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Elliott Hill, ceo e presidente Nike
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Nike dà il benservito al ceo Donahoe e richiama dalla pensione Elliott Hill. Il titolo esulta a Wall Street

John Donahoe non sarà più il presidente e ceo di Nike. Ad annunciarlo è la stessa società in una nota ufficiale. Il suo successore? Una delle storiche figure chiave della società, il pensionato Elliott Hill, richiamato appositamente al comando per cercare di rilanciare Nike.

Cambio al vertice in casa Nike

  • Ieri, in una nota ufficiale, Nike ha comunicato che John Donahoe dal 14 ottobre non sarà più il presidente e ceo della società. Continuerà comunque a svolgere il ruolo di consulente dell’azienda per garantire una transizione fluida fino al 31 gennaio 2025.
  • Al suo posto il famoso brand di abbigliamento sportivo ha deciso di richiamare Elliott Hill, che diventerà anche direttore del cda di Nike e membro del comitato esecutivo.
  • Per Elliott Hill si tratta di un clamoroso ritorno. In passato, infatti, ha ricoperto diverse posizioni senior in Europa e Nord America all’interno di Nike prima di andare in pensione nel 2020, dopo trentadue anni di carriera.

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Le citazioni

“Sono entusiasta di dare nuovamente il benvenuto a Elliott in Nike. Date le nostre esigenze per il futuro, le performance passate dell’azienda e dopo aver condotto un ponderato processo di successione, il consiglio ha concluso che era chiaro che l’esperienza globale di Elliott, il suo stile di leadership e la sua profonda conoscenza del nostro settore e dei nostri partner, uniti alla sua passione per lo sport, i nostri marchi, prodotti, consumatori, atleti e dipendenti, lo rendono la persona giusta per guidare la prossima fase di crescita di Nike. Personalmente, ho lavorato con Elliott per oltre 30 anni e non vedo l’ora di supportare lui e il suo team di senior management mentre colgono le opportunità future”, ha dichiarato Mark Parker, presidente esecutivo di Nike, che salutato così Donahoe. “Vorrei ringraziarlo per il suo contributo a Nike come presidente e ceo e come membro del consiglio di amministrazione. Vorrei in particolare riconoscere il ruolo che ha svolto nel guidare l’azienda durante la pandemia e il suo incrollabile supporto agli investimenti che Nike ha fatto nelle nostre comunità in tutto il mondo”, ha aggiunto Parker.

Soddisfatto e orgoglioso Hill. “Nike è sempre stata una parte fondamentale di ciò che sono e sono pronto ad aiutare a guidarla verso un futuro ancora più luminoso. Per 32 anni ho avuto il privilegio di lavorare con i migliori del settore, contribuendo a plasmare la nostra azienda nel luogo magico che è oggi. Sono ansioso di riconnettermi con i numerosi dipendenti e partner fidati con cui ho lavorato nel corso degli anni e sono altrettanto entusiasta di costruire nuove relazioni di impatto che ci faranno progredire. Insieme ai nostri talentuosi team, non vedo l’ora di offrire prodotti audaci e innovativi, che ci distinguano sul mercato e affascinino i consumatori per gli anni a venire”, ha concluso.

Elliott Hill e Nike

Nel corso della sua carriera in Nike, Hill ha ricoperto posizioni di leadership senior in Europa e Nord America ed è stato responsabile della crescita dell’azienda, fino a portarla a oltre 39 miliardi di dollari. Prima di andare in pensione nel 2020, è stato President – Consumer and Marketplace, guidando tutte le operazioni commerciali e di marketing per Nike e Jordan Brand, incluso il P&L nelle quattro aree geografiche dell’azienda. Hill è laureato alla Texas Christian University (TCU) e alla Ohio University e attualmente fa parte del Board of Trustees della TCU.

Le reazioni in Borsa

Più che positiva la reazione degli investitori Nike alla notizia. All’apertura delle contrattazioni a Wall Street il titolo sta infatti guadagnano il 7%. Rally che sta limitando la performance negativa della società. Da gennaio il titolo è in discesa di quasi il 20%.

Un periodo negativo

Lo scorso giugno Nike ha battuto ogni stima negativa degli analisti, registrando nel quarto trimestre 2024 un calo dei ricavi, scesi del 2% a 12,6 miliardi di dollari (pari a 11,7 miliardi di euro al cambio di oggi), e registrando una delle performance peggiori degli ultimi anni. Una nota positiva è stata l’impennata del 45% degli utili a 1,5 miliardi di dollari, che hanno beneficiato del piano di risparmio da 2 miliardi di dollari e dei tagli delle spese, oltre ai licenziamenti di parte del personale.

In cifre

Secondo Forbes, Phil Knight, fondatore ed ex ceo di Nike, vanta un patrimonio familiare di 36,1 miliardi di dollari. Lui e sua moglie Penny sono tra i principali filantropi americani: finora infatti hanno donato 3,6 miliardi di dollari in beneficenza, principalmente tramite la loro Knight Foundation.

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