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Donato Ammaturo, etica, energia, innovazione. Chi è il nuovo socio di Iervolino ne L’Espresso

La storia dell’energia in Italia porta impresso il nome di Donato Ammaturo. Questo imprenditore visionario ha trasformato un’azienda familiare, fondata nel 1954 da suo nonno, anche lui Donato, in uno dei gruppi energetici privati più importanti in Europa. Ha fatto della riconversione e della diversificazione, sempre sotto la bandiera dell’etica, la sua forza propulsiva guidando il suo gruppo verso la transizione ecologica con l’eolico e il solare dal 2014 e lanciando un piano industriale sul biometano e idrogeno.

Ora è entrato nell’editoria che conta, affiancando da socio di minoranza con la controllata Alga srl, il nostro editore Danilo Iervolino nella grande scommessa de L’Espresso. Donato vuol farlo in punta di piedi, riconoscendo la leadership indiscussa all’amico Danilo (si conoscono dall’infanzia perché sono entrambi di Palma Campania), ma pronto a portare la sua esperienza imprenditoriale in quest’avventura e mettere a disposizione il sostegno finanziario necessario per meglio realizzare il progetto de L’Espresso messo a punto dal socio-amico.

Oggi, insieme alla quarta generazione della famiglia, Ammaturo è al timone della transizione energetica con un audace piano di investimento di 500 milioni di euro dedicati all’energia verde che porterà il Gruppo ad un fatturato di oltre 4 miliardi di euro. Il fulcro di questa strategia è il biometano, un gas rinnovabile prodotto attraverso processi di trattamento dei rifiuti organici, gestito dalla controllata Luce spa.

Da quando l’azienda è stata fondata nel 1954, la famiglia Ammaturo ha mantenuto viva la visione dei fondatori, basata sui principi di correttezza ed etica. Questo approccio ha permesso a Ludoil di costruire una reputazione illibata, con un track record di successo nelle operazioni di M&A con le più grandi aziende energetiche al mondo. Nell’ambito nazionale ha acquisito gli importanti asset costieri da Italpetroli dalla famiglia Sensi ex proprietari della Roma calcio.

Ma se volete incontrare gli Ammaturo non è detto che dobbiate andare fino in Campania, visto che la nuova sede del Gruppo infatti è a Milano in piazza Cordusio, nel palazzo che per decenni ha fatto la storia della finanza italiana ospitando la sede del Credito Italiano, oggi Unicredit. Un palazzo prestigioso, con massima certificazione Leed Platinum in coerenza con il perseguimento dei principi ESG, che dà l’idea della strada percorsa dagli Ammaturo in quattro generazioni: da una pompa di benzina a una rete di 200 distributori che nei prossimi anni venderanno al dettaglio con il marchio Ludoil, ma anche IperStarOil, il biometano prodotto dai rifiuti e dall’energia rinnovabile proprio grazie al recente massiccio piano di investimenti nel settore green più avanzato.

Danilo Iervolino
imagoeconomica

Il successo di Donato Ammaturo e del suo Gruppo non è un caso, ma è il risultato di un impegno e un lavoro senza sosta per l’innovazione e un rigido aderire ai valori etici. Senza sosta davvero: Donato non molla mai, lavora sette giorni alla settimana. Poche vacanze e quelle dedicate alla famiglia. Da quando ha preso le redini dell’azienda, ha perseguito una crescita che è stata sia sostanziale che sostenibile.

Il Gruppo Ludoil-Ammaturo è totalmente in mano alla famiglia e non solo si concentra sulla crescita, ma anche su come essa avviene. Quest’anno, il Gruppo approverà il suo primo Bilancio di Sostenibilità, riferito all’anno 2022, dimostrando il suo impegno per l’ambiente, la società e la governance (ESG). L’importanza degli asset strategici del Gruppo è un’altra chiave del successo di Ammaturo. Ludoil detiene nove asset strategici in tutto il territorio nazionale, in alcuni di essi vengono custodite le Scorte d’Obbligo dello Stato Italiano, per essere impiegate in caso di calamità naturali o di guerra: un impegno vitale per la sicurezza energetica del paese.

Al di là dell’energia, Donato Ammaturo ha mostrato un’abilità imprenditoriale eclettica. Due operazioni diverse per impegno finanziario ma che danno l’idea quanto siano variegati gli interessi del Gruppo: dall’acquisto da Banca Intesa di 1,3 miliardi di crediti fiscali revenienti dal meccanismo del bonus edilizio 110%, che ha dato un forte impulso al settore edilizio italiano, alla recente acquisizione del 49% delle quote de L’Espresso da parte di Alga Srl, supportata dalla famiglia Ammaturo che crede fermamente nell’importanza di un giornalismo di qualità e indipendente per il progresso della società e la tutela della democrazia. “L’impegno nel supportare il Piano Strategico de L’Espresso”, ha dichiarato Donato, “riflette la nostra fiducia nella testata come un’istituzione duratura che continuerà a svolgere un ruolo di primo piano nel panorama dell’editoria italiana”.

Donato è un uomo dai mille interessi a cominciare dalla solidarietà: ha sostenuto la Andrea Bocelli Foundation con una donazione per la realizzazione di una palestra a una scuola di Amatrice colpita dal terremoto. Oltre alle sue responsabilità aziendali ricopre anche una serie di ruoli istituzionali di grande importanza. È membro del cda della Banca del Mediterraneo, ma la sua influenza non si limita al settore finanziario, ha anche una carriera diplomatica: ricopre infatti il ruolo di Ambasciatore at Large.

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