Giovedì, il mercato azionario ha fatto registrare un nuovo rally, permettendo ai titoli di diverse e importanti società di volare verso nuovi massimi. Anche i principali indici azionari si sono avvicinati verso i massimi dopo i commenti abbastanza neutrali del presidente della Fed Jerome Powell.
Fatti principali
- L’S&P è cresciuto dell’1%, facendo segnare una nuova chiusura storica a 5.157. Anche il Nasdaq, l’indice ad alto contenuto tecnologico, ha fatto registrare una crescita dell’1,5% a 16.273, due punti in meno rispetto al suo record. Il Dow Jones Industrial Average ha invece guadagnato lo 0,3%, o 130 punti, a circa l’1% in meno rispetto al suo massimo storico.
- Secondo i dati FactSet, durante il rally di giovedì, le azioni di una serie di titoli americani hanno toccato i livelli più alti di sempre.
- Tra quelli che hanno fatto registrare nuovi record troviamo i colossi dei chip semiconduttori Applied Materials, Micron e Nvidia, i rivenditori Costco, Walmart e Williams-Sonoma, il colosso della tecnologia biomedica Boston Scientific, la più grande banca statunitense, JPMorgan Chase, e la più importante società attiva nel settore dei social media, Meta.
- Giovedì, hanno toccato i massimi storici anche le azioni del produttore asiatico di chip Taiwan Semiconductor Manufacturing Company e della casa automobilistica europea Stellantis e del colosso farmaceutico Novo Nordisk. Tra le big aziende americane, i titoli che hanno fatto registrare i massimi di più di un anno sono: la banca Citigroup, l’exchange di criptovalute Coinbase, la catena Kroger e l’azienda specializzata nell’analisi dei big data, Palantir.
Background
L’ampio rally di giovedì si è verificato in un giorno di notizie relativamente tranquille per i mercati. E non è tutto. Infatti, se da una parte grazie alla forza del potere d’acquisto del consumatore americano la catena Kruger ha guadagnato il 10%, dall’altra le nuove e accondiscendenti parole di Powell durante il secondo giorno di incontri al Congresso hanno ulteriormente aumentato le aspettative del mercato per un taglio dei tassi di interesse favorevole alla crescita, durante la prima metà del 2024.
“Non definiremmo accomodanti le osservazioni di Powell, ma… l’ostacolo alla riduzione dei tassi non sembra molto alto”, ha riassunto Michael Gapen, capo economista della Bank of America. Gapen ha affermato che un taglio dei tassi a giugno rimane “abbastanza ragionevole” e che il trading di futures implica una probabilità di circa il 74% di un taglio dei tassi entro giugno, secondo i dati del CME Group.
Aspetto sorprendente
Giovedì, anche i prezzi dell’oro hanno fatto registrare i nuovi massimi storici. Si tratta di un evento peculiare, perché coincide stranamente anche con l’impennata record delle azioni. Solitamente, infatti, i prezzi dell’oro crescono quando aumenta la paura tra gli investitori. Questo perché è da sempre considerato “il rifugio sicuro”. Ossia una copertura contro la recessione, contro l’inflazione, o altri ostacoli geopolitici ed economici.
A margine
Giovedì, l’intelligenza artificiale è stata ancora protagonista, con Nvidia che ha continuato a sovraperformare il mercato, grazie a un ulteriore rialzo del 4% delle sue azioni. Intanto Apple, da tempo uno degli asset prescelti dagli investitori, ha invece continuato a sottoperformare, vedendo chiudere le sue azioni in calo dello 0,1%. Negli ultimi tre mesi, le azioni di Nvidia hanno difatti raddoppiato il proprio prezzo, aumentando di 1,1 miliardi di dollari il valore di mercato della società, che ora si attesta a 2.300 miliardi di dollari.
Apple, invece, a causa di un calo del 12%, ha visto scendere negli ultimi tre mesi la sua capitalizzazione da 3mila miliardi di dollari a 2.600 miliardi di dollari. Adesso quindi il divario tra le due aziende è di 293 miliardi di dollari. In sintesi, si sta verificando il contrario di quanto successo alla fine del 2022, quando Apple superò Nvidia a 1.700 miliardi di dollari.
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