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10 novembre 2025

Ventive e Forbes Italia lanciano la Top 100 delle startup più promettenti: "Vogliamo valorizzare l'imprenditorialità del Paese"

La selezione offre visibilità globale, contatti strategici ed eventi dedicati per favorire crescita, investimenti e sviluppo tecnologico.
Ventive e Forbes Italia lanciano la Top 100 delle startup più promettenti: "Vogliamo valorizzare l'imprenditorialità del Paese"

Edoardo Prallini
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Edoardo Prallini

Contenuto tratto dal numero di novembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

In un momento in cui l’ecosistema dell’innovazione italiano sta cercando di consolidarsi e acquisire un ruolo più centrale in Europa, Ventive – società specializzata in investimenti e consulenza per startup e imprese innovative – lancia un progetto ambizioso insieme a Forbes Italia: la prima selezione ufficiale delle Top 100 Startup Innovative d’Italia. L’iniziativa punta a valorizzare le realtà più promettenti del Paese, offrendo loro un palcoscenico internazionale e occasioni concrete di networking con investitori, corporate e decision maker. Ne abbiamo parlato con Roberto Sfoglietta, ceo e cofondatore di Ventive, per capire visione, obiettivi e prospettive di questa collaborazione che vuole diventare un punto di svolta per l’ecosistema.

Come è nata l’idea di selezionare e pubblicare su Forbes Italia la Top 100 Startup Innovative d’Italia e quale obiettivo vi ponete con questa iniziativa?

Quando abbiamo fondato Ventive, nel 2019, sognavamo di creare un ecosistema unito che rappresentasse l’Italia nel mondo dell’innovazione e del venture capital. Questa collaborazione con Forbes Italia ci permette di farlo concretamente, dando visibilità a talenti e progetti che spesso restano nell’ombra. La Top 100 non è solo una lista, ma un acceleratore di credibilità e networking: vogliamo valorizzare l’imprenditorialità italiana e costruire un ponte tra startup, investitori e partner strategici.

Quali criteri guideranno la selezione delle startup e quali settori ritenete più promettenti?

Il processo sarà rigoroso e meritocratico, con criteri che vanno dalla qualità del team alla validazione di mercato, dalla capacità di innovazione tecnologica al potenziale di scalabilità. Guarderemo alle metriche di crescita, al capitale raccolto e alla visibilità acquisita. Non ci focalizziamo su un singolo settore: l’innovazione attraversa manifattura, digitale, biotech, green tech e tanti altri ambiti. La nostra ambizione è fotografare questa varietà, mettendo in luce chi può incidere davvero sul futuro del Paese.

Quali opportunità concrete offre a una startup l’ingresso in questo elenco?

Essere selezionati significa ottenere visibilità internazionale grazie a Forbes, con presenza sull’edizione cartacea e sul sito. Ma non è solo esposizione mediatica: la classifica diventa un sigillo di qualità che rafforza reputazione e accesso a partner. Inoltre, le startup parteciperanno a un evento esclusivo a Milano, occasione unica di networking con venture capitalist, corporate e potenziali clienti. Per molte realtà, può diventare un punto di svolta nel percorso di crescita e internazionalizzazione.

Come si inserisce questo progetto nella mission di Ventive?

La nostra mission è essere partner strategico delle startup in ogni fase della crescita. Con Forbes Italia rafforziamo il ruolo di ‘bridge builder’ dell’ecosistema, creando le condizioni perché i progetti più promettenti possano affermarsi. La Top 100 rappresenta la sintesi del nostro approccio: scouting, advisory, business development e accompagnamento verso percorsi di investimento e internazionalizzazione. È un modo per generare valore diffuso e consolidare il network nazionale e internazionale.

Oltre alla collaborazione con Forbes Italia, quali sono i vostri progetti principali?

Stiamo lavorando all’espansione europea: vogliamo posizionare Ventive come ponte tra l’ecosistema italiano e i mercati internazionali, rendendo più agevole l’accesso delle nostre startup a capitali e opportunità oltreconfine e, allo stesso tempo, attirando investimenti esteri verso l’Italia. Continuiamo a portare avanti il Ventive Club Deal, che favorisce l’incontro tra startup e investitori, e investiamo direttamente nelle realtà più promettenti. L’obiettivo è duplice: consolidare la leadership in Italia e affermarci come player riconosciuto in Europa.

Quali sono i punti di forza e le criticità rispetto ad altri paesi europei?

I fondatori italiani sono resilienti, abituati a un contesto difficile e capaci di trasformare creatività e problem solving in soluzioni concrete. Abbiamo eccellenze in settori come deep tech, green tech, biotech e agritech. Il problema resta la frammentazione: i round di finanziamento sono più piccoli rispetto a Regno Unito, Germania o Francia e gli investitori istituzionali sono ancora limitati. Per questo servono progetti che uniscano le forze e valorizzino le eccellenze esistenti.

Dove vede Ventive e il panorama dell’innovazione italiana nei prossimi cinque anni?

Vogliamo diventare un player solido e riconosciuto a livello internazionale, capace di accompagnare le startup italiane nei mercati globali. Prevediamo di sviluppare partnership con i principali advisor internazionali e di supportare la nascita di due-tre unicorni italiani in settori di eccellenza. A livello nazionale, servirà più collaborazione pubblico-privato, hub territoriali specializzati e attrazione di talenti. La Top 100 è solo un primo passo verso un’Italia più competitiva e credibile sul fronte innovazione.

Qual è il consiglio che darebbe a chi vuole lanciare una startup in Italia?

Credete nel vostro progetto, ma con pragmatismo. In molte occasioni, chi si affaccia al mondo delle startup può trovarsi di fronte a interlocutori pronti a mettere in dubbio la solidità delle sue idee. In questi casi la differenza la fa la preparazione: conoscere a fondo la materia, dimostrare competenza e trasmettere visione sono le armi più efficaci per guadagnare rispetto e credibilità. Passione ed entusiasmo devono andare di pari passo con la conoscenza del mercato e del problema che si vuole risolvere. Circondatevi di un team complementare, non innamoratevi della tecnologia fine a se stessa e puntate alla scalabilità fin dall’inizio. Cercate visibilità e costruite un network solido: spesso le opportunità nascono lì. Infine, mantenete una mentalità di apprendimento continuo: la resilienza e la capacità di adattarsi fanno la differenza nella maratona dell’innovazione. 

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