Da quando gli eserciti di Redditors e i trader su Robinhood sono arrivati alla ribalta tra il 2020 e il 2021, hanno posto sotto assedio la torre d’avorio della teoria finanziaria. Le negoziazioni settimanali di opzioni call sono aumentate vertiginosamente e il trading retail ha, in molte occasioni nell’ultimo anno, dominato i volumi di scambi del mercato. Titoli come AMC Entertainment, BlackBerry e GameStop sono a volte saliti a livelli inspiegabili, “prendendo a pugni” molti investitori di hedge fund.
Adesso siamo di fronte ad una nuova fase del viaggio allucinogeno del mercato azionario.
GameStop, che è aumentato di circa dieci volte di valore nel 2021, entra in un importante indice del mercato azionario, e quindi nei portafogli di tanti risparmiatori. S&P Dow Jones Indices ha dichiarato martedì pomeriggio che aggiungerà GameStop, che viene scambiato con una capitalizzazione di mercato di 12,8 miliardi di dollari dopo il suo inspiegabile aumento nel 2021, al suo indice S&P MidCap 400.
GameStop si unirà a Gxo Logistics, una compagnia di spedizioni fondata dall’imprenditore miliardario Bradley Jacobs, e Victoria’s Secret. GameStop sostituirà nell’indice Weingarten Realty Investors, un fondo di investimento immobiliare acquisito da un concorrente, e Lakeland Financial, una holding bancaria. Il rivenditore di videogiochi verrà aggiunto all’indice il 4 agosto.
Dalla fine del 2020, GameStop è stato uno dei titoli più scambiati al mondo, sostenuto dai trader che acquistavano opzioni fino a “spremere” la società. Il titolo era uno tra i più ‘shortati’. Se un numero sufficiente di trader avesse acquistato contemporaneamente soprattutto le opzioni a leva finanziaria, avrebbe potuto costringere gli short per coprire le operazioni e generare una compressione tale da far salire vertiginosamente i prezzi delle azioni.
Questo è esattamente quello che è successo a gennaio. A inizio 2021 uno short squeeze ha causato il rialzo di GameStop a circa 350 dollari per azione, con una capitalizzazione di mercato di 25 miliardi di dollari e un guadagno del 2000%. Da allora le azioni si sono stabilizzate a circa 180 dollari per azione, con una capitalizzazione di mercato di poco meno di 13 miliardi di dollari e un guadagno di circa il 900% da inizio anno.
A causa di tale aumento, GameStop ha iniziato ad avere i requisiti per l’indice Midcap 400 di S&P. S&P costruisce l’indice in base alla capitalizzazione di mercato di una società e agli utili positivi per una serie di quattro trimestri consecutivi. Ogni società è ponderata equamente, e non in base alla capitalizzazione di mercato per il flottante. È interessante notare che GameStop sembra destinato ad essere tra i maggiori componenti di questo indice.
Con una capitalizzazione di mercato che si avvicina ai 13 miliardi di dollari, è all’interno dell’intervallo di capitalizzazione di mercato dichiarato dal comitato dell’indice compreso tra i 3,6 miliardi e i 13,1 miliardi. La capitalizzazione di mercato mediana dell’indice è di soli 5,6 miliardi di dollari e il costituente più grande, Bio-Techne Corporation, ha una capitalizzazione di mercato di 17,5 miliardi di dollari, ovvero circa lo 0,8% dell’indice.
GameStop quindi sembra essere addirittura vicino a rientrare nell’indice S&P 500. La sua capitalizzazione di mercato di 12,8 miliardi di dollari è a soli 300 milioni da questi parametri. Tuttavia, il comitato dell’indice ha ancora discrezionalità su cosa includere in tutti gli indici, incluso l’S&P 500, che conta 11.200 miliardi di dollari di asset indicizzati.
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