La principale catena mondiale della grande distribuzione imita la principale piattaforma di e-commerce: come Amazon, anche Walmart adesso cerca un esperto di criptovalute. “In qualità di esperto di monete digitali/criptovalute e di tecnologie legate alla blockchain”, si legge nell’annuncio di lavoro pubblicato sul sito dell’azienda, “dovrai guidare la roadmap dei prodotti e delle capability”.
I candidati dovranno possedere, oltre a una laurea e – preferibilmente – un master, almeno dieci anni di esperienza in campo product/program management o tecnologia, trascorsi nella definizione di strategia e roadmap e nell’ecosistema delle criptovalute. Chi otterrà il posto dovrà “guidare l’azienda nell’identificazione di tecnologie e tendenze nei consumi, oltre che negli investimenti necessari per sfruttare quelle tendenze”. Ricoprirà la carica di senior director e lavorerà a Bentonville, la città dell’Arkansas che ospita il quartier generale di Walmart. Al 30 aprile 2021, l’azienda conta più di 10.500 punti vendita – di cui oltre 5.300 nei soli Stati Uniti -, divisi in 24 paesi, sotto 48 marchi diversi.
Walmart come Amazon
A luglio, anche Amazon ha pubblicato un annuncio di lavoro gemello rispetto a quello di Walmart. L’azienda guidata ora da Andy Jassy si è messa in cerca di una persona “dotata di esperienza, capace di sviluppare la strategia di Amazon in materia di blockchain e valute digitali, oltre a una roadmap per i prodotti”.
L’interessamento verso le criptovalute dimostrato da Amazon è considerato uno dei fattori che hanno contribuito alla recente risalita del valore del bitcoin: dai 25mila dollari dello scorso 20 luglio agli attuali 39.500.
Le nuove frontiere delle criptovalute
Negli stessi giorni in cui Amazon cominciava la ricerca di un esperto di criptovalute, Jack Dorsey ed Elon Musk intervenivano a The B-Word, conferenza dedicata ai bitcoin. Musk, in particolare, sottolineava di essere un sostenitore di lunga data della criptovaluta e di non avere cambiato idea, nonostante alcune preoccupazioni sull’impatto ambientale. Aveva aggiunto, in particolare, che sia Tesla che SpaceX possiedono bitcoin e che non ne venderanno nel prossimo futuro.
Anche un altro gigante statunitense come Amc, la più grande catena di cinema del mondo, ha aperto di recente alle criptovalute. Il ceo dell’azienda, di recente oggetto di una nuova febbre da meme stock, ha affermato infatti che presto sarà possibile acquistare i biglietti online e pagare in bitcoin.
In Italia, intanto, la blockchain e le monete digitali hanno conquistato il calcio: tre delle favorite del campionato di Serie A che scatterà sabato 21 agosto – Inter, Milan e Roma – esibiranno infatti sponsor appartenenti al mondo delle criptovalute.
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