La X&Ksk dell'ex giocatore del Milan e della nazionale giapponese punta su settori come i robot umanoidi e la fusione nucleare
Nel corso di una carriera calcistica durata oltre 20 anni, Keisuke Honda è stato un centrocampista versatile, attivo sia nei club che nella nazionale giapponese. Ha giocato per molte squadre di primo piano in tutto il mondo, dal Giappone ai Paesi Bassi, dalla Russia all’Italia. Oggi, a 39 anni, si sta reinventando come venture capitalist con la sua società di investimento X&Ksk. Fondata lo scorso anno, la società ha raccolto a gennaio 15 miliardi di yen (circa 100 milioni di dollari) da investitori di primo livello, come Sumitomo Mitsui Banking e Strategic Business Innovator (Sbi).
Nel ruolo di venture capitalist, Honda dimostra una versatilità simile a quella che aveva sul campo da gioco. Sebbene i suoi investimenti siano indirizzati principalmente al mercato giapponese, i suoi interessi abbracciano diversi settori. Ha parlato a Forbes della sua società, poco incline ai riflettori, e della sua strategia di investimento, in occasione della Forbes Global Ceo Conference di Jakarta.
Su che cosa punta Keisuke Honda
Una delle aziende più promettenti nel portafoglio di X&Ksk, che dovrebbe essere presentata ufficialmente questo mese, è una startup giapponese di robotica specializzata in umanoidi. “Faranno concorrenza a Unitree”, afferma Honda. La startup opera attualmente in modalità stealth ed è impegnata in un corposo round di finanziamento che verrà annunciato a breve.
Gli umanoidi — robot dotati di intelligenza artificiale e progettati per imitare le sembianze e i movimenti umani — sono diventati uno dei segmenti più interessanti per gli investitori con il diffondersi dell’IA. Le azioni di Orbbec, società quotata a Shanghai, sono aumentate di circa l’80% quest’anno, portando il fondatore e ceo, Howard Huang, a diventare miliardario a settembre. Tra gli altri investimenti importanti figurano l’acquisizione, da parte di Samsung Electronics, di una quota di controllo in Rainbow Robotics per circa 180 milioni di dollari lo scorso anno e la raccolta di 312 milioni di dollari da parte dell’unità di robot collaborativi del gruppo Doosan, Doosan Robotics, nell’Ipo del 2023 — la più grande quotazione in Corea del Sud in quell’anno.
La scommessa atomica
Un’altra società in portafoglio legata all’IA, anch’essa non ancora resa nota, opera nel settore della fusione nucleare. L’investimento arriva in un momento in cui giganti tecnologici come Alphabet e Microsoft stanno esplorando l’energia nucleare come possibile risposta al crescente fabbisogno energetico dei loro data center per l’IA.
La startup sulla fusione nucleare di X&Ksk, spiega Honda, utilizza il metodo elicoidale, un’alternativa al più diffuso approccio tokamak per generare energia da fusione. Entrambi i metodi impiegano campi magnetici per confinare un plasma estremamente caldo, permettendo agli atomi di fondersi. La differenza principale è che il metodo elicoidale utilizza esclusivamente bobine esterne elicoidali, mentre il tokamak richiede anche una forte corrente elettrica che attraversa il plasma.
£Il metodo elicoidale è studiato da moltissimo tempo e negli ultimi anni ha ottenuto risultati di ricerca e sviluppo notevoli”, spiega Honda. “Ma, per motivi politici, credo non sia facile che sostituisca quello dominante”.
Nonostante le difficoltà, Honda intravede un “potenziale enorme” per il metodo elicoidale in Giappone. Dopo il devastante disastro nucleare del 2011 (il più grave dopo Chernobyl), il paese sta gradualmente tornando all’energia atomica. Di recente, il governo ha approvato la riattivazione della centrale nucleare più grande del mondo, la Kashiwazaki-Kariwa di Tokyo Electric Power Co., nella prefettura di Niigata. Inoltre, un impianto sull’isola di Hokkaido è prossimo a riprendere le operazioni dopo aver ottenuto l’approvazione delle autorità locali.
Il branded capital
Quando potrà rendere pubbliche le identità delle società in portafoglio, Honda intende sfruttare un altro suo asset: il proprio nome e la propria notorietà. “Anche chi non segue il calcio mi conosce”, afferma Honda, che conta quasi un milione di follower su Instagram e 1,6 milioni su X. “I fondatori vogliono che investa nelle loro aziende anche per il valore di marketing che porto“.
Honda definisce il proprio approccio al venture capital come “branded capital”. In questo modello, la sua società offre sia capitale finanziario, sia supporto di branding. “I fondatori migliori hanno già accesso ai capitali, quindi sono loro a scegliere gli investitori”, spiega. “E il branded capital offre un grande vantaggio, perché oggi il marketing è fondamentale per i fondatori”.
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