OpenAi è in trattative avanzate con l’ex designer di Apple Jony Ive e con il gigante tecnologico giapponese SoftBank per finanziare un progetto da 1 miliardo di dollari per costruire l’iPhone dell’intelligenza artificiale, secondo quanto riportato giovedì dal Financial Times.
Intanto l’azienda si muove per sfruttare il successo di ChatGpt e la Silicon Valley cerca la prossima grande piattaforma hardware della tecnologia dopo lo smartphone.
Aspetti principali
- L’ad di OpenAI Sam Altman ha incaricato la società di Ive, LoveFrom, di sviluppare il primo dispositivo per i consumatori, secondo quanto riportato dal Ft, che cita tre persone a conoscenza della questione.
- Ive, la cui collaborazione con Altman è stata riportata per la prima volta martedì da The Information, ha fondato LoveFrom nel 2019 dopo due decenni trascorsi in Apple, dove ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo di alcuni degli hardware più influenti dell’azienda, come l’iPhone e l’iPod.
- Sebbene il progetto sia ancora nelle fasi iniziali, i due hanno discusso su diversi potenziali design durante le sessioni di brainstorming e sperano di costruire qualcosa che offra “un’esperienza utente più naturale e intuitiva per interagire con l’Ia”, si legge nel rapporto del Ft. Altman e Ive vorrebbero prendere ispirazione dal modo in cui l’iPhone è riuscito a sfruttare il touchscreen per trasformare l’interazione con l’Internet mobile.
- L’ad di SoftBank Masayoshi Son è in trattative con il duo per iniettare più di un miliardo di dollari nell’impresa. I tre hanno discusso la creazione di una società che attingerebbe al talento e alla tecnologia delle tre aziende, secondo quanto riportato dal Ft.
- Son starebbe spingendo affinché il progettista di chip Arm, di cui SoftBank possiede circa il 90%, svolga un ruolo centrale nel progetto, secondo quanto riportato dal Ft.
- Il Ft ha dichiarato che i colloqui non sono definitivi e che qualsiasi annuncio formale potrebbe essere lontano mesi, con un prodotto che probabilmente impiegherà anni per raggiungere il mercato.
Sullo sfondo
Gli smartphone hanno trasformato il modo in cui interagiamo con la rete e da essi si è sviluppato un intero ecosistema digitale. Dopo circa due decenni di evoluzione, le innovazioni e il mercato stanno rallentando e il settore è alla ricerca della prossima grande trasformazione.
La realtà virtuale e aumentata – il cosiddetto metaverso – è considerata un concorrente, ma nulla è ancora riuscito ad avvicinarsi all’impatto dello smartphone. L’intelligenza artificiale avanzata è un altro elemento che i magnati della tecnologia stanno osservando con grande attenzione.
Se per decenni l’Ai è stata tanto ipotizzata quanto temuta, i recenti progressi dell’intelligenza artificiale generativa – in grado di generare materiale come testo o arte – hanno accelerato notevolmente l’interesse e i finanziamenti. Questa spinta è stata guidata da OpenAi, il cui successo con ChatGpt ha spinto altre aziende come Google e Microsoft a rilasciare i propri sistemi e una serie di altre aziende a integrare l’Ia nelle proprie attività.
Cosa guardare
SoftBank sarebbe a caccia di affari nel settore dell’intelligenza artificiale, soprattutto dopo il successo della quotazione di Arm all’inizio del mese. Secondo il Ft, Son starebbe cercando di investire decine di miliardi di dollari nel settore.
In cifre
90 miliardi di dollari. È questa la cifra a cui OpenAi potrebbe essere valutata, secondo una vendita di azioni che la società starebbe prendendo in considerazione, secondo quanto riportato questa settimana dal Wall Street Journal. La potenziale vendita collocherebbe il valore della startup a circa il triplo rispetto all’inizio dell’anno.
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