Il mese scorso la Cina ha vietato Clubhouse, il social media basato solo sulla voce: una decisione arrivata dopo che gli utenti avevano aperto stanze per parlare di argomenti tabù per il governo di Pechino, come la questione Hong Kong e i campi di detenzione dello Xinjiang. Ora ByteDance, la società che ha creato TikTok, si appresterebbe, secondo alcune fonti cinesi, a costruire una piattaforma simile a Clubhouse.
In passato, allo stop alle ricerche su Google era seguito il lancio di Baidu, motore di ricerca che indicizza 740 milioni di pagine web. Il blocco di WhatsApp aveva portato invece al boom di WeChat, il servizio di messaggistica sviluppato da Tencent, che incorpora anche WeChat Pay, oggi il mezzo di pagamento più diffuso tra i cinesi. E quando il governo aveva fermato Facebook, era nato Renren, che ha poi allargato la sua base utenti anche a Giappone e Usa e si è quotata in Borsa. Secondo Reuters, il successo planetario di Clubhouse ha scatenato ora una serie di imitatori che hanno lanciato una dozzina di app simili.
Al lavoro il padre di Tik Tok
Uno dei progetti si trova sulla scrivania di Zhang Yiming, fondatore di ByteDance – 10° uomo più ricco della Cina a cui Forbes stima un patrimonio netto di 27,7 miliardi di dollari – e artefice del successo di TikTok, capace di arrivare a 800 milioni di iscritti e di imporre il suo formato video verticale a tutto il mercato. Netflix, per esempio, ha appena lanciato Fast Laughs: video di un minuto che annunciano le sue produzioni comiche, che verranno visualizzati sullo schermo degli smartphone con la modalità a scorrimento verticale: interfaccia tipica di TikTok. Per ora, comunica l’azienda, la novità è disponibile solo per il sistema operativo iOS, e non in tutti i paesi. Si attende ancora la versione per Android, che pesa per l’86% del mercato smartphone.
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Ma non basta: Samsung ha lanciato la sua smart tv The Sero, che ruota a seconda dei contenuti. Se gli utenti entrano nei social come TikTok, lo schermo si dispone in verticale.
Da Xiaomi un Clubhouse per professionisti
Il successo di stanze con celebrità come Elon Musk, Mark Zuckerberg e lo youtuber MrBeast sta innescando una reazione a catena tra i grandi brand della telefonia mobile e tra gli sviluppatori di app. Il cinese Xiaomi, tra i maggiori produttori di smartphone, che aveva dismesso tempo fa la sua app per la messaggistica vocale MiTalk, l’ha adesso ripresa e trasformata in un servizio audio non generalista: come Clubhouse, ma indirizzato ai professionisti.
Il caso di Xiaomi è solo uno dei tanti. In questo filone troviamo anche l’app Zhiya, prodotta da Lizhi, in cui gli utenti cantano o discutono dei nuovi videogiochi in uscita.
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