorming su potenziali idee per startup davanti a una tazzina di caffè, Braden chiese: “Chi tra noi si occuperà della parte ingegneristica, questa volta?”. Tutti e tre diedero la stessa risposta: “Non io”. Quel momento di leggerezza è diventato la base per la loro nuova azienda.

Sapevano che l’ingegneria è difficile ed è resa ancora più difficile dai colleghi del settore commerciale che regolarmente non capiscono il processo. Con Jellyfish, che ha sede a Boston, il trio spera di costruire per gli ingegneri quello che Salesforce ha costruito per i venditori, usando i dati per verificare quali progetti richiedono più tempo, quante ore di lavoro vengono spese per correggere i bug e la posizione dei colli di bottiglia nella revisione del codice. Tra i clienti ci sono Priceline, PagerDuty e Indeed. “Il dipartimento ingegneristico è molto strategico e costoso, e la comprensione di ciò che succede in quell’area è molto limitata”, dice Lau.

Kandji

Fondatori: Mark Daughters, Adam Pettit (ceo), Wesley Pettit
Fondi raccolti: 188 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 19 milioni di dollari
Investitori principali: Addition, Felicis, First Round Capital, Greycroft, Tiger Global Management

Le notizie secondo cui i prodotti Apple hanno preso possesso del mondo aziendale sono solo leggermente esagerate. Adam Pettit, 34 anni, e gli altri fondatori hanno pensato di saltare sul carro e di rendere più facile la vita alle imprese che vogliono mettere in sicurezza e gestire i loro iMac, MacBook e iPhone. Il prodotto di punta di Kandji, usato da clienti come la società di software Sisense e quella di videogiochi Tilting Point, semplifica il processo spostando tutto nel cloud.

Labelbox

Fondatori: Daniel Rasmuson, Brian Rieger, Manu Sharma (ceo)
Fondi raccolti: 189 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 20 milioni di dollari
Investitori principali: Andreessen Horowitz, B Capital Group, First Round Capital, Gradient Ventures, Kleiner Perkins, SoftBank

Se ne è reso conto chiunque abbia mai detto: “Devi vedere questo meme!”, per poi passare lunghi momenti di imbarazzo a cercarlo. I dati giusti – specialmente le grandi quantità necessarie a sviluppare l’intelligenza artificiale – non valgono niente se non si sa dove siano. Labelbox è nata proprio per standardizzare e classificare i dati, oltre che per eliminare i colli di bottiglia. Sharma, 32 anni, arrivato negli Stati Uniti dall’India, ha fondato la società nel 2018. Oggi clienti come OpenAI, Procter & Gamble e Google si affidano ai software di gestione dati di Labelbox per costruire applicazioni di intelligenza artificiale.

Loop Returns

Fondatori: Kyle Hency, Steve Kemper, Corbett Morgan, Chris Pinchot, Jonathan Poma (ceo), Brandon Schmidt, Dustin Tevis, Dave Wardell
Fondi raccolti: 110 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 22 milioni di dollari
Investitori principali: Crv, FirstMark Capital

Tutti conoscono il genere di acquirente che compra lo stesso capo di abbigliamento in due taglie e tre colori diversi e li restituisce tutti tranne uno. I negozianti non lo sopportano. Dato che il 16,5% degli acquisti online, però, torna indietro, i commercianti sono obbligati ad affrontare il problema e le spese. Poma, 38 anni, ha lanciato Loop Returns, che ha sede a Columbus, in Ohio, nel 2017, per aiutare i piccoli commercianti che hanno una vetrina su Shopify. Il suo software non gestisce solo i resi, ma spinge i clienti verso opzioni come il cambio o il credito in negozio, che possono trasformare un problema in dollari. Dopo avere firmato un accordo con Loop, il rivenditore di pantaloni sportivi Aviator Nation ha ridotto il tasso di rimborsi dell’11% e ha realizzato un upsell medio di 10,51 dollari su ogni reso.

Lula

Fondatori: Matthew Vega-Sanz (ceo), Michael Vega-Sanz
Fondi raccolti: 40 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 20 milioni di dollari
Investitori principali: Founders Fund, Khosla Ventures

I gemelli Vega-Sanz, 27 anni, sono cresciuti in una piccola fattoria nel sud-est della Florida e hanno lanciato la loro prima startup – un’app di noleggio auto per studenti universitari – nella loro stanza nel dormitorio del Babson College. Dopo che le restrizioni agli spostamenti dovute al Covid-19 hanno posto fine a quell’avventura, hanno virato su Lula, che vende assicurazioni per auto in base all’utilizzo, utilizzando una tecnologia personalizzata per quantificare i rischi. Il suo target comprende gli host di car sharing su siti di noleggio come Turo e Getaround. I 20 milioni di entrate del 2022 sono arrivati neanche tre anni dopo che i due si sono trovati in rosso di 2mila dollari. Un capovolgimento che Matthew descrive come “folle”.

