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Piani cottura mobili, ambienti ibridi e spazi in condivisione: come sarà la nuova casa del futuro

Articolo tratto dal numero di agosto 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Ambienti sempre più versatili, aperti alla contaminazione e mai statici. Così sarà la casa del futuro. E se durante la pandemia abbiamo imparato ad aprire gli spazi domestici alle attività normalmente praticate altrove – con lo smart working entrato per sempre nelle nostre case, ma anche lo sport – a rimanere immersa in un eterno passato è la cucina.

Luogo di creatività e di massima espressione dell’italianità, ha vissuto negli ultimi decenni trasformazioni timide e millimetriche. Si è aperta alla zona living, certo, restringendosi in un angolo o acquisendo elementi come l’isola, ma ha continuato a rappresentare l’elemento più pesante e monolitico della casa. Un blocco difficilmente scomponibile che oggi, finalmente, sta conquistando un’inedita leggerezza.

A contribuire a questa trasformazione sono brand freschi e fuori dal coro come Fabita, nato soltanto due anni fa a Serra San Quirico, nelle Marche. Evoluzione di una realtà industriale con più di dieci anni di esperienza nel settore dell’induzione vetroceramica e delle cappe aspiranti, Fabita trasforma arredi ed elettrodomestici in elementi liberi, leggeri, flessibili, perfetti per rispondere a spazi sempre più piccoli, comportamenti sociali nomadi, ambienti di vita ibridi. In parole povere: elementi finalmente contemporanei.

(courtesy Fabita)

“Nei grandi centri urbani assistiamo alla diffusione di spazi domestici sempre più piccoli, capaci però di ospitare più funzioni”, spiega Stefano Molinelli, fondatore di Fabita. “Per questo, la tendenza del momento è quella di scegliere elettrodomestici sempre più integrati e multifunzionali. I prodotti Fabita vanno incontro a queste esigenze, spesso portando l’elemento cottura fuori dalla cucina, in spazi come uffici, co-working o abitazioni-studio”.

L’azione del cucinare, dunque, si sposta. E questo migrare porta con sé una rivoluzione non solo nell’ambiente cucina, ma anche in tutta la casa. “Durante la progettazione dei nostri prodotti ci siamo posti alcune domande essenziali: perché avere un luogo dedicato unicamente alla cottura quando gli spazi sono sempre più ristretti e costosi? Perché l’elemento cottura deve essere fisso e non può migrare tra gli ambienti? È proprio rispondendo a queste domande che i prodotti Fabita provano a modificare il concetto di elettrodomestico”, prosegue Molinelli.

Da questa nuova visione sono nati piani cottura che riducono ingombri e spessori, pensati per essere totalmente decostruiti e senza vincoli, ma anche cucine monoblocco che accolgono più funzionalità per rispondere a destinazioni d’uso non solo private, ma anche collettive. C’è Mammamia, il tavolo con piastre a induzione integrate per la cottura diretta sul top; c’è Eccolo, il tavolino che è anche un piccolo piano cottura stand-alone; e ancora il carrello cottura su ruote Comodissimo, dotato di una batteria al litio per prevedere l’uso anche all’esterno e in assenza di corrente. E poi Tutto, la mini cucina completa di funzione lavaggio, cottura, refrigerazione e conservazione.

Elementi che colgono i macro-cambiamenti del presente, i fenomeni di urbanizzazione, le riorganizzazioni che nascono da veloci cambiamenti professionali e personali, la diffusione di modelli di co-abitazione e co-lavoro. Il tutto interpretato da un design essenziale eppure morbido, a tratti giocoso, che attrae il tocco e lo sguardo. A disegnare i prodotti Fabita è lo studio torinese Adriano Design, che ha fatto della ricerca tecnologica e della sperimentazione multidisciplinare le direttrici del proprio linguaggio progettuale. “Abbiamo scelto di lavorare con Adriano Design perché il loro approccio porta innovazione in un mondo, quello degli elettrodomestici, che è ancora molto conservatore. Il design dei nostri prodotti fa incontrare la performance dei software con un’eleganza sobria”.

Ad aver riconosciuto la rivoluzione di Fabita è l’Adi, l’Associazione per il disegno industriale, che a giugno ha premiato con il Compasso d’oro, il più importante e storico premio di design, l’elemento cottura Ordine, formato da due piastre a induzione circolari che lasciano libero il piano. Un elettrodomestico mobile e free-standing, che può facilmente essere spostato tra gli ambienti, anche nel caso di riconfigurazioni di spazi e arredi o nelle zone cottura di uffici e co-working.

“Con Ordine abbiamo sposato la filosofia di Adriano Design: quella di disegnare prodotti semplici e intuitivi nelle loro interfacce, dal design senza tempo, e capaci di superare le mode del momento senza farci disinnamorare di loro”. Una sfida, quella che ha accolto Fabita, che è la più impervia: dare forma alla contemporaneità rimanendo sempre attuali.

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