L’accordo favorisce l’uso di energia pulita, riduce le emissioni e offre alle aziende stabilità economica e vantaggi competitivi
La transizione energetica italiana accelera grazie a nuovi modelli di approvvigionamento rinnovabile che coniugano sostenibilità e competitività industriale. Contratti a lungo termine, innovazione contrattuale e collaborazione tra grandi gruppi industriali stanno trasformando il modo in cui le imprese pianificano la propria energia, stabilizzano i costi e riducono l’impronta carbonica.
Un Ppa innovativo
In questo contesto si inserisce Iberdrola Italia, che ha recentemente siglato un power purchase agreement (Ppa) con il Gruppo Selex, uno dei principali player della distribuzione in Italia. L’accordo prevede la fornitura di 1.250 GWh di energia da fonte fotovoltaica a partire da luglio 2026 e rappresenta un passo importante nel rafforzamento del ruolo dell’azienda nel mercato dei contratti di lungo periodo. “Questo accordo ci permette di consolidare il ruolo di Iberdrola Italia come partner industriale nella transizione energetica del Paese”, spiega il ceo, Valerio Faccenda. “Offriamo soluzioni che coniugano decarbonizzazione e competitività, dando concretezza alla nostra capacità di realizzare contratti di lungo periodo che stabilizzano i costi energetici e favoriscono investimenti industriali duraturi”.
La formula del Ppa con Selex è considerata innovativa perché integra una struttura contrattuale condivisa, che permette di distribuire l’energia tra le diverse aziende socie del gruppo, riducendo tempi e costi negoziali e garantendo condizioni omogenee. “Questo approccio è replicabile: qualsiasi realtà con più entità giuridiche o domanda aggregata può adottarlo per ottenere economie di scala, semplificare la governance dell’acquisto e accelerare l’adozione di forniture rinnovabili”, aggiunge Faccenda.
Il modello Iberdrola
L’impatto dell’accordo va oltre la pianificazione energetica: contribuisce concretamente alla decarbonizzazione del sistema produttivo italiano. La produzione di energia rinnovabile legata a questo Ppa porterà a una riduzione stimata di circa 37mila tonnellate di CO2 all’anno. “La sostenibilità non è un costo accessorio, ma una leva di competitività”, sottolinea Faccenda. “Stabilizzare il prezzo dell’energia rinnovabile consente alle industrie di pianificare investimenti, ridurre la volatilità dei margini e sostenere processi di elettrificazione industriale che abbassano le emissioni e aumentano l’efficienza”.
Il ruolo della grande distribuzione è cruciale: con una domanda energetica continua e significativa, realtà come Selex possono beneficiare di maggiore stabilità e riduzione dell’impronta carbonica, influenzando positivamente l’intera filiera, dai fornitori alla logistica e al packaging. Guardando al futuro, Iberdrola punta a estendere l’offerta di Ppa a nuovi settori e a promuovere accordi aggregati, replicando il modello Selex. “Vogliamo trasformare i Ppa da scelta d’avanguardia a strumento operativo diffuso per la competitività delle industrie italiane, sostenendo occupazione, investimenti sul territorio e neutralità carbonica”, conclude Faccenda.