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29 ottobre 2025

Bending Spoons compra anche Aol e annuncia un finanziamento da 2,8 miliardi di dollari

L'azienda milanese continua il suo shopping globale. Poche settimane fa aveva chiuso un accordo da 1,38 miliardi per Vimeo
Bending Spoons compra anche Aol e annuncia un finanziamento da 2,8 miliardi di dollari

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Bending Spoons continua lo shopping globale. A poche settimane dalla chiusura dell’accordo da 1,38 miliardi di dollari per comprare Vimeo, l’azienda tecnologica con sede a Milano ha annunciato l’acquisto di Aol, portale web e fornitore di servizi email che era nelle mani di Yahoo.

“Aol è un’azienda iconica e amata, in buona salute, che ha resistito alla prova del tempo e che, a nostro avviso, possiede un potenziale inespresso”, ha dichiarato Luca Ferrari, amministratore delegato e cofondatore di Bending Spoons. “Secondo le nostre stime, Aol è uno dei dieci provider di posta elettronica più utilizzati al mondo, con una base di clienti altamente fidelizzata che conta circa otto milioni di utenti attivi al giorno e 30 milioni al mese. Intendiamo investire in modo significativo per aiutare il prodotto e l’azienda a prosperare. Bending Spoons non ha mai venduto una società acquisita: siamo certi di essere i giusti custodi a lungo termine di Aol e non vediamo l’ora di servire la sua ampia e fedele base di utenti per molti anni a venire”.

L’acquisizione dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, soggetta alle consuete condizioni di chiusura e alle approvazioni normative. Aol entrerà così nella rosa di società di Bending Spoons, che comprende già, tra le altre, Brightcove, Evernote, komoot, Meetup, Remini, StreamYard e WeTransfer.

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Che cos’è Aol

Aol, acronimo di America on Line, è nata nel 1983 a Dulles, in Virginia, come Control Video Corporation. Il suo primo prodotto fu un servizio per scaricare giochi sull’Atari 2600, una console per videogiochi. Divenne uno dei primi giganti di internet negli anni ’90, quando diventò uno dei principali fornitori di accesso alla rete. Nel 2000 annunciò la fusione con la Time Warner, dando vita a una delle più grandi compagnie multimediali al mondo.

Le due aziende si separarono nel 2009, quando già Aol era declinata sul mercato statunitense.  Nel 2015 la società fu acquisita da Verizon, che la fuse con Yahoo e battezzò la nuova compagnia prima Oath, poi Verizon Media. L’ultimo capitolo nel 2021: Verizon cedette il 90% di Verizon Media al fondo Apollo Global Management. Sotto Apollo, Yahoo riprese a esistere come entità indipendente che comprendeva anche Aol.

L’affare Bending Spoons-Aol

“Aol e Yahoo condividono una lunga storia, e il nostro nuovo team ha apprezzato l’opportunità di riportare Aol alla crescita”, ha aggiunto Jim Lanzone, ceo di Yahoo. “Questa operazione ci consentirà di concentrarci più a fondo sulle roadmap ambiziose che abbiamo pianificato per i prodotti principali di Yahoo, assicurando al contempo che Aol continui a prosperare sotto la nuova proprietà”.

Reed Rayman, presidente del consiglio di amministrazione di Yahoo e partner di Apollo, ha dichiarato: “Da quando i fondi Apollo hanno acquisito Yahoo nel 2021, abbiamo contribuito a guidare un processo di reinvestimento trasformativo nelle attività di media digitali e tecnologia per il consumatore, generando solide performance in tutto il portafoglio Yahoo. Riteniamo che questa operazione posizioni Aol al meglio per la sua prossima fase, mentre Yahoo accelera gli investimenti nelle sue principali proprietà e nelle esperienze basate sull’intelligenza artificiale”.

Il finanziamento dell’operazione

Per finanziare l’acquisizione di Aol e altre future operazioni, Bending Spoons ha inoltre annunciato il completamento con successo di un pacchetto di finanziamento del debito da 2,8 miliardi di dollari. Il pacchetto, si legge in una nota, comprende linee di credito term loan A e term loan B, insieme a impegni incrementali di Revolving Credit Facility, forniti da banche di primo piano tra cui Banco Bpm, Bnp Paribas, Crédit Agricole, Goldman Sachs, Hsbc, Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan, Mitsubishi Ufj Financial Group, Mizuho, Société Générale, UniCredit e Wells Fargo. La sindacazione del term loan B sarà guidata da J.P. Morgan Chase Bank negli Stati Uniti e da Bnp Paribas, Crédit Agricole, J.P. Morgan Se e UniCredit in Europa.

“Apprezziamo il sostegno di così tante tra le migliori banche del mondo, che consideriamo una conferma della nostra strategia e che si fonda sulla fiducia reciproca costruita con molte di esse in anni di collaborazione”, ha aggiunto Ferrari. “Questo finanziamento rafforza la nostra capacità di continuare ad acquisire e trasformare aziende digitali in tutto il mondo con una prospettiva di lungo periodo”.

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