Brutte notizie in casa UniCredit. A partire da aprile 2021, Jean Pierre Mustier non sarà più alla guida dell’istituto di credito. A darne notizia è proprio UniCredit in una nota ufficiale, in cui lo stesso Jean Pierre Mustier spiega la sua decisione.
Fatti principali
- Jean Pierre Mustier, ha informato il Consiglio di amministrazione che si ritirerà dal suo ruolo alla fine del mandato in corso, che scade nell’aprile 2021 insieme a quello dell’intero Consiglio.
- Nella nota di Unicredit è lo stesso Mustier a spiegare la sua decisione: “Nel corso degli ultimi mesi è emerso che la strategia del Piano Team 23 e i suoi pilastri fondanti non sono più in linea con l’attuale visione del Consiglio di Amministrazione. Di conseguenza ho preso la decisione di lasciare il gruppo alla fine del mio mandato ad aprile 2021, in modo da consentire al Consiglio di definire la strategia futura”.
- Toccherà adesso a Pier Carlo Padoan, nominato da poco presidente designato, avrà quindi il compito – come dichiara la stessa UniCredit – “di avviare i lavori sulla futura composizione del Consiglio di amministrazione e di identificare sia all’interno che all’esterno del gruppo il futuro ceo”.
- La notizia dell’addio di Jean Pierre Mustier ha ovviamente scosso gli investitori di UniCredit. Dopo la chiusura negativa di ieri, il titolo dell’istituto di credito non riesce a rialzarsi ed è, senza dubbio, il peggiore di oggi tra quelli quotati all’interno del Ftse Mib di Milano (che tra l’altro ha concluso un novembre da record). Dopo aver iniziato le contrattazioni di oggi in ritardo (visto che all’apertura non riusciva a far prezzo) al momento della scrittura UniCredit sta cedendo l’8,60%.
Citazione
Anche se sofferta, Mustier tiene a precisare che la sua decisione di lasciare UniCredit è in linea con il suo pensiero. “Cinque anni sono il periodo di tempo ideale per svolgere il ruolo di ceo in una azienda e i miei cinque anni in UniCredit sono stati, per non dire altro, un’esperienza straordinaria. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto e di quanto realizzato in così poco tempo”.
Scenario
Dopo che Intesa Sanpaolo ha portato a termine l’acquisizione di Ubi banca, Bper, attraverso il lavoro dell’ad di Unipol, Carlo Cimbri, è vicina a chiudere la fusione (apprezzata dal mercato) con Banco Bpm. Lo stesso Cimbri, in un’intervista al Sole 24 Ore, ha ha evidenziato come l’unione tra i due istituti porterebbe alla creazione del terzo gruppo bancario italiano con 300 miliardi di attivi. Ora si aggiunge la possibile fusione di UniCredit con Mps che, con l’addio di Jean Pierre Mustier, sembra essere sempre più vicina. Il titolo della banca senese all’apertura delle contrattazioni guadagnava quasi il 7%.
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