La già generosa lista dei canali tv in streaming disponibili sui dispositivi mobili si allunga ancora. Samsung ha annunciato un’espansione della Samsung Tv Plus, con contenuti completamente gratuiti. Il pacchetto comprende notizie, serie tv, film, sport, animazione e giochi. Il servizio adesso è disponibile su Google Play Store e Galaxy Store.
I Paesi coinvolti
Samsung Tv Plus è disponibile nella maggior parte dei paesi europei, compresa l’Italia, oltre che negli Stati Uniti, in Corea del Sud e in India. Si può scaricare sui nuovi smartphone della linea Galaxy.
Perché il leader nelle vendite di smartphone, che ha di nuovo superato iPhone nel mercato mondiale, si mette a fare l’editore di contenuti? “Questo lancio ci consente di offrire agli utenti ulteriori contenuti anche quando non sono seduti davanti una smart tv, rispondendo allo stile di vita prevalente di oggi”, ha dichiarato Cristina Sala, senior business development manager Italy per Tv Plus.
Samsung O
Accanto all’app Samsung Tv Plus arriva anche Samsung O: una pagina interattiva – il cui feed prevede notizie, giochi e contenuti in streaming – che si raggiunge direttamente dalla schermata iniziale, facendo uno swipe verso destra. Questa “tab watch” porta direttamente sul Galaxy le news del momento, oltre a varie forme di intrattenimento. Negli Usa l’offerta è molto più ricca e permette l’accesso a 140 canali, tra cui Abc News Live, Vice, Ion Plus, Pbs Kids.
I contenuti disponibili su Samsung Tv Plus
I canali tv live e on demand della Samsung Tv Plus comprendono Vevo Pop, Cinema Segreto, Sportoutdoor Tv, Mondo Tv Kids, Teletubbies, Bizzarro Movies, Dark Matter Film e Tv. Altri si aggiungeranno grazie ad accordi che Samsung sta finalizzando in queste ore. “Trasmettiamo miliardi di minuti ogni mese”, ha ricordato Sang Kim, senior vice president di Samsung Electronics, in un’intervista rilasciata al sito Protocol.
Il parco tv che ha finora ospitato il servizio in streaming ammonta a 50 milioni di esemplari in tutto il mondo. E l’estensione dell’app al mondo mobile potrebbe fare da moltiplicatore.
I nuovi “canali dell’opulenza”
Nel 1981 il mass mediologo americano Erik Barnouw pubblicava il libro Tube of Plenty (in italiano, Il canale dell’opulenza). L’espressione si riferiva all’esplosione dei contenuti a disposizione registrata in quegli anni. Paragonato alla bulimica offerta disponibile oggi, tra streaming a pagamento e free, l’uso del termine “opulenza” fa quasi tenerezza.
Per quanto ricca sia diventata l’offerta streaming che arriva dalle app, resta il problema del budget/tempo. Se è umanamente impossibile seguire tutti i contenuti, vinceranno solo quelli rilevanti, mentre gli altri saranno relegati a piccole nicchie di utenti “intenditori”.
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