Medallion

Fondatori: Derek Lo (ceo)
Fondi raccolti: 85 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 13 milioni di dollari
Investitori principali: Gv, Sequoia Capital, Spark Capital

Lo, 28 anni, ha creato Medallion nel marzo 2020 per automatizzare le mansioni amministrative più noiose nell’assistenza sanitaria, come la verifica delle licenze mediche e l’iscrizione dei dottori nelle reti assicurative. Ora Medallion ha più di 300 clienti, tra cui Oak Street Health e VillageMD. Dato che negli Stati Uniti ci sono più di seimila ospedali, però, il mercato potenziale è molto più vasto. “Quello che si è visto finora è solo la punta dell’iceberg”, dice Lo.

Merge

Fondatori: Gil Feig (ceo), Shensi Ding
Fondi raccolti: 75 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 8 milioni di dollari
Investitori principali: Accel, Addition, Nea

Prima di fondare Merge, nel 2020, Feig e Ding, entrambi 30enni e grandi amici, hanno chiesto a più di 100 aziende quali problemi incontrassero in materia di integrazione delle interfacce di programmazione delle applicazioni. Poi hanno offerto una soluzione: un’Api (application programming interface) unificata che può mettere insieme centinaia di strumenti in un unico hub. Feig ammette che alcuni degli intervistati iniziali erano scettici, ma ora i clienti dell’azienda comprendono Calendly e Gong.

Monarch Tractor

Fondatori: Carlo Mondavi, Zachary Omohundro, Praveen Penmetsa (ceo), Mark Schwager
Fondi raccolti: 116 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 22 milioni di dollari
Investitori principali: Astanor Ventures, Musashi Seimitsu Industry

Monarch produce trattori elettrici a guida autonoma progettati per ridurre i costi agricoli, rendendo al contempo l’attività più sostenibile. In precedenza i cofondatori Penmetsa, Schwager e Omohundro hanno lavorato nel campo dei veicoli a guida autonoma e su altri problemi ingegneristici, mentre Mondavi, chief farming officer dell’azienda, è un produttore di vino di quarta generazione.

Pendulum Therapeutics

Fondatori: Jim Bullard, Colleen Cutcliffe (ceo), John Eid
Fondi raccolti: 116 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 11 milioni di dollari
Investitori principali: Meritech Capital, Sequoia Capital, True Ventures

Nel 2007 la figlia di Colleen Cutcliffe è nata prematura e ha trascorso il primo mese di vita in terapia intensiva, assumendo antibiotici. Durante la crescita ha avuto problemi di metabolismo e di intolleranze alimentari. Cutcliffe, che ha un phd in biochimica e biologia molecolare, ha scoperto che molti bambini che prendono antibiotici da piccoli sono più esposti a problemi cronici che durano tutta la vita, come asma, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, diabete e celiachia. Questo accade perché gli antibiotici possono distruggere i batteri ‘buoni’ che vivono nel nostro intestino.

L’esperienza ha spinto Cutcliffe, 46 anni, a fondare Pendulum Therapeutics nel 2012. Otto anni dopo la startup, che ha sede a San Francisco, ha pubblicato uno studio clinico che dimostra il successo del suo probiotico di punta per il controllo del glucosio nel trattamento del diabete di tipo 2. Da allora ha lanciato altri prodotti per promuovere la salute dell’intestino. Lanciare una startup del microbioma non è stato facile. Cutcliffe ricorda di essersi sentita dire di no “da tutta la Silicon Valley”, prima che la Mayo Clinic le consegnasse una convertible note da 300mila dollari nel 2014. Oggi, oltre ad avere ottenuto finanziamenti da Venture Capital, Pendulum ha firmato un contratto con l’attrice premio Oscar Halle Berry, che soffre di diabete ed è diventata angel investor e chief communications officer della società.

Quince

Fondatori: Sid Gupta (ceo), Sourabh Mahajan, Zunu Mittal
Fondi raccolti: 141 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 140 milioni di dollari
Investitori principali: 8VC, Basis Set Ventures, Founders Fund, Insight Partners, Wellington Management

Nessun negozio? Nessun magazzino? Nessun problema. Poiché Quince vende direttamente dai produttori, può offrire articoli scontati come maglioni di cachemire a 50 dollari e abiti di seta lavabili a 60. Gupta, 43 anni, si è fatto le ossa nel private equity, poi ha acquistato e guidato una catena di negozi di caramelle di fascia alta chiamata Lolli & Pops.

