Michele Grazioli fondatore della startup Vedrai
Innovation

Promotica e Vedrai insieme per portare l’intelligenza artificiale nella brand loyalty

In un momento storico in cui la crisi pandemica accenna a rallentare lasciando intravedere una risoluzione, istituzioni, parti sociali e mondo produttivo si interrogano circa le scelte strategiche per mitigare le ricadute che lockdown e limitazioni alle libertà personali genereranno nel breve e medio termine sull’intera economia, nazionale e mondiale.
In questo contesto solo un “patto per lo sviluppo” potrà indicare una strada verso la ripartenza e il benessere del Paese. Una stella polare è rappresentata dagli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza recentemente presentato al Parlamento che, come prima “missione”, si focalizza su “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura, e stanzia complessivamente 49,2 miliardi, prevedendo come obiettivi trasformazione digitale del Paese, sostegno all’innovazione del sistema produttivo e investimenti nel comparto turistico e culturale.

Queste prospettive, però, si scontrano con uno dei più rilevanti gap che caratterizzano l’Italia, ovvero la “absorptive capacity”. La capacità di assorbire l’innovazione, infatti, è un concetto ampio e variegato rispetto al quale si incrociano fattori culturali, di tensione verso l’innovazione e di capacità manageriale che prevede, fra le altre cose, la volontà e la capacità di creare contesti di scambio e collaborazione fra imprese e imprenditori.
Il principale terreno di innovazione e volano per lo sviluppo è certamente rappresentato dalla AI ma, sebbene l’ultima indagine dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano certifichi un balzo del +15% rispetto al 2019 per un valore complessivo di 300 milioni di euro, l’Italia rischia di non cogliere a pieno le potenzialità di una tecnologia che sta già cambiando gli equilibri economici e la crescita di intere nazioni. Qui subentra quel fattore umano che rimane decisivo nel guidare imprese e comparti verso una ripresa e prospettive solide. Una best practice di virtuosa collaborazione è rappresentata da quegli imprenditori visionari e coraggiosi che, unendosi, riescono a creare un terreno fertile per sviluppo, generazione di indotto e occupazione per il Paese.
Il primo imprenditore esempio vivente di questo modo di interpretare la ripresa è già conosciuto da Forbes, che nel 2019 lo ha selezionato fra i 100 under 30 e lo ha poi scelto come protagonista della copertina di gennaio 2021. Si tratta di Michele Grazioli, fondatore di Vedrai, l’azienda nata nel 2020 che si pone come obiettivo la “democratizzazione dell’AI” e il suo utilizzo da parte delle migliaia di PMI italiane. Il secondo protagonista invece è Diego Toscani, ad di Promotica, azienda specializzata nella pianificazione e sviluppo della leva promozionale con lo scopo di aumentare le vendite totali, attrarre nuovi clienti e incrementare la loro fedeltà. Una realtà d’eccellenza che Toscani guida dalla sua fondazione e che ha recentemente accompagnato nello sbarco sul mercato AIM Italia.
Toscani e Grazioli rappresentano una storia virtuosa di collaborazione che nasce qualche anno fa, quando Grazioli inizia una collaborazione con Promotica volta all’innovazione dei processi tramite l’AI e algoritmi avanzati. Già quando di AI si parlava solo a livello accademico i due imprenditori si trovavano concordi nel puntare su una tecnologia in grado di leggere e interpretare variabili e fattori di cambiamento dei consumi. Una strategia visionaria che ha portato a grandi risultati e Grazioli a sedere nel cda di Promotica, proprio a ridosso della IPO conclusasi con successo nel novembre 2020. Ma la collaborazione non finisce qui: i due imprenditori verificano sul campo che le due attività si catalizzano a vicenda, emergono quindi diversi punti di contatto sia per lo scambio di servizi delle due società, che per lo sviluppo congiunto di prodotti e servizi. Da qui si passa a un esempio concreto e tangibile della legge della sinergia, il cui motto è “1+1=3” che postula il fatto che il risultato delle sinergie è ben superiore alla mera somma dei fattori. La partnership fra Vedrai e Promotica apre infatti nel 2021 un nuovo capitolo con l’ingresso di Diego Toscani nel cda di Vedrai, dove porta esperienza sia nella parte di vendita e, soprattutto, nella capacità di rafforzare il legame con i propri clienti, strategico per lo sviluppo di Vedrai.
Una storia imprenditoriale che diventa un vero e proprio esempio per tutti gli imprenditori che in questo momento difficile possono avere la tentazione di guardare soltanto al brevissimo periodo e tentare di risollevarsi a scapito di clienti, fornitori e aziende vicine. Mai come ora l’unione darà la forza per guardare a un futuro di crescita e benessere diffuso.

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