“Clicca qui per scoprire se hai vinto”; ‘il tuo conto è stato bloccato, sbloccalo inserendo i tuoi codici”. Sono tante e di diverso genere le truffe studiate sul web, e non solo, per entrare nei portafogli degli utenti o dei propri clienti. Infatti, se da una parte il Covid-19 – come ha anche sottolineato in una nota la polizia di stato – ha notevolmente accresciuto il fenomeno delle truffe online nei confronti degli utenti e delle aziende (che sempre più rinforzano i propri sistemi di cyber security), di contro esse non sono le uniche a far cadere nella trappola i consumatori. E Danilo Zanni e Alessandro Moretti, fondatori di Io Investo, la prima community in Italia per l’informazione finanziari, lo sanno benissimo.
“Oltre alle comuni truffe online, bisogna stare attenti a quelle ‘di presenza’ o via ‘telefono’ da parte dei finti broker, dei promotori finanziari non autorizzati e delle associazioni di beneficenza non registrate”, dichiara a Forbes.it Danilo Zanni. Ecco perché con lui e, in generale con il team di Io Investo, abbiamo deciso di dar vita a un vero e proprio vademecum che non analizza solamente quali sono le 5 truffe più comuni, ma anche cosa bisogna fare per non incapparvi.
Le 5 truffe finanziarie più comuni
1. truffe online (spam e mail)
- mail da parte di ‘banche’: partendo dal presupposto che stanno diventando sempre più credibili e verosimili, visto che in alcuni casi raffigurano anche il logo dell’istituzione che dicono di rappresentare, solitamente le mail truffa possono arrivare sia da parte di ‘banche’ in cui l’utente non ha un conto, sia da parte del suo presunto istituto di riferimento. Queste, ovviamente, sono le più credili, ma – come evidenzia Danilo Zanni – è impossibile che la nostra banca di riferimento ci chieda di ‘cliccare su un link’ o di reinserire i nostri dati.
Consigli: chiamate il call center della vostra banca e informatevi con loro. Nessuno di loro, tra l’altro, può richiedervi o conoscere i vostri dati personali: come i codici pin. Quindi, fate grande attenzione. - mail da parte di hacker: in alcuni casi capita di ricevere per posta una mail in cui un hacker vi rivela di aver rubato tutti i vostri dati sensibili e che quindi se non lo pagate, tassativamente tramite bitcoin, provvederà a diffondere in rete dei contenuti che vi potrebbero rovinare la vita.
Consigli: “Anche qui, evidenzia uno dei due fondatori di Investo, bisogna solamente essere cauti, perché se qualcuno avesse davvero hackerato il nostro pc e rubato i nostri dati, non ci chiederebbe una cifra irrisoria, come spesso accade, e non ce lo direbbe neanche. È solo un modo per farvi cadere in trappola, visto che la richiesta economica ci risulta piccola, per poi averci per sempre in pugno”. - Pop-up: “Clicca qui per scoprire se hai vinto 1 milione di euro”. Quante volte avete incontrato navigando su internet questo messaggio? Tante, fin troppe. Ecco perché non bisogna crederci.
Consigli: “Nessuno ci regala dei soldi, soprattutto con questa facilità, non cliccate mai su queste schermate, ma guardate e passate, come faceva Dante con i dannati, consiglia Danilo Zanni”.
2. broker (online o per telefono)
Come per le mail, il trucco alla base di questo tipo di truffa è sempre lo stesso, la promessa di diventare ricchi in pochi minuti, investendo una cifra minima. In questo caso, però, la modalità è differente, visto che la truffa inizia con una chiamata da parte di un trader che dice di lavorare per un broker online (alquanto sconosciuto) e che promette di farvi guadagnare cifre inaudite nel breve termine. “Partendo dal presupposto che per il trading ci vuole un approccio ben preciso e che la perdita è dietro l’angolo, nessuno se guadagnasse migliaia di euro al minuto perderebbe del tempo per parlare con noi o convincerci. Warren Buffett”, evidenzia Zanni sorridendo, “non chiama al telefono per suggerirci degli investimenti”.
Consigli: Non credere mai a chi promette di farvi guadagnare soldi in pochi minuti e, soprattutto, non aprire un conto con un broker sconosciuto. Ecco perché su Io Investo potete esaminare diverse recensioni, sempre aggiornate, su vari broker online.
3. Schema Ponzi (la cosiddetta catena di Sant’Antonio)
È una truffa che prevede tre caratteristiche ben precise:
– farai tanti soldi
– un piccolo investimento iniziale
– portando altre persone all’interno di questo sistema per guadagnare sempre di più.
È anche il modello truffaldino che 13 anni fa ha usato l’ex banchiere statunitense,
Bernard Lawrence Madoff, condannato per una delle più grandi frodi finanziarie di tutti i tempi.
Consigli: “Oltre ad essere facilmente riconoscibile – afferma Danilo Zanni – grazie alla presenza di queste tre caratteristiche, per evitare di cadere in uno schema Ponzi la regola è la stessa più volte citata da Warren Buffett: ‘Non investire in ciò che non capisci’.
Leggi anche: i 10 consigli di Warren Buffett
4. Promotori finanziari (che scappano con il malloppo)
A differenza delle precedenti, questa ricade tra le truffe più dure e pesanti, in quanto un promotore finanziario, con i giusti dati, potrebbe completamente svuotare il patrimonio di quel determinato cliente.
Consigli: per evitare di incorrere in rischi, secondo Danilo Zanni, bisogna verificare, prima di tutto, che quel determinato promotore finanziario è iscritto all’albo di riferimento (che si può visionare andando sul sito dell’OCF, l’organismo di vigilanza e tutela dell’albo dei consulenti finanziari) e, in secondo luogo, non fornire mai i propri codici di riferimento, assegni non intestati o contanti. Azioni che spesso, paradossalmente, si verificano anche su richiesta del cliente stesso. Infine, non bisogna mai smettere di avere sotto controllo la propria situazione patrimoniale (controllare i propri movimenti bancari e contattare, quando serve, il servizio clienti è fondamentale)
5 Beneficienza (aiuta anche te a perdere dei soldi)
Partendo dall’assunto che ‘quando ci sono delle catastrofi, ci sono sempre degli avvoltoi’, tra le 5 truffe più comuni vi sono anche quelle che si celano dietro le false raccolte di beneficienza che vengono realizzate e messe in scena anche quotidianamente per strada, tramite finte associazioni inesistenti (tant’è che al momento del pagamento non prevedono una ricevuta).
Consigli: “Quando si vuole aiutare qualcuno e si vuole partecipare a una raccolta fondi, il modo migliore è sempre quello di affidarsi a enti riconosciuti attraverso i loro stessi canali ufficiali”. Anche perché, come per tutte le altre truffe, conclude Danilo Zanni, fondatore di Io Investo, la regola aurea è sempre una sola: “fidati, ma verifica”.
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