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L’intelligenza artificiale sarà in grado di prevedere le azioni dell’uomo?

Prevedere le azioni degli umani è da sempre stato il desiderio dei fautori dell’intelligenza artificiale, nonché uno dei temi più affascinanti della fantascienza e spesso protagonista di numerose pellicole cinematografiche. Oggi quella realtà non sembra così lontana dal momento che un gruppo di ricercatori dell’Università di Bonn in Germania ha messo a punto un sistema di intelligenza artificiale che riesce a prevedere le azioni degli umani con minuti di anticipo. Siamo però lontani dagli inquietanti scenari di film Minority Report, dove gli investigatori erano in grado di prevedere i reati prima che questi venissero effettivamente compiuti.

Quella sviluppato dai tedeschi è una rete idea per lo sviluppo delle capacità cognitive dei futuri robot-maggiordomo, capace di fornirgli della capacità di “leggere nel pensiero” per soddisfare i nostri desideri e le richieste del nostro palato. Il prototipo sarà presentato a Salt Lake City, in occasione della Computer Vision and Pattern Recognition, nota conferenza del settore.

“Il nostro obiettivo è prevedere la tempistica e la durata delle attività con minuti o addirittura ore di anticipo”, spiega il ricercatore Jurgen Gall. La cucina dunque diventa un’ottima “palestra” per addestrare l’intelligenza artificiale a compiere questo genere di attività: un contesto in cui le azioni, spesso ripetitive, si susseguono secondo una logica ben precisa. Così i ricercatori hanno sottoposto al computer la visione di ben 40 video con cuochi alle prese con la preparazione di insalate: ogni registrazione aveva una durata media di circa 6 minuti e ciascuno conteneva all’incirca 20 azioni differenti, ognuna con precise indicazioni sulla loro tempistica. Yazan Abu Farha, co-autore della ricerca, ha pubblicato un filmato dell’elaborazione dell’algoritmo sul proprio canale YouTube:

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L’addestramento è durato in totale quattro ore nelle quali l’algoritmo ha imparato a prevedere il futuro, almeno per una manciata di minuti. Dopo aver esaminato le informazioni contenute nella prima parte di un video di cucina inedito, il sistema si è infatti mostrato capace di immaginare come procede l’azione nei fotogrammi successivi con un discreto margine di successo: “L’accuratezza delle previsioni è superiore al 40% a breve termine, ma poi tende a calare”, ha sottolineato Jurgen Gall. Dopo i primi tre minuti di lavorazione, la probabilità di successo dell’algoritmo si dimezza calando fino al 15%.

 

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