Apple Mac
Innovation

Apple Silicon è realtà: svelati prezzi e prestazioni dei primi Mac con il nuovo chip

Apple M1, il nuovo chip
(Image courtesy of Apple.com)

Probabilmente l’evento di ottobre non è bastato per consentire ad Apple di svelare tutte le novità pensate per i suoi utenti ma c’era ancora una cosa da mettere in luce e non è un caso se il keynote di ieri, 10 novembre 2020, è stato intitolato One more thing.

Infatti, dopo un breve riepilogo sui dispositivi presentati durante il mese scorso, tra cui gli iPhone 12 e HomePod mini, è stato ancora una volta Tim Cook, ceo di Apple, a introdurre il primo processore Apple Silicon nella gamma dei Mac che, come già sapevamo, avrebbe fatto il suo debutto entro la fine dell’anno.

La società di Cupertino ha quindi mantenuto la promessa e già dalla prossima settimana sarà possibile ricevere a casa i nuovi modelli dotati del chip M1, il primo di un’intera famiglia di processori che saranno rilasciati entro un paio di anni, ottimizzato per sistemi a basso consumo in cui il compromesso tra dimensioni ridotte ed efficienza è fondamentale: è infatti il processore con il rapporto performance/watt migliore al mondo.

“M1 ha il core della Cpu più veloce del mondo, la grafica integrata più veloce del mondo in un personal computer e le straordinarie prestazioni di machine learning dell’Apple Neural Engine. Con la sua combinazione unica di prestazioni straordinarie, potenti funzionalità e incredibile efficienza, M1 è di gran lunga il miglior chip che abbiamo mai creato”, ha commentato Johny Srouji, senior vice president del reparto Hardware Technologies di Apple, in merito al nuovo processore.

Chip Apple M1
(Image courtesy of Apple.com)

Sfruttando una tecnologia a 5 nanometri e ben 16 milioni di transistor – il numero massimo raggiunto da Apple in un singolo chip –, M1 include una Cpu e Gpu a 8-core e gode di una potenza di calcolo che gli consente di compiere 11 trilioni di operazioni al secondo. Adatto quindi per ogni tipo di attività, dall’editing di fotografie e video allo sviluppo di applicazioni anche complesse fino all’elaborazione 3D, il nuovo microprocessore ci permetterà anche di eseguire le applicazioni create per iPhone e iPad direttamente sugli schermi dei Mac.

Apple Mac
(Image courtesy of Apple.com)

Inizialmente, saranno solo tre i computer a ospitare i nuovi chip ‘fatti in casa’ da Apple: Macbook Air, Macbook Pro da 13” pollici e Mac mini che saranno già disponibili dal prossimo 17 novembre ai rispettivi prezzi di partenza di 1159 euro, 1479 euro e 819 euro.

“L’introduzione di tre nuovi Mac con il rivoluzionario chip M1 di Apple rappresenta un cambiamento coraggioso che richiede anni e segna un giorno davvero storico per Mac e per Apple. M1 è di gran lunga il chip più potente che abbiamo mai creato e, combinato con Big Sur, offre prestazioni strabilianti, durata della batteria straordinaria e accesso a più software e app che mai”, afferma il ceo di Apple. E continua: “Non vediamo l’ora che i nostri clienti sperimentino questa nuova generazione di Mac e non abbiamo dubbi che li aiuterà a continuare a cambiare il mondo”.

Per quanto concerne le prestazioni, sebbene il nuovo Macbook Air mantenga il design della generazione precedente, è 3,5 volte più veloce ma rimane completamente silenzioso grazie al sistema di raffreddamento senza ventole. Il Macbook Pro da 13” pollici, il sistema ideale per studenti e professionisti, monta adesso una Gpu ben 5 volte più veloce e offre un’autonomia raddoppiata rispetto al suo predecessore. E infine, il Mac mini che, oltre ad essere più prestante dei modelli precedenti, offre performance cinque volte superiori rispetto alle soluzioni desktop – della stessa fascia di prezzo – con sistema operativo Windows, pur avendo una scocca di dimensioni nettamente inferiori.

Ovviamente, la nuova versione del sistema operativo per Mac, battezzata come macOS Big Sur, supporterà a pieno le funzionalità dei nuovi chip Apple Silicon e, secondo quanto annunciato durante l’evento, si potrà installare nei computer compatibili dal 12 novembre 2020.

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