Scorri la lista delle aziende su cui ha puntato Five Elms, tra i leader del ventur capital, e nell’oceano di start up e imprese a stelle e strisce e rare incursioni in Europa, balza all’occhio il logo dell’italiana ShippyPro: la piattaforma che sta rivoluzionando il mondo delle spedizioni.
Oggi Five Elms ha annunciato un ulteriore investimento di 15 milioni in questa società dal piglio internazionale e quartier generale a Firenze, è uno dei maggiori round B del mercato italiano di quest’anno e il principale in ambito SaaS (software come servizio).
Torniamo così a scrivere di questa impresa che raccontammo due anni fa, è già tempo di bilanci. Passo indietro. ShippyPro di cosa cosa si occupa esattamente? Lavora per rendere più efficiente la vendita online dal proprio sito web riunendo in un unico ambiente digitale marketplace, e-commerce e corrieri.
Esempio. Un’azienda deve spedire dieci plichi: va su ShippyPro, inserisce l’ordine, entra in azione l’algoritmo che sceglie la migliore soluzione per velocità e costi, si genera l’etichetta di spedizione, viene tracciata la consegna e, nell’eventualità, gestiti i resi. Il tutto con un click.
Ne abbiamo parlato con Francesco Borghi che, con Lorenzo Rogai, è confondatore dell’azienda: entrambi selezionati da Forbes tra i più promettenti under 30 del 2022 nel settore del retail e e-commerce.
Five Elms Capital torna a scommettere su di voi. Gli americani sono pragmatici, e i venture capitalist anche qualcosa di più: chiedono ritorni significativi. Che traguardi avete promesso?
Al pari di Apple su pc e telefonia, Salesforce su Crm, Shopify sul commercio elettronico, ShippyPro vuole diventare lo standard nelle spedizioni, la soluzione di riferimento per il commercio globale che permetta a qualsiasi azienda nel mondo di gestire tutto il proprio flusso logistico e spedizioni. Questi 15 milioni rappresentano un’iniezione di capitale e prima ancora di grandissima fiducia da parte di Five Elms che investe su di noi a soli due anni dal primo round di serie A. Dal 2021, l’azienda è cresciuta molto confermando la scommessa fatta, cioè creare un’infrastruttura tecnologica in grado di gestire milioni di spedizioni e tutte le complessità connesse. Ora puntiamo a fare di ShippyPro un’eccellenza tecnologica a livello mondiale accelerando l’entrata in tutti i Paesi d’Europa.
Vediamo i dettagli del vostro piano industriale.
Prima cosa metteremo a punto le soluzioni tecnologiche in grado di ottimizzare i processi e budget logistici dei nostri clienti, così da guidarli nella nuova fase del commercio sostenibile e omnicanale. Nel concreto, questo significa continuare a investire in R&D e sul polo tecnologico di Firenze, inserendo nuovi profili in posizioni chiave tecnologiche (responsabili di prodotto, dati e dei team tecnici) e fare in modo che la percentuale di persone in azienda dedicate alla ricerca e sviluppo sia sempre superiore a un terzo del totale. Puntiamo ad arricchire il prodotto di nuove funzionalità con un focus particolare sulle soluzioni di data analytics orientate a migliorare i processi di logistica, in ottica di efficienza e sostenibilità.
E sul versante dell’internazionalizzazione?
Apriremo nuovi uffici nei principali mercati d’Europa acquisendo ulteriori clienti internazionali. Questo ci permetterà non solo di incrementare il nostro fatturato, ma soprattutto di sviluppare soluzioni per rispondere alle esigenze globali. Lanceremo almeno due nuove sedi all’estero entro la fine del 2024, saranno l’avamposto per la crescita europea: questo, naturalmente, significa investire sui team locali. Prevediamo infatti che la squadra crescerà di un 30% nei prossimi due anni, grazie all’inserimento di nuovi talenti nelle sedi internazionali.
Quali sono i profili?
Per il 35% si tratta di ingegneri sviluppatori, 25% vendite, 15% marketing, 15% support, 5% risorse umane, 5% finanza.
Dal 2021, quando vi raccontammo, a oggi, che tessere avete aggiunto?
Quest’anno abbiamo lanciato la nostra suite di data analysis per la logistica e puntiamo a investire sempre di più su questo fronte per creare soluzioni che permettano alle aziende di ottimizzare i propri flussi logistici facendo leva sui dati e suggerimenti che forniamo loro grazie all’implementazione dell’Ai.
Il 2020 chiuse con un fatturato di 2,2 milioni di euro. Cosa prevedete per il 2023?
Abbiamo sorpassato il nostro obiettivo di 6M nel 2023 raggiungendo allo stesso tempo il break-even e puntiamo adesso a raggiungere i 50M di fatturato nei prossimi 3 anni con Ebitda positivo.
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