Henrik Fisker
Smart Mobility

Fisker rilancia la sfida a Tesla: accordo con Foxconn per produrre un’elettrica da meno di 30mila dollari

La foto lo ritrae di spalle, controluce. Si dice “affascinato e spaventato” mentre riflette sulla sua creazione, che definisce “il prossimo grande passo avanti nel design delle automobili”. Con questo tweet Henrik Fisker, fondatore di Fisker Inc., ha accompagnato l’annuncio di una collaborazione tra la sua startup di veicoli elettrici e Foxconn, gigante taiwanese dell’elettronica. L’accordo riguarda la produzione di un nuovo modello a partire dal quarto trimestre del 2023.

Già a febbraio le due società avevano firmato una lettera d’intenti per dare vita al Project Pear (personal electric automotive revolution). Il design dell’auto non è ancora stato svelato, ma un portavoce di Fisker ha dichiarato al sito TechCrunch che non sarà né un suv, né una berlina. “Sarà un’auto rivoluzionaria in un nuovo segmento di veicoli”, ha affermato. “Il nuovo modello non griderà ‘guardatemi, sono un’auto elettrica!’”, ma punterà ad “attrarre coloro che vogliono abbandonare la benzina”.

Project Pear

Il veicolo potrà trasportare cinque persone e sarà venduto a partire da un prezzo inferiore ai 30mila dollari. Sarà realizzata anche una seconda versione, con autonomia maggiore e costo più alto. Un comunicato annuncia l’intenzione di costruire “oltre 250mila unità” all’anno, destinate “ai mercati di tutto il mondo, inclusi Nord America, Europa, Cina e India”.

“Sfrutteremo alcuni dei punti di forza di Foxconn e alcuni dei punti di forza di Fisker”, ha dichiarato Henrik Fisker a Forbes. “Le auto stanno diventando sempre più simili a computer. Su questo fronte Foxconn ha un’eccellente supply chain, garantisce i migliori prezzi e le tecnologie più all’avanguardia”.

In un’intervista concessa alla Cnbc poco dopo l’annuncio, Fisker ha anche sottolineato come, in un momento in cui il mondo dell’elettronica è in allarme per la carenza di semiconduttori, “l’accordo con Foxconn, che ha una delle migliori catene di fornitura al mondo”, garantisca di non restare a corto di chip.

La notizia dell’intesa con Foxconn è arrivata dopo più di due mesi nei quali le azioni di Fisker Inc. sono crollate, al pari di quelle di molti altri produttori di auto elettriche. Oggi la capitalizzazione di mercato è di circa 2,9 miliardi di dollari, contro i 7,9 del 26 febbraio.

Chi è Henrik Fisker

“Henrik Fisker sembra uscito da un casting hollywoodiano per il ruolo di ‘celebre designer di automobili europeo’”, scriveva Forbes a dicembre. Danese, 57 anni, divenne famoso nel 1999 per avere disegnato la Bmw Z8, vettura ufficiale de Il mondo non basta, 19esimo film della saga di James Bond. Nel 2016, in occasione del centesimo anniversario di Bmw, l’allora amministratore delegato, Harald Krüger, incluse la Z8 fra i suoi tre modelli preferiti nella storia della casa.

Pierce Brosnan Bmw Z8
Pierce Brosnan sul set de “Il mondo non è abbastanza”, a bordo della Bmw Z8 progettata da Henrik Fisker

Fisker è stato in seguito direttore del design di Aston Martin. Nel 2005 diede vita a Fisker Coachbuild. “L’azienda era un anacronismo”, scriveva Wired nel 2010. “Era un ritorno ai giorni in cui case di design specializzate realizzavano telai per auto costruite da altri”, pratica “comune prima della Seconda guerra mondiale, che portò ad alcune delle più belle auto di tutti i tempi”. Nello stesso articolo, Fisker spiegava che il suo principale obiettivo era costruire “auto senza tempo”.

Due anni dopo Tesla assunse Fisker come consulente per il design della vettura che sarebbe diventata la Model S. La collaborazione finì con una causa legale vinta dal designer.

Tra il 2007 e il 2013 Fisker ha guidato Fisker Automotive. L’azienda ottenne un prestito di oltre mezzo miliardo di dollari dal dipartimento dell’Energia statunitense e finanziamenti per centinaia di milioni da importanti venture capitalist (e da Leonardo DiCaprio). Produsse la Karma, considerata da molti una delle più belle vetture plug-in hybrid della storia. Fallì però nel giro di sei anni, tra problemi tecnici, malfunzionamenti e migliaia di esemplari distrutti dall’uragano Sandy. 

Fisker Inc.

Fisker Inc. è nata nel 2016. Secondo Geeta Gupta-Fisker, moglie di Henrik e co-fondatrice della società, una delle cause del fallimento della precedente avventura imprenditoriale del marito era la mancanza di controllo. “Non possedeva nemmeno una quota”, ha dichiarato a Forbes. La coppia ha deciso perciò di mantenere una partecipazione cospicua nella nuova startup per poterne dettare le politiche. 

I Fisker hanno scelto anche di abbandonare le auto di lusso, a favore di vetture rivolte a un mercato più vasto. Il primo modello ad approdare in commercio sarà Ocean, un suv frutto della collaborazione con la canadese Magna. Partirà da un prezzo di 37.499 dollari: circa 12mila in meno della Model Y di Tesla.

“Entro il 2025 avremo quattro modelli in strada”, ha dichiarato Fisker alla Cnbc. “Ormai, non puoi pensare di esistere con un solo modello azzeccato”.

Nell’ottobre 2020 Fisker Inc., che ha sede a Los Angeles, si è quotata in Borsa. A dicembre, Henrik Fisker e la moglie sono diventati miliardari. I loro patrimoni sono stimati da Forbes in 1,6 miliardi di dollari.

“Fisker Inc.”, rileva Forbes, “persegue un approccio light, diverso” rispetto a quello di Tesla e di altri concorrenti, come Lucid Motors e Rivan. “Stipula accordi per la produzione dei veicoli che progetta, anziché spendere miliardi di dollari per costruire i propri stabilimenti”.

Dove sarà prodotta la nuova auto di Fisker

L’annuncio di Fisker e Foxconn potrebbe innestarsi in un caso politico in corso da quattro anni. Nel 2017, il gruppo taiwanese annunciò l’intenzione di investire 10 miliardi di dollari per costruire un impianto per la produzione di schermi nel Wisconsin, che avrebbe potuto impiegare fino a 13mila persone. Gli accordi prevedevano incentivi fiscali per una cifra fra i 3 e i 4,8 miliardi di dollari. Secondo alcuni analisti, una cifra molto maggiore rispetto ai benefici che lo stato avrebbe ottenuto. Alcuni commentatori ritengono che, nel 2018, la vicenda sia costata la rielezione al governatore repubblicano Scott Walker.

In seguito, l’azienda ha ridimensionato il progetto. In aprile ha raggiunto un accordo per un investimento da 672 milioni di dollari, che creerà circa 1.500 posti di lavoro. Diverse testate statunitensi hanno quindi indicato nell’impianto una sede naturale per la produzione della nuova Fisker.

“Abbiamo ricevuto offerte anche da altri tre stati”, ha puntualizzato però Henrik Fisker. “Nei prossimi due mesi cercheremo di capire con Foxconn quale sia il più adatto. Certo, la fabbrica del Wisconsin è nella lista dei finalisti. Per ora posso solo assicurare che la produzione inizierà negli Stati Uniti”.

Fisker Karma
La Fisker Karma (foto Bill Pugliano/Getty Images)

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