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Healthcare

Così Gmm Farma rende più economico l’approvvigionamento di farmaci per grossisti e farmacie

Articolo tratto dal numero di luglio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

“Ispiriamo la farmacia del futuro”. È lo slogan con cui Gmm Farma si presenta a clienti e partner. Un’azienda che questo mese festeggia i suoi primi dieci anni di vita, nata nel 2014 grazie a un’intuizione di Gian Maria Morra, attuale ceo, che ha saputo guardare a un mercato che di fatto, almeno in Italia, ancora non esisteva.

“Era un settore ancora agli albori, per il quale allora non c’era alcun sistema certo di regole”, racconta Morra. “Invece regnava una certa ostilità nei confronti di chi, come noi, cercava di modernizzare il sistema di distribuzione, aprendo a nuove prospettive e creando alternative. L’intenzione era innovare il settore dell’importazione di medicinali, guardando in particolare alle esigenze del cliente finale e delle farmacie come punto centrale di approvvigionamento, avvicinando l’Italia agli standard degli altri paesi europei. Oggi possiamo dire di aver contribuito non poco a cambiare la situazione, come dimostrano gli oltre 400 prodotti importati e i 20 paesi coinvolti”.

In sintesi, Gmm Farma acquista sugli altri mercati europei farmaci gemelli rispetto a quelli brand, ma con interessanti differenze di prezzo, e quindi li importa in Italia, distribuendoli a grossisti e farmacie che hanno così la possibilità di approvvigionarsi risparmiando.

“Di fatto, compriamo da altri distributori farmaceutici europei, guardando a situazioni in cui i medicinali costano di meno, per poi venderli a prezzi ribassati. Con vantaggi significativi per cittadini, farmacie e grossisti, grazie a una maggiore concorrenza”.

Come fate a valutare i prezzi di commercializzazione dei prodotti nei vari paesi in tempo reale?

Investiamo molto in ricerca e innovazione e possiamo contare su software avanzati che ci consentono di analizzare l’andamento dei prezzi. Questo ci dà l’opportunità di acquistare a costi favorevoli. Si tratta di un lavoro di monitoraggio che deve essere portato avanti in modo costante, perché la geografia dei prezzi cambia costantemente. Bisogna considerare anche il fatto che, spesso, ogni paese ha formati diversi per i soliti medicinali, per cui dobbiamo operare sui vari database per fare le comparazioni. Senza contare che ci sono paesi dove non c’è l’euro, come la Polonia o la Romania, e quindi i prezzi vanno ricalcolati.

Gmm Farma ha anche un moderno stabilimento a Nola. Che cosa fate qui?

È qui che abbiamo aperto l’officina dedicata al riconfezionamento dei prodotti importati, inaugurata nel 2023 presso l’interporto campano. In pratica, riproduciamo le confezioni e il foglietto illustrativo con un packaging identico rispetto al prodotto brand di riferimento, adattati con la lingua italiana. È un processo accurato, che deve rispettare le norme di sicurezza dettate dall’Agenzia italiana del farmaco (Alfa). È proprio Aifa ad aver condotto un lavoro di studio e analisi di settore, sintetizzato nel primo rapporto Osmed sul monitoraggio di import-export di farmaci. Si è giunti così alla determinazione direttoriale 357/2021, che dal 26 marzo 2021 prevede la possibilità di accedere alla procedura semplificata anche per i farmaci in lista di trasparenza (anche detti rimborsabili). Ciò significa che, se il prezzo del farmaco è di almeno il 7% inferiore rispetto a quello del prodotto già commercializzato in Italia, si prevede un’approvazione automatica dei farmaci di fascia A importati, permettendone inoltre la rimborsabilità. Anche per questo siamo riusciti a costruire un ecosistema con precise norme e nuovi posti di lavoro, grazie anche allo sviluppo di officine di riconfezionamento e tipografie con cui collaboriamo per il packaging, che assicurano di rispettare i più alti standard qualitativi. Siamo sempre disponibili a un dialogo costruttivo con le istituzioni a livello italiano ed europeo per promuovere norme favorevoli a un’ulteriore crescita del settore.

Un elemento centrale per la vostra attività è la distribuzione, perché dovete raggiungere anche località periferiche. Che cosa fate per garantire una valida copertura del territorio?

Siamo molto organizzati in questo senso, con una rete di oltre 30 agenti in tutta Italia che ci permette di rifornire anche le farmacie che hanno più difficolta logistiche di approvvigionamento. Per quanto riguarda il trasporto, garantiamo qualità e sicurezza, usando mezzi a temperatura controllata e fornitori selezionati. L’attenzione alle regole e al rispetto della legalità ci ha anche spinto a dotarci di un codice etico per orientare le attività secondo una prospettiva di prevenzione degli illeciti, in conformità alle prescrizioni del Decreto legislativo. 8 giugno 2001, n. 231 in materia di responsabilità degli enti da reato.

Come avete allargato la vostra rete di utenti?

Nel 2024 abbiamo in previsione di superare i 40 milioni di euro di fatturato. Mentre, per quello che riguarda il personale, oggi abbiamo 80 dipendenti, ma prevediamo di raggiungere i 100 entro il 2025. Il 70% parla almeno due lingue e l’azienda offre loro diversi corsi di formazione per potenziare il business, accrescere le conoscenze del mercato farmaceutico e le competenze individuali. Inoltre vogliamo aiutare l’Italia ad arrivare al livello di altri mercati europei, dove questo settore porta benefici evidenti alla collettività in termini di risparmio. A livello aggregato, in Europa, si parla di circa 3 miliardi di euro di risparmi all’anno. L’importante è che si vada ancora avanti con le riforme e ci sia stabilità. La nostra politica aziendale pone il cliente finale al centro, assieme alle farmacie, che sono in costante trasformazione e scontano margini sempre più bassi, oltre a subire la concorrenza delle vendite online, cresciute molto negli ultimi anni. L’importazione è un modo per le farmacie di comprare meglio e captare istantaneamente le migliori opportunità di acquisto europee, grazie alla nostra organizzazione. Inoltre, negli ultimi due anni abbiamo importato circa 40mila confezioni di medicinali di cui c’era carenza in Italia, molto spesso per patologie delicate. Aver potuto aiutare queste persone costituisce un enorme motivo di orgoglio. L’Italia è l’ottava economia mondiale e il secondo mercato farmaceutico in Europa. Quindi è doveroso avere un mercato di importazione all’altezza. Noi ci impegneremo per realizzarlo e portare al nostro paese nuove risorse che permetteranno di aiutare le prossime generazioni.

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