Sardine

Fondatori: Aditya Goel, Soups Ranjan (ceo), Zahid Shaikh
Fondi raccolti: 75 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 10 milioni di dollari
Investitori principali: Andreessen Horowitz, Xyz

Sardine non ha niente a che vedere con il pesce, ma ha molto a che vedere con ciò che puzza. Il suo software individua i truffatori finanziari, il 90% dei quali ha già superato il processo di conformità know your customer. A spiegarlo è Ranjan, 43 anni, che in passato è stato incaricato della prevenzione del crimine finanziario per la neobanca Revolut e della gestione dei dati per l’exchange di criptovalute Coinbase. Sardine si concentra sul monitoraggio dei flussi di pagamento e delle transazioni. La maggior parte dei suoi primi clienti operava nelle criptovalute, inclusa Ftx, la disastrosa avventura di Sam Bankman-Fried. Ranjan fa notare che la sua startup ora lavora con fintech più tradizionali, per così dire. “Se riesci a risolvere il problema delle frodi nelle criptovalute”, dice, “lo puoi risolvere dappertutto”.

SentiLink

Fondatori: Max Blumenfeld, Naftali Harris (ceo)
Fondi raccolti: 84 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 25 milioni di dollari
Investitori principali: Andreessen Horowitz, Craft Ventures

Nei loro incessanti sforzi per restare un passo avanti ai poliziotti, i criminali si sono inventati una cosa che si chiama ‘furto d’identità sintetico’. In sostanza, prendono un singolo dato personale e su quella base costruiscono un intero profilo finanziario. Harris e Blumenfeld, entrambi 31enni, lavoravano come data scientist per l’app buy now, pay later Affirm quando, nel 2016, si sono imbattuti in una dozzina di casi di questa astuta forma di distruzione della vita delle persone. L’anno seguente hanno dato vita a SentiLink, un’azienda con sede a San Francisco che usa il machine learning, plasmato da indicazioni umane, per prevenire furti a banche, istituti di credito e altri. Da allora si è allargata oltre i confini del furto d’identità sintetico e ha iniziato a occuparsi anche di frodi di altro genere, come il furto d’identità ‘tradizionale’.

Silo Technologies

Fondatori: Ashton Braun (ceo), Antonio Bustamante
Fondi raccolti: 72 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 10 milioni di dollari
Investitori principali: Andreessen Horowitz, Haystack, Initialized Capital, Koch Disruptive Technologies, Tribe Capital

Nei tempi antici – diciamo cinque anni fa – i contadini che avevano grossi lotti di cetrioli o fragole da vendere mandavano e-mail o messaggi ai potenziali acquirenti, poi stavano ad aspettare una risposta. Questo sistema va bene se devi vendere aerei ipersonici o software b2b, ma è un’autostrada verso il disastro se i tuoi prodotti possono marcire in fretta. Braun, 33 anni, ha addestrato il software di Silo con i dati ricavati da una marea di quelle e-mail e di quei messaggi, poi ha automatizzato il processo di acquisto. Di recente Silo ha aggiunto nuovi strumenti per i coltivatori, tra cui un servizio bancario, anche grazie all’assunzione dell’ex responsabile dei prestiti di Amazon.

Vannevar Labs

Fondatori: Brett Granberg (ceo), Nini Moorhead
Fondi raccolti: 91 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 11 milioni di dollari
Investitori principali: Costanoa Ventures, Felicis Ventures, General Catalyst, Point72

Non è semplice avere informazioni sul software di punta di Vannevar Labs, Decrypt, che il Pentagono usa per aiutare le spie a identificare le minacce dei nemici degli Stati Uniti. L’aeronautica militare, per esempio, si affida a questo software per analizzare documenti tecnici sui sistemi antiaereo russi. Granberg, 32 anni, che in passato ha investito in startup per il ramo di venture capital della Cia, e Moorhead, 34 anni, ex funzionario dell’intelligence anti-terrorismo, visitano spesso basi militari americane per consultarsi con i militare sui possibili aggiornamenti. “Abbiamo gli strumenti per rinviare il prossimo conflitto”, dice Granberg.

Verifiable

Fondatori: Nick Macario (ceo), Viv Rajkumar
Fondi raccolti: 47 milioni di dollari
Ricavi stimati per il 2022: 6 milioni di dollari
Investitori principali: Jack e Sam Altman, Craft Ventures

La verifica delle credenziali dei professionisti del settore medico è ancora un lavoro che viene svolto in prevalenza da esseri umani, impiegati di ospedali e reti sanitarie che inseriscono i dati a mano. Macario, 39enne imprenditore seriale, ha fondato Verifiable nel 2020 con l’idea che le macchine potessero svolgere mansioni essenziali ma noiose in modo più rapido e più preciso delle persone. Potrebbe avere ragione. Alcuni clienti hanno visto i tempi di consegna ridursi di più del 70%, secondo Macario. Tra i clienti della società, che ha sede a Austin, in Texas, ora ci sono circa 400mila fornitori di servizi sanitari.

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