Novità in casa Azimut. Oggi la holding finanziaria ha comunicato che darà vita a una nuova banca digitale con l’obiettivo di quotarla entro 6-9 mesi.
Azimut dà vita a una nuova banca digitale
- Oggi Azimut ha annunciato un nuovo progetto: la creazione di una banca digitale con l’obiettivo di quotarla in Borsa entro 6-9 mesi
- Il progetto, che sarà sottoposto alle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza, è stato comunicato in occasione dell’odierna riunione annuale che vede coinvolti i circa 2000 aderenti al patto di sindacato di Azimut Holding. Nel dettaglio, si tratta di uno spin off di una parte della rete italiana di consulenti finanziari
- Indipendente del gruppo Azimut, la banca digitale potrà includere nell’azionariato anche partner bancari/finanziari
- La banca digitale “avrà una partecipazione nel capitale di Azimut Marketplace, la piattaforma digitale di servizi alle pmi che in poco più di 2 anni ha già raggiunto 11.500 clienti aziende supportandole nella loro crescita. Inoltre, sono in fase di studio due nuove iniziative relative al lancio di una rete distributiva di consulenti finanziari in Spagna e una partnership con un importante family office in Italia focalizzato sulla clientela Ultra High Net Worth”, assicura Azimut.
Le dichiarazioni
“In occasione dei 20 anni dalla quotazione di Azimut Holding siamo onorati di occupare il terzo posto come creazione di valore tra tutti i titoli dell’indice Ftse Mib”, ha dichiarato Pietro Giuliani, presidente del gruppo Azimut. “Un azionista che avesse investito all’atto della quotazione nella nostra società avrebbe visto il suo investimento moltiplicarsi per circa 15 volte. I Consulenti Finanziari che avevano oltre 100.000 euro investiti in azioni alla quotazione, oggi hanno circa 1,5 milioni di euro. La cessione al mercato di una parte della rete di CF in Italia tramite spin off in una Fintech Bank, consentirà agli azionisti di Azimut Holding di accrescere il valore delle proprie azioni grazie alla generazione di utili legati al margine di interesse ad oggi non ricompresi nel perimetro della società”, ha aggiunto.
Soddisfatto anche Paolo Martini, ad di Azimut Holding: “La nuova iniziativa sarà fortemente orientata alla crescita con l’obiettivo di raddoppiare in 5 anni, in condizioni di mercato normali, masse e utili e inserire 500 tra consulenti e private banker. I consulenti finanziari del gruppo che parteciperanno alla nuova iniziativa e quelli che ci raggiungeranno dal mercato avranno la possibilità di partecipare al capitale grazie all’assegnazione del 2% all’anno di azioni (10% in 5 anni). Questa iniziativa, unica nel suo genere sul mercato, valorizza il principio di partnership e promuove un allineamento degli obiettivi a lungo termine tra azienda, consulenti e i clienti, rafforzando così le fondamenta per una crescita condivisa e sostenibile”, ha concluso.
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In cifre
Come evidenziato da Azimut, la nuova banca digitale avrà all’avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione a cui fanno riferimento circa 1000 consulenti finanziari e sarà caratterizzata da un forte orientamento alla crescita. In cinque anni verrà assegnato il 10% del capitale sociale (2% all’anno) della nuova banca ai consulenti Finanziari già in struttura e a quelli che entreranno nella nuova realtà dal mercato. Nei primi cinque anni, la raccolta di risparmio gestito, assicurativo, advisory e amministrata è prevista tra i 16 e i 19 miliardi di euro, la crescita della liquidità e dei conti correnti tra i 7,5 e i 10 miliardi di euro. Entro il 2029, il piano prevede l’inserimento di 500 nuovi professionisti dal mercato, tra wealth manager, private banker e consulenti Finanziari anche grazie alla possibilità di poter partecipare al capitale della società.
Cosa cambia per Azimut?
Per Azimut Holding cambia poco o nulla. Rimarrà infatti indipendente e quotata in borsa, con Timone Fiduciaria che mantiene il ruolo di azionista di riferimento. Inoltre, continuerà ad operare senza una licenza bancaria e proseguirà la sua strategia di crescita secondo l’attuale modello di business. Ciò include le attività di distribuzione in Italia (con circa 850 consulenti finanziari), l’intera piattaforma globale di asset management (mercati pubblici e privati), la partnership con UniCredit, tutto il perimetro internazionale e tutte le altre attività di fintech e corporate investment banking.
A margine
Azimut Holding presenterà nei prossimi mesi il nuovo piano strategico 2025-2029. Il gruppo “evolverà il suo modello di business tradizionale in una piattaforma di investment solutions di nuova generazione. Sarà caratterizzata da una attivazione ed accelerazione tecnologica con una offerta costruita per i segmenti personal solutions, global wealth, corporate e institutional & wholesale con una nuova organizzazione commerciale in Italia e nel mondo”, ha aggiunto la società.
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