Dopo una grande carriera nella musica, Selena Gomez pare essersi dedicata principalmente al cinema. Al momento è protagonista sia nel film Emilia Pérez, presentato al Toronto Film Festival, sia nella popolarissima serie Only Murders in the Building, alla quarta stagione.
Ha cominciato a recitare nel 2003, ma mai come ora il suo talento è riconosciuto. Sembra aver trovato la serenità anche dal punto di vista personale, come ha raccontato con coraggio nel toccante documentario Selena Gomez: My Mind & Me.
Selena ha cominciato a lavorare fin da bambina, divenendo ben presto una star della Disney e da allora non si è più fermata. È cantante, attrice, produttrice e un’affermata imprenditrice. Tra le sue imprese, di recente, ha avuto molta attenzione la sua linea di prodotti di bellezza e di make-up Rare Beauty.
Fondata nel 2020, è vegan e cruelty-free, senza sperimentazione su animali e con materiale da imballaggio riciclabile, certificato dal Forest Stewardship Council (FSC). “Volevo creare un prodotto e un brand che aiutasse le persone a sentirsi bene con se stesse, che promuovesse l’inclusività e la salute mentale, con svariate iniziative”, dice. Rare Beauty fu nominata startup dell’anno ai 2020 WWD Beauty Awards e come azienda più influente del 2024 dal Time.
A maggio 2024 il brand era valutato 2 milioni di dollari, mentre nel 2023 aveva raggiunto ricavi per 300 milioni di dollari, con un aumento del 50% rispetto all’anno precedente.
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Ho impiegato molto tempo a trovare un equilibrio. Ho avuto momenti di depressione totale e per questo cerco di aiutare le persone che, come me, si trovano in difficoltà. Per uscirne ho trovato il sostegno dell’amore, quello delle persone care, della mia famiglia e degli amici più cari e veri. In particolare, sono sempre stata molto vicina a mia madre, che mi ha guidato a protetto nelle mie scelte, quando lavoravo e non avevo ancora esperienza.
È stata una forza motrice per aiutarmi a superare i momenti duri, insieme abbiamo prodotto la straordinaria serie 13 Reasons Why, che tratta del suicidio e dello stupro tra i teenager, e abbiamo fondato l’organizzazione Wondermind, che aiuta le persone con problemi mentali. Adesso mi dedico a lavorare solo a progetti che mi appassionano totalmente e in cui credo davvero.
Emilia Pérez, di Jacques Audiard è un film originale e anche un musical.
La musica sarà sempre nella mia anima. In realtà, ho sempre amato più recitare che cantare, ma diventai una star musical di Disney Channel da bambina. Emilia Pérez è un musical ma anche un thriller, ha una storia coinvolgente e avventurosa e trovo che sia uno dei progetti più particolari e unici a cui ho partecipato. Ho cercato di dare il meglio.
Nei film lei interpreta la moglie sexy e ribelle di un potente boss del cartello messicano della droga.
Zoe Saldana recita il ruolo di Rita, l’avvocato che lo aiuta nel suo intento: ritirarsi dal mondo della droga e sparire, realizzando il suo sogno che è quello di diventare una donna. Ma la sua scelta non sarà poi tanto facile, proprio per l’amore che la lega ancora alla sua famiglia e ai suoi figli. È una storia che crede nel potere dei sentimenti, come me, e di come ci si possa riscattare dagli errori del passato.
In Only Murders in the Building interpreta un personaggio totalmente diverso, quello di una podcaster che investiga su alcuni omicidi…
È un progetto che ho adorato fin dal principio, perché eravamo da subito un buon team e mi sentivo amata e protetta. Penso che il successo sia dovuto anche alla sceneggiatura che racconta di persone di una New York autentica e intimista, coinvolti in un murder mystery, un genere che appassiona e non annoia mai. Allo stesso tempo è una lettera d’amore a questa meravigliosa città, New York, che come me ha le sue luci e le sue ombre. Mabel, il mio personaggio, è molto cool e tosto, con un carattere davvero forte e determinato. Interpretarla ha dato perfino a me più sicurezza, perché non ha veramente paura di nulla tranne, a volte, di confrontarsi con se stessa.
Ha lanciato il suo brand di prodotti di bellezza, Rare Beauty, durante la pandemia. Si immaginava un tale successo?
Avevo sempre fatto qualcosa prima con intento filantropico e anche per Rare Beauty una parte delle vendite è dedicato alla salute mentale e all’educazione. Penso che il successo di Rare Beauty dipenda dal fatto che i miei prodotti siano di buona qualità, ma accessibili. Volevo creare qualcosa per tutte le donne, di tutte le età e le condizioni sociali. Mi impegno a focalizzarmi su progetti di impatto, che lascino un segno nella mia vita e in quella degli altri.
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