Myrtha Pools LA DEFENSE ARENA PARIGI
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L’azienda mantovana che ha realizzato 24 piscine per le Olimpiadi di Parigi

Il made in Italy è protagonista anche nell’organizzazione dei Giochi Olimpici 2024: oltre alla piste di atletica della piemontese Mondo, anche la mantovana Piscine Castiglione – azienda specializzata nella costruzione e vendita di piscine interrate – ha preso parte alla realizzazione dell’edizione parigina delle Olimpiadi. “La nostra presenza ai Giochi Olimpici è iniziata nel 1996 ad Atlanta. Da allora abbiamo fornito le nostre piscine per Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016, Tokyo 2020 e ora Parigi 2024″, ha sottolineato Roberto Colletto, ceo dell’azienda di Castiglione delle Stiviere.

L’azienda, che ha superato ormai 60 anni di attività, celebra infatti la sua sesta Olimpiade con le vasche Myrtha Pools realizzate per Parigi 2024. E ha superato il proprio record stabilito ai Giochi di Rio 2016, dove aveva realizzato 18 piscine, installando per l’evento parigino 24 piscine. Queste piscine, di cui 3 temporanee e 21 permanenti, saranno utilizzate per tutte le discipline acquatiche olimpiche, tra cui nuoto, nuoto sincronizzato, tuffi, pallanuoto e sessioni di allenamento.

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Roberto Colletto, ceo di Piscine Castiglione (courtesy Piscine Castiglione)

La storia di Piscine Castiglione

Piscine Castiglione è stata fondata nel 1961 dal padre di Roberto, Giorgio Colletto. “Sin dalle origini”, ricorda, “l’azienda ha puntato sull’innovazione e sulla qualità per diventare leader nel settore delle piscine. Negli anni, la nostra azienda è cresciuta e si è imposta come il punto di riferimento non solo per il mercato delle piscine private, ma anche in quello delle piscine da competizione, per parchi acquatici e nel settore hospitality, diventando nota all’estero con il marchio Myrtha Pools“.

Attualmente, conta oltre 350 dipendenti, operando in 70 Paesi con un fatturato, nel 2023, che si è attestato a 108 milioni di euro.

La reinstallazione e la sostenibilità

Il segreto di questa continuità negli anni? I materiali e la possibilità di smontare e rimontare in altri luoghi le piscine al termine delle competizioni. “La chiave del nostro successo”, ha spiegato il ceo, “è nella nostra tecnologia modulare in acciaio inox che oltre a consentire una lunga durata nel caso di piscine permanenti, permette installazioni rapide e precise al millimetro nel caso dei grandi eventi sportivi”.

Grazie alla tecnologia Myrtha le istituzioni sportive possono portare il pubblico a vedere le discipline acquatiche in stadi o arene per poi smontare la piscina al termine delle competizioni e rimontarla in centri acquatici pubblici permanenti. “Si evita così la costruzione dei cosiddetti ‘elefanti bianchi’, ovvero di centri troppo costosi da mantenere aperti 365 giorni l’anno. Anche per questo sin dagli anni ’90 abbiamo realizzato le piscine dei Mondiali di nuoto e dal 2009 siamo partner della federazione internazionale di nuoto, ora World Aquatics”.

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I lavori alla Paris La Défense Arena

E ora la sfida di Parigi: “Per queste olimpiadi”, ha continuato Colletto, “abbiamo installato 24 piscine tra vasche da competizione, da warm-up e centri di allenamento olimpici realizzati in aree che ne erano prive nella periferia di Parigi”. Nella Paris La Défense Arena, sono state installate due piscine temporanee da 50 metri per le competizioni delle Olimpiadi e Paralimpiadi. “È stato un lavoro di due anni”, ha spiegato il ceo dell’azienda, “e per Myrtha Pools, Parigi 2024 è stato un acceleratore in quanto a innovazione e sostenibilità”.

Non senza qualche piccolo inconveniente, proprio all’interno della Paris La Défense Arena. “Abbiamo iniziato i lavori solo una settimana dopo un concerto di Taylor Swift, completando queste due piscine olimpioniche dotate di impianti di filtrazione e disinfezione in meno di sei settimane. È anche questa capacità di adattamento e rapidità ciò che ci contraddistingue”.

Come si legge in una nota di Piscine Castiglione, per la realizzazione di queste piscine, Myrtha ha utilizzato 47 tonnellate di componenti in acciaio inox, 358 pannelli Myrtha e ben 16.700 bulloni. Consentendo al contempo di ridurre le emissioni di CO2 del 50 per cento, rispetto ai metodi di costruzione tradizionali. Inoltre, per la prima volta Myrtha ha utilizzato una membrana composta per il 52 per cento da materiali riciclati e riciclabili al termine delle Paralimpiadi. “Al termine della manifestazione”, continua la nota, “le due piscine de Paris La Defense Arena verranno smontate per essere ricollocate definitivamente in centri acquatici pubblici nei pressi di Parigi”.

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