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14 ottobre 2025

Pantaleo Dell'Orco è il nuovo presidente della Fondazione Giorgio Armani

Alla morte dello stilista, alla Fondazione sono andati il 100% dell'azienda e il 30% dei diritti di voto
Pantaleo Dell'Orco è il nuovo presidente della Fondazione Giorgio Armani

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Pantaleo Dell’Orco, braccio destro e partner di Giorgio Armani, è il nuovo presidente della Fondazione Giorgio Armani, l’ente a cui lo stilista ha lasciato la sua azienda. Nel consiglio di amministrazione ci sono Irving Bellotti, amministratore delegato della banca d’affari Rothschild per l’Italia, il nipote dello stilista Andrea Camerana, Andrea Silvestri, avvocato dello Studio Legance, e la notaia Elena Terrenghi, che si è occupata del testamento di Armani.

Il ruolo della Fondazione Giorgio Armani

Alla morte di Armani, il 4 settembre, la Fondazione ha ereditato il 100% della società. Lo stilista le ha assegnato anche il 30% dei diritti di voto. Un altro 40% spetta allo stesso Dell’Orco, il 15% a testa a Camerana e all’altra nipote Silvana Armani.

Il testamento di Armani vincola anche la Fondazione, “decorsi dodici mesi ed entro i primi diciotto mesi dalla data di apertura della successione”, alla cessione “in via prioritaria ad uno tra gruppo Lvmh, gruppo EssilorLuxottica, gruppo L’Oréal” di “una partecipazione pari al 15% del capitale della società”. A partire da tre anni dall’apertura del testamento potrà avvenire la vendita di un’altra quota fra il 30% e il 54,9%.

La Fondazione, in ogni caso, manterrebbe un 30% con il quale dovrebbe continuare a influenzare la direzione dell’azienda. Per quel momento Armani ha indicato che dovranno essere garantite “gestione delle attività in modo etico, con integrità morale e correttezza”, “ricerca di uno stile essenziale, moderno, elegante e discreto” e “attenzione all’innovazione, all’eccellenza, alla qualità e alla cura del prodotto”.

Chi è Pantaleo Dell’Orco

Nato a Bisceglie, in Puglia, il 2 novembre 1952, Dell’Orco è entrato nell’azienda di Armani nel 1977. Come ha raccontato la giornalista Paola Pollo sul Corriere della Sera, incontrò casualmente lo stilista nel 1976 in un parco pubblico. Lasciò allora il lavoro come disegnatore industriale alla Snam ed entrò nell’azienda appena nata di Armani, all’epoca “poco più di un appartamento con quattro scrivanie”. In seguito è diventato il braccio destro dello stilista, che nell’autobiografia Per amore, uscita nel 2022, lo ha definito “collaboratore fidato e carissimo amico che mi è vicino da sempre e che ormai da tempo è parte della famiglia”, la sola persona a cui confidasse i suoi “pensieri più intimi e personali”.

Nelle sue volontà Armani ha lasciato a Dell’Orco anche l’usufrutto a vita del palazzo di via Borgonuovo, a Milano, in cui viveva, e quello delle altre proprietà immobiliari. Dell’Orco è anche presidente dell’Olimpia Milano, la squadra di basket più titolata d’Italia, di cui Armani era proprietario.

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