Aspetto evidenziato anche dallo stesso Anthony Shorrocks, economista e autore del Global Wealth Report 2021. “La pandemia ha avuto un impatto acuto a breve termine sui mercati globali, che è stato però quasi del tutto riassorbito entro la fine di giugno 2020. Come abbiamo previsto lo scorso anno, la ricchezza globale non solo si è mostrata resiliente a fronte delle turbolenze, ma nella seconda metà dell’anno ha registrato un rapido aumento”.
La ricchezza in Italia
Soffermandosi sull’Italia, il report ha evidenziato che nel 2020 il Pil è diminuito dell’8,9% e che nei primi tre mesi dell’anno il risparmio lordo delle famiglie era pari in media al 17,6% del Pil, mentre a fine 2019 era pari al 10,3%. Inoltre, ha stimato una ricchezza totale pari a 11.900 miliardi di dollari e la presenza di 187mila milionari in più rispetto allo scorso anno, per un totale di 1.480.000 milionari. Bisogna anche evidenziare che se da una parte se 23.460.000 rientrano tra coloro che posseggono il 10% della ricchezza totale, dall’altra sono 1.358.000 coloro che rientrano tra coloro che posseggono l’1% della ricchezza mondiale. Mostrando, quindi, un indice di diseguaglianza economica pari al 66%.
Cresce la ricchezza mondiale: trainano Usa e Europa
Guardando la ripartizione regionale, sono stati Usa ed Europa ad aver aumentato la ricchezza mondiale. Infatti, se l’America del Nord ha fatto segnare un volume di crescita pari a 12.400 miliardi di dollari, il vecchio continente ha fatto registrare una crescita di 9.200 miliardi di dollari. La Cina e la regione Asia-Pacifico, invece, hanno messo a segno un aumento rispettivo di 4.200 e 4.700 miliardi di dollari.
In particolare, come dimostra il report, nel 2020, sia l’India che l’America latina hanno riportato perdite nella ricchezza totale. La prima di 594 miliardi di dollari (il 4,4% in termini percentuali), la seconda di 1.200 miliardi di dollari (l’11,4%). Conquistando, quindi, l’ingrato titolo di regione con la performance peggiore in assoluto.
Aumenta la diseguaglianza e il numero di milionari
Anche se la ricchezza globale è andato incontro a un aumento, il Global Wealth Report 2021 di Credit Suisse ha evidenziato, in primis, che è cresciuta ulteriormente la diseguaglianza in termini di ricchezza tra gli adulti, e, in secundis, che il numero di milionari a livello mondiale è cresciuto di 5,2 milioni arrivando a 50,9 milioni. Ciò significa che oggi per rientrare nell’1% dei più ricchi a livello globale è necessario un patrimonio superiore a 1 milione di dollari, contro i 988.103 dollari dell’anno precedente.
Il 2020, quindi, risulta essere il primo anno nella storia in cui più dell’1% degli adulti a livello globale è milionario, in termini di dollari nominali. Il gruppo degli ultra high net worth (UHNW) è cresciuto addirittura più rapidamente, registrando il 24% di membri in più, il tasso di crescita più alto dal 2003. Dal 2000, l’insieme dei privati con un patrimonio nel range USD 10 000 – 100 000 è più che triplicato, passando dai 507 milioni del 2000 agli 1,7 miliardi di metà 2020. Questo dato riflette la crescente prosperità delle economie emergenti, in particolare della Cina, nonché l’espansione del ceto medio nei Paesi in via di sviluppo.
Prospettive per la ricchezza 2020-25
Infine, secondo Credit Suisse nei prossimi cinque anni la ricchezza globale registrerà un aumento del 39%, attestandosi a 583.000 miliardi entro il 2025. Una quota del 42% della crescita sarà ascrivibile ai Paesi a basso e medio reddito, sebbene questi rappresentino solo il 33% dell’attuale ricchezza. La ricchezza per adulto crescerà invece in misura del 31%, superando la soglia dei 100mila dollari. Escludendo l’inflazione, nei prossimi cinque anni aumenterà sensibilmente anche il numero di milionari fino a sfiorare quota 84 milioni, mentre il numero di UHNWI dovrebbe raggiungere le 344mila unità.
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