Ferrari, criptovalute, AZIENDE CHE CREANO VALORE
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Pagare una Ferrari in criptovalute? In America già si può, in Europa dal 2024

Ferrari apre ufficialmente alle criptovalute. Come dichiarato a Reuters da Enrico Galliera, chief marketing and commercial officer della società, negli Stati Uniti è già possibile acquistare una Ferrari tramite bitcoin, ether e USDC (una stablecoin ancora al dollaro). Una svolta tecnologica che non si fermerà oltreoceano: entro il trimestre del 2024 infatti l’opzione dovrebbe essere disponibile anche in Europa e a cascata in tutti gli altri paesi del mondo che accettano i pagamenti in criptovalute. “L’interesse è lo stesso negli Stati Uniti e in Europa, non vediamo grandi differenze”, ha aggiunto Galliera.

La decisione, inoltre, arriva peraltro in un momento particolare per le cripto, dato che è evidente che rispetto al passato, grazie all’introduzione di nuovi software e un maggiore utilizzo di fonti rinnovabili, hanno ridotto la loro pesante impronta di carbonio. Tasto, in realtà, ancora dolente per il bitcoin, che continua a essere criticato per il suo mining ad alta intensità energetica.Il nostro obiettivo di raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030, lungo tutta la nostra catena del valore, è assolutamente confermato”, ha aggiunto Galliera.

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Ferrari e le criptovalute: l’apertura a nuovi potenziali clienti

Se da una parte la scelta di Ferrari è dettata dalle richieste di mercato e dai suoi stessi clienti – dato che molti di loro investono o hanno investito in criptovalute -, dall’altra permette alla società di “entrare in contatto con persone che non sono necessariamente nostri clienti, ma che potrebbero permettersi una Ferrari”, ha evidenziato Galliera. Ricordando che esistono due tipi di investitori in cripto. “Alcuni sono giovani investitori che hanno costruito le loro fortune attorno alle criptovalute. Altri, invece, sono investitori più tradizionali, che vogliono diversificare i propri portafogli”. Peraltro, nel 2022, Ferrari ha venduto 13.200 auto, con prezzi che partivano da 200mila euro fino ad arrivare a 2 milioni di euro.

Come funzionerà il pagamento

Anche se le transazioni saranno gestite da BitPay – che trasformerà immediatamente i pagamenti in criptovaluta in valuta tradizionale per conto dei concessionari Ferrari, in modo che siano protetti dalle oscillazioni dei prezzi- comunque, assicura Galliera “i prezzi non cambieranno e non sarà richiesta alcuna commissione o sovrapprezzo qualora si decidesse di pagare tramite criptovalute”. Inoltre, BitPay garantirà che le valute virtuali provengano da fonti legittime e non derivino da attività criminali o vengano utilizzate per riciclare i proventi di reati o evadere le tasse.

Il precedente

A marzo 2021 Elon Musk aveva annunciato che Tesla avrebbe accettato i Bitcoin come forma di pagamento. Neanche due mesi dopo, però, è tornato sui passi. Il motivo? I bitcoin inquinavano troppo.